Attenti, l'Inter c'è ancora. E non vuole smettere di vincere

Calcio
L'Inter fa festa: il 29 maggio potrebbe mettere in bacheca un altro titolo. Palermo permettendo (Getty)
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I nerazzurri hanno conquistato la finale di Coppa Italia e, ora, puntano a rovinare almeno un po' la festa del Milan mettendo un titolo in bacheca. Leonardo ritrova l'orgoglio: "Mondiale, supercoppa, secondo posto, finale. Il bilancio parla da solo"

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Sarà dunque Inter-Palermo la finale di coppa Italia. Sfumata al Barbera l'ipotesi derby, ieri i nerazzurri hanno passato il turno con l'intenzione, magari, di rovinare almeno un po' la sbornia post scudetto dei milanisti. Ma per il capitano Zanetti, che ha festeggiato oggi le 1000 partite, l'annata dell'Inter resta con segno più: "Abbiamo iniziato con Supercoppa e poi col Mondiale, se vinciamo la coppa Italia chiuderemo una stagione positiva". In Coppa Italia, per l'Inter, sarà la sesta finale negli ultimi sette anni.

Zanetti, peraltro, è tornato sulla questione Gattuso, ieri a San Siro bersaglio dei cori della curva nerazzurra: "Non mi sorprende niente", ha commentato secco del giocatore. E Leonardo ha ribadito il concetto del suo comunicato di martedì: "Avevo chiesto quali sono le verità di Gattuso e non ho avuto risposta. Che racconti quello che ha da dire. Volevo capire poi cosa pensa la società rossonera, che conosco bene. Se quella di ieri va considerata come risposta allora preferisco non dire nulla, per me la cosa è chiusa qua. Questi concetti di 'uomo vero' per me non sono cose importanti. Il nostro è un mondo esposto, ognuno vede e giudica".

Tornando a parlare di calcio giocato, Leonardo ha voluto sottolineare la bravura dei suoi giocatori durante tutto il campionato: "Questa squadra ha cambiato tre allenatori in un anno. I giocatori hanno reagito in modo incredibile, c'è un mondiale, una supercoppa italiana, siamo secondi in campionato e in finale di coppa Italia. Il bilancio parla da solo. Si vive di risultati, io cerco sempre di mantenere un rapporto chiaro col presidente, che non è mai mancato nei momenti difficili. Voglio costruire una stagione dall'inizio". Ora c'è il Palermo da battere, anche se Leonardo non ci sta a passare per favorito: "In una finale non ce ne sono di favoriti. Giochiamo alla pari su campo neutro". Nel dopopartita si sono sono chiariti gli argentini oggi in campo, tra qualche nervosismo innescato da Nicolas Burdisso e che ha coinvolto Esteban Cambiasso. Pace fatta negli spogliatoi dove si sono stretti la mano Burdisso con Samuel e Milito (assente però Cambiasso).

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