L'altra metà di Milano: a spasso con la maglia di Zanetti
CalcioMentre per le vie della città impazza la festa rossonera, c'è un coraggioso tifoso interista che esibisce la casacca del suo capitano. Passeggia con mamma e papà, che lo giustificano così: "Lui con questa maglia ci va anche a dormire"
LO SPECIALE: Lo scudetto 2011 è rossonero
FOTO: L'album dello scudetto - La storia di Allegri, il mister dello scudetto - L'album del Milan - Gli striscioni anti-Leonardo nel derby
di Vanni Spinella
Via della Spiga, via Montenapoleone: la festa milanista invade anche le strade più "in" di Milano, quelle in cui ci si mette in coda per entrare da Tiffany o si incontrano vip che fanno shopping a tre zeri.
In un contesto del genere, quell'invasione rossonera stona, lasciando a bocca aperta i turisti giapponesi che si chiedono cosa stia accadendo. Il flusso è unidirezionale: tutti verso Piazza Duomo.
Tutti tranne uno, uno contro tutti.
Luca è un tifoso interista e non fa nulla per nasconderlo. Anzi: nel giorno della festa del Milan, in cui le vie della città si colorano di rosso e di nero, ha deciso di uscire a passeggio con la maglia del suo capitano, Javier Zanetti. Naturalmente scortato, perché non si sa mai: da mamma e papà.
Sì, perché Luca è ancora un bambino, di quelli che possono permettersi di ostentare la maglia dell'Inter nel giorno in cui "chi non salta neroazzurro è". E lo fa con una disinvoltura e una classe uniche.
Come un salmone neroazzurro nuota controcorrente nel fiume rossonero. Al suo passaggio si girano tutti, sentendosi sfidati e non credendo ai propri occhi. C'è chi lo addita e chi fa partire cori impietosi contro gli interisti e contro Leonardo.
La mamma, con un sorriso tirato, lo protegge in un abbraccio e si vede che vorrebbe tappargli le orecchie. Per fortuna c'è anche qualcuno che la pensa come lui, magari meno coraggioso, che si limita a incoraggiarlo o a complimentarsi. Gente in giacca e cravatta, che per un giorno ha scelto di non tifare.
"Lui ci va anche a dormire con questa maglia. Non avevamo pensato che forse oggi non era il caso di esibirla", tentano di giustificarlo i genitori. Luca fa un sorriso, furbo. Lui ci aveva pensato eccome. E' proprio per quello che l'ha indossata.
FOTO: L'album dello scudetto - La storia di Allegri, il mister dello scudetto - L'album del Milan - Gli striscioni anti-Leonardo nel derby
di Vanni Spinella
Via della Spiga, via Montenapoleone: la festa milanista invade anche le strade più "in" di Milano, quelle in cui ci si mette in coda per entrare da Tiffany o si incontrano vip che fanno shopping a tre zeri.
In un contesto del genere, quell'invasione rossonera stona, lasciando a bocca aperta i turisti giapponesi che si chiedono cosa stia accadendo. Il flusso è unidirezionale: tutti verso Piazza Duomo.
Tutti tranne uno, uno contro tutti.
Luca è un tifoso interista e non fa nulla per nasconderlo. Anzi: nel giorno della festa del Milan, in cui le vie della città si colorano di rosso e di nero, ha deciso di uscire a passeggio con la maglia del suo capitano, Javier Zanetti. Naturalmente scortato, perché non si sa mai: da mamma e papà.
Sì, perché Luca è ancora un bambino, di quelli che possono permettersi di ostentare la maglia dell'Inter nel giorno in cui "chi non salta neroazzurro è". E lo fa con una disinvoltura e una classe uniche.
Come un salmone neroazzurro nuota controcorrente nel fiume rossonero. Al suo passaggio si girano tutti, sentendosi sfidati e non credendo ai propri occhi. C'è chi lo addita e chi fa partire cori impietosi contro gli interisti e contro Leonardo.
La mamma, con un sorriso tirato, lo protegge in un abbraccio e si vede che vorrebbe tappargli le orecchie. Per fortuna c'è anche qualcuno che la pensa come lui, magari meno coraggioso, che si limita a incoraggiarlo o a complimentarsi. Gente in giacca e cravatta, che per un giorno ha scelto di non tifare.
"Lui ci va anche a dormire con questa maglia. Non avevamo pensato che forse oggi non era il caso di esibirla", tentano di giustificarlo i genitori. Luca fa un sorriso, furbo. Lui ci aveva pensato eccome. E' proprio per quello che l'ha indossata.