Napule 'nammurata: la gioia Champions e il dubbio Mazzarri

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Tutto il San Paolo canta 'O surdato 'nammurato: un party meraviglioso per celebrare la straordinaria impresa. Il presidente ringrazia i tifosi: un onore farvi felici... Ma su facebook ci si chiede: perché quel gelo con il tecnico? VIDEO E FOTO DELLA FESTA

De Laurentiis: Mazzarri? E chi lo lascia andare...

LE PAGELLE DI NAPOLI-INTER

Mazzarri resterà alla guida del Napoli? Dillo nei Forum

di LUIGI VACCARIELLO

Oje vita, oje vita mia... oje core 'e chistu core... si stata 'o primmo ammore... e 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me ”, il ritornello de ‘O surdato ‘Nnammurato riecheggia ancora nella mattinata, resa dolce dal profumo d’Europa. Una città intera è reduce da una notte insonne di felicità. Il San Paolo che canta la canzone che meglio rappresenta la "napoletanità" del mondo, insieme all’inno ufficiale della Champions League hanno contagiato i social network. Su Facebook non c’è tifoso azzurro che non abbia postato queste due canzoni, perché Napoli “E’ stato il primo amore e il primo e l’ultimo sarai per me”.



Non c’è frase che forse meglio rappresenta la passione che unisce e identifica il rapporto tra questa città e la propria squadra: un amore unico, difficilmente spiegabile che dal prossimo settembre si prolungherà anche in Europa. Il pareggio con l’Inter ha sancito il ritorno ufficiale nell’Europa che conta, 21 anni dopo quella serata amara di Mosca che molti giovani abituali frequentatori di Facebook forse neppure ricordano. Con Maradona che fa le bizze e raggiunge la squadra solo poche ore prima della partita, entra dalla panchina e sbaglia uno dei calci di rigori che condanna gli azzurri all’eliminazione.

Ma questo ormai è il passato. Il presente del Napoli si chiama Mazzarri , il futuro chissà. Cavani che abbandona la tribuna qualche minuto prima del fischio finale per raggiungere i compagni in campo per festeggiare, lo stadio gremito che canta, l’austero Mazzarri portato in trionfo che lascia il campo fradicio di champagne in lacrime fanno da contraltare all’iniziale imbarazzo del presidente De Laurentiis. Lui, l’uomo che in 6 anni ha riportato il Napoli dall’inferno della Serie C alla Champions, è parso inizialmente come un pesce fuor d’acqua.

Forse per lasciar spazio a chi sul campo ha conquistato questo insperato traguardo o forse per quel rapporto ormai non più idilliaco con il tecnico di San Vincenzo. Anche sui social network la cosa non è passata inosservata. Il vulcanico presidente azzurro, prima di prendere il microfono per ringraziare innanzitutto Mazzarri ed essere portato in trionfo con tanto di lancio al cielo da parte dei suoi ragazzi, è parso in forte imbarazzo. Circondato da bodyguards e uomini di fiducia come il dg Fassone, De Laurentiis è rimasto in silenzio ad osservare la festa sul terreno di gioco.

Su Facebook più di un utente ha evidenziato come il presidente fosse l’unico a non essere felice. Percezione questa, smentita subito dopo dai fatti. Ma il dubbio resta. Perché quel silenzio? Solo emozione? O c’è dell’altro? La sensazione è che c’entri la questione Mazzari. Sul prato del San Paolo tra i due non c’è stato alcun contatto, ma negli spogliatoi c’è chi giura di averli visti abbracciare. I due si vedranno nei prossimi giorni per “la resa dei conti” come ribadito dal tecnico anche nel postpartita: “Devo prima parlare con il presidente”. De Laurentiis dal canto suo è stato categorico : “Dipende solo da lui, ha un contratto di due anni, altrimenti facciamo una telenovela. Ma se mi chiedesse di andare via io gli direi di no”.

Sta di fatto che il futuro di Mazzari resta nel limbo, così come quello di Delio Rossi ed Edy Reja: i due possibili sostituti. “Sarà una settimana molto lunga” ha detto Mazzarri. Una settimana che forse non riuscirà a pulire del tutto l’unica macchia di una stagione perfetta, ma che di sicuro dirà tantissimo sul futuro del “Primo e ultimo amore” dei napoletani.

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