De Laurentiis attacca Mazzarri: "Napoli indegno a Lecce"
Calcio
Il presidente degli azzurri è un fiume in piena dopo la sconfitta al Via del Mare: "Abbiamo dimostrato di non essere un gruppo coeso, i giocatori non sono degni di rappresentare i colori di questa maglia". Il tecnico: "Preferisco non commentare"
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"Ci vuole più coraggio per lasciare un progetto o a rimanere col rischio di non ripetersi? Non è detto che sia finita, ad oggi c'è un contratto, a fine anno dipenderà da cosa mi sentirò. La Juve? Non ho avuto alcun contatto con alcuna società". Dopo la sconfitta a Lecce il tecnico del Napoli Walter Mazzarri torna sul tormentone del suo futuro al Napoli ribadendo che tutto sarà deciso a fine campionato a tu per tu col presidente De Laurentiis. "E' normale parlare a fine anno con il presidente, si è creata una situazione kafkiana, gli scenari possono cambiare durante il percorso", ha detto Mazzarri.
Poi il tecnico del Napoli risponde così ad una domanda sulle parole di De Laurentiis a fine gara sulla partita persa a Lecce ("La squadra ha offeso i tifosi, sembrava scesa in campo per una scampagnata"): "Non devo commentare quello che dice il presidente. Nel calcio si può perdere e vincere, abbiamo fatto una grande stagione e ci sta che oggi si possa perdere".
E De Laurentis ha un diavolo per capello, la sconfitta in extremis rimediata al Via del Mare non gli va giù e lo manda a dire ai suoi giocatori. "La gara è stata decisa da un gol all'ultimo minuto, è vero - ha commentato amaramente il presidente partenopeo - ma è stata una prestazione che mi ha reso molto triste. Oggi abbiamo dimostrato di non essere un gruppo coeso, capace di concentrarsi nei momenti decisivi. I giocatori non sono degni di indossare questa maglia e di rappresentare i colori del Napoli. E' vero che il terzo posto finale poteva starci, ma una sconfitta del genere, rimediata cosi', pesa".
Il presidente, poi, rincara la dose. "Non bisogna farsi espellere e commettere leggerezze del genere (espulsione di Cavani e giallo a Mascara: entrambi salteranno la gara contro l'Inter, ndr). La squadra vista oggi ha offeso i tifosi: per questo sono molto, molto addolorato".
Mazzarri lascia Napoli? Dì la tua nel forum - Un Napoli da Champions, la cavalcata del ritorno
"Ci vuole più coraggio per lasciare un progetto o a rimanere col rischio di non ripetersi? Non è detto che sia finita, ad oggi c'è un contratto, a fine anno dipenderà da cosa mi sentirò. La Juve? Non ho avuto alcun contatto con alcuna società". Dopo la sconfitta a Lecce il tecnico del Napoli Walter Mazzarri torna sul tormentone del suo futuro al Napoli ribadendo che tutto sarà deciso a fine campionato a tu per tu col presidente De Laurentiis. "E' normale parlare a fine anno con il presidente, si è creata una situazione kafkiana, gli scenari possono cambiare durante il percorso", ha detto Mazzarri.
Poi il tecnico del Napoli risponde così ad una domanda sulle parole di De Laurentiis a fine gara sulla partita persa a Lecce ("La squadra ha offeso i tifosi, sembrava scesa in campo per una scampagnata"): "Non devo commentare quello che dice il presidente. Nel calcio si può perdere e vincere, abbiamo fatto una grande stagione e ci sta che oggi si possa perdere".
E De Laurentis ha un diavolo per capello, la sconfitta in extremis rimediata al Via del Mare non gli va giù e lo manda a dire ai suoi giocatori. "La gara è stata decisa da un gol all'ultimo minuto, è vero - ha commentato amaramente il presidente partenopeo - ma è stata una prestazione che mi ha reso molto triste. Oggi abbiamo dimostrato di non essere un gruppo coeso, capace di concentrarsi nei momenti decisivi. I giocatori non sono degni di indossare questa maglia e di rappresentare i colori del Napoli. E' vero che il terzo posto finale poteva starci, ma una sconfitta del genere, rimediata cosi', pesa".
Il presidente, poi, rincara la dose. "Non bisogna farsi espellere e commettere leggerezze del genere (espulsione di Cavani e giallo a Mascara: entrambi salteranno la gara contro l'Inter, ndr). La squadra vista oggi ha offeso i tifosi: per questo sono molto, molto addolorato".
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