Milan, trionfo tricolore a San Siro. Si scatena la festa

Calcio
Il Milan in festa dopo la consegna della coppa dello Scudetto
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La squadra di Allegri festeggia il 18° scudetto conquistato a Roma davanti ai propri tifosi, battendo il Cagliari 4-1. Dopo la sfilata in centro, festa allo stadio prima e dopo la partita. LO SPECIALE SCUDETTO

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LE PAGELLE


MILAN-CAGLIARI 4-1

22' e 35' Robinho, 24' Gattuso, 77' Seedorf, 38' Cossu (C)

Guarda la cronaca del match


Un nuovo inizio ma dalla fine. Quella (la fine) di una stagione che ha portato un importante e sperato successo in campionato, l'inizio di un nuovo Milan che molto probabilmente, già dalla prossima settimana, comincerà a pensare al futuro. I tifosi e la società vorrebbero riportare anche la Champions in casa rossonera. L'entusiasmo, si è visto, è alle stelle. Migliaia di persone nel pomeriggio hanno accolto la squadra nel tour scoperto dalla sede di Via Turati in Piazza Duomo. Altrettante hanno atteso gli uomini di Allegri a San Siro aspettando di festeggiare sul campo, con una vittoria sul Cagliari (4-1), il 18° titolo, "senza intercettazioni" come spiritosamente sottolineato dalla curva nella coreografia d'inizio partita.

E la ciambella, questa volta, è riuscita con il buco perché il Cagliari, ampiamente salvo, è parso poca roba e il Milan ci ha messo quel tanto (non troppa) di concentrazione che è bastato per far sua la partita. Niente Ibra (infortunato) e allora ci ha pensato Robinho a realizzare una doppietta e, forse, non è un caso che la terza rete sia arrivata proprio dal discusso (per le frasi contro Leonardo) Rino Gattuso. Un gol di testa, quella lavata e strigliata da Adriano Galliani che nel giorno di festa è tornato a vestire la storica cravatta gialla, quella dei tempi migliori. E il passaggio dal presente al futuro è stato sottolineato anche dalla nuova maglia rossonera indossata per la prima volta nell'occasione migliore. Così come Silvio Berlusconi e la figlia Barbara hanno assistito al match uno di fianco all'altra proprio a testimoniare la continuità della famiglia alla guida dal Milan nel segno del rinnovamento.

Per una volta il quadro, vale a dire la partita, è passato in secondo piano rispetto alla cornice. Tutto ciò che è avvenuto fuori ha contato di più. Persino il riscaldamento fatto dai calciatori rossoneri con i propri bambini è sembrato avere un interesse maggiore. Ma anche gli sfottò hanno assunto connotati più ironici e meno volgari: sull'autobus, evidentemente, qualcuno ha controllato meglio gli striscioni passati dai tifosi. Tanti, tantissimi in una giornata rossonera nella quale tutto è filato per il verso giusto. La conquista dello scudetto darà nuovo slancio al club che ora avrà l'ingrato compito di decidere se e chi riconfermare in una squadra che vorrebbe aprire un nuovo ciclo vincente. Ma c'è da giuraci, per ora, tutti si sentono parte di un gruppo che ha saputo, dopo sette, lunghi anni tornare a conquistare il tricolore.

E al triplice fischio finale si è scatenata la festa con la consegna della coppa dello scudetto al capitano Massimo Ambrosini seguita dal giro di campo per salutare tutti i tifosi. Poi buio a San Siro e via alle immagini dei calciatori proiettate direttamente sul terreno di gioco. Il gran finale è stato tutto per Kevin Prince Boateng che ha vestito i panni di Michael Jackson esibendosi nel "moonwalk" sulle note di Billie Jean. E per una notte il Milan è tornato davvero sulla luna.