Bologna, Consorte si dimette dalla controllante del club

Calcio
Gianni Morandi e Giovanni Consorte
morandi_consorte_bologna_ansa

L'ex manager di Unipol, oggi numero uno di Intermedia, ha lasciato la presidenza di Bologna 2010, società che controlla i rossoblù. Era stato il protagonista del salvataggio societario dopo la gestione Porcedda

Il campionato 2010-11 del Bologna in cifre

FOTO:
Sfoglia l'album del girone di ritorno

La gaffe di Virginio Merola, nuovo sindaco di Bologna, sui rossoblù

Giovanni Consorte, ex manager di Unipol, si è dimesso dall'incarico di presidente di Bologna 2010, società controllante del Bologna Fc. Il numero uno di Intermedia ha reso noto la decisione attraverso una lettera inviata ai soci in mattinata. A dicembre, Consorte era stato il protagonista del salvataggio del club, sull'orlo del fallimento dopo la gestione Porcedda. Anche dopo aveva proseguito nel ruolo di regista delle operazioni societarie. Consorte alla lettera di dimissioni da presidente di Bologna 2010 ha anche allegato la convocazione del Consiglio di Amministrazione "per l'assunzione delle delibere conseguenti".

Le dimissioni, sia dalla carica di presidente che da quella di consigliere, sono, si legge nella lettera, con effetto immediato. Consorte spiega la scelta, con riferimento a "inderogabili motivi professionali e personali che non mi consentono di proseguire nel mio ruolo di indirizzo e coordinamento assunto nell'ambito della società, con il dovuto impegno e la necessaria serenità". Consorte si dice poi sicuro "che nell'ambito della compagine sociale di Bologna 2010 sarà facile individuare rapidamente il socio al quale affidare il ruolo ricoperto dal sottoscritto fino ad ora".

L'ex manager ha coordinato, attraverso la sua merchant bank, la formazione della cordata che ha rilevato la società da Porcedda. Dopo di che aveva messo in piedi, entrando anche a titolo personale, l'innovativo modello di azionariato diffuso, con oltre venti soci che si dividono le quote del club. Inizialmente il comando era stato preso da Massimo Zanetti, proprietario della Segafredo, che dopo meno di un mese si era pero' fatto da parte. Poi, sempre sotto la guida da dietro le quinte di Consorte, in rappresentanza dei soci minori la presidenza era passata a Marco Pavignani. Infine, alla diarchia Guaraldi-Setti. Più volte Consorte aveva preannunciato l'intenzione di defilarsi, una volta partito il risanamento del club.

Come sarà il nuovo Bologna? Dì la tua sul rofum rossoblù