Tim Cup. Roma ko, doppio regalo per Leo: finale e conferma
Calcio
Saranno i nerazzurri gli avversari del Palermo all'Olimpico. Nel match di ritorno delle semifinali di Coppa Italia Eto'o e Borriello firmano l'1-1 che qualifica l'Inter. Per il brasiliano arriva l'investitura ufficiale di Moratti per la prossima stagione
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Anche il Palermo in finale
INTER-ROMA 1-1 (and 1-0)
14’ st Eto’o (I), 39' st Borriello (R)
di LUIGI VACCARIELLO
Leonardo difficilmente dimenticherà questa Inter-Roma. In un solo colpo, infatti, per il tecnico brasiliano sono arrivate la riconferma ufficiale per la prossima stagione e il pass per la prima finale da allenatore. Così se, nel pre-partita del Meazza, Moratti ha espresso parole positive per il suo tecnico sia sulla polemica a distanza con Gattuso - “Leo è stato attaccato, sbeffeggiato. E' una brutta cosa. Comunque loro sono una società e si comporteranno come credono" - che sul suo futuro sulla panchina nerazzurra – “Sta costruendo, è il momento di guardare al futuro con alcune certezze, tra cui c'è anche Leonardo” – , sul campo è arrivato l’1-1 che spedisce i nerazzurri per il secondo anno consecutivo in finale, la tredicesima della sua storia, di Coppa Italia. Nella serata in cui Javier Zanetti colleziona la sua 1000esima presenza in nerazzurro, festeggiata da tutto lo stadio con cori e striscioni, l’Inter raggiunge la sua quarta finale in stagione dopo quelle di Supercoppa Italiana, Europea e quella nel Mondiale per Club.
Lo 0-1 dell’andata condannava la Roma invece ad un solo risultato utile: la vittoria. I giallorossi hanno lottato e nel finale, dopo la rete del pareggio di Borriello che poco prima aveva sfiorato il gol negatogli con un doppio palo, i nerazzurri hanno sofferto e non poco l’arrembaggio giallorosso. Il nervosismo del finale è probabilmente l’emblema della stagione pressoché fallimentare di una Roma fuori ormai da tutto: lotta scudetto, Champions e Coppa Italia. L’avvento di Montella aveva inizialmente illuso chi vedeva in Ranieri l’unico colpevole di un stagione amara di successi e vittorie che ha forse radici ben più profonde. La nuova società avrà molto da lavorare per riportare i giallorossi, con un piede e mezzo fuori dalla prossima Champions, nelle posizioni che merita.
A fare festa non è solo l’Inter che contro il Palermo il 29 maggio all’Olimpico potrebbe cancellare la parola Zeru dalla casella tituli, ma anche la società rosanero. Grazie al successo dell’Inter, già qualificata per la Champions, il Palermo infatti può brindare all’accesso alla prossima Europa League.
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Lo 0-1 dell’andata condannava la Roma invece ad un solo risultato utile: la vittoria. I giallorossi hanno lottato e nel finale, dopo la rete del pareggio di Borriello che poco prima aveva sfiorato il gol negatogli con un doppio palo, i nerazzurri hanno sofferto e non poco l’arrembaggio giallorosso. Il nervosismo del finale è probabilmente l’emblema della stagione pressoché fallimentare di una Roma fuori ormai da tutto: lotta scudetto, Champions e Coppa Italia. L’avvento di Montella aveva inizialmente illuso chi vedeva in Ranieri l’unico colpevole di un stagione amara di successi e vittorie che ha forse radici ben più profonde. La nuova società avrà molto da lavorare per riportare i giallorossi, con un piede e mezzo fuori dalla prossima Champions, nelle posizioni che merita.
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