Franco Baresi il ministro della Difesa: è il miglior attacco

Calcio
Franco Baresi nella sede di via Turati a Milano
milan_franco_baresi_scudetto_sky_puglia_1

L'INTERVISTA. Il leggendario numero 6 del Milan, il Capitano, a bocce ferme giudica da grande ex il reparto risultato decisivo per la conquista del 18esimo scudetto: "Thiago Silva il mio erede? E' un grande campione, ma ognuno ha la sua storia". LE FOTO

LO SPECIALE: Lo scudetto 2011 è rossonero

F
OTO: L'album dello scudetto

di Alessandro Puglia

La bandiera. Il campione, anche di umanità. Nella sede di via Turati, Franco Baresi, in jeans Dolce & Gabbana (la griffe societaria) e camicia di lino, fa il punto sulla difesa del Milan, il reparto artefice del 18esimo scudetto. Il Capitano, 51 anni compiuti lo scorso 8 maggio (giusto la settimana del tricolore), ha collezionato 719 presenze con la maglia del Milan, vincendo (tra i numerosi trofei) 6 Scudetti, 3 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e, in Nazionale, la Coppa del Mondo nel 1982 con gli azzurri di Enzo Bearzot. Dopo il ritorno a San Siro per l’iniziativa Tutti per Stefano Borgonovo, “El piscinin” promuove per primo il brasiliano Thiago Silva nella top list dei difensori più forti al mondo.

24 maggio, come 24 sono stati i gol subìti dal Milan in campionato. Come giudica la difesa del 18esimo Scudetto?
"Credo che quest’anno la difesa sia stata un punto di forza. Si è comportata molto bene. In fase difensiva la squadra ha lavorato molto. E poi si sa, i campionati si vincono soprattutto quando si prendono pochi gol. Credo che quest’anno la differenza sia stata questa".

Potrebbero esserci margini di miglioramento, in vista anche della Champions dell’anno prossimo?
"Si può sempre migliorare, però penso che alla base ci sia sempre l’equilibrio della squadra: solida e compatta. Di conseguenza il beneficio va anche alla difesa. Abbiamo dei grandi campioni dietro, ma credo sia fondamentale tutto il gioco di squadra, anche il centrocampo, anche l’attacco. La squadra deve aiutare in tutti i reparti.

Tra i campioni c’è Thiago Silva.  Mister Allegri l’ha definito uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, anche se paragonarlo a Baresi è un po’ difficile.  Vede qualche somiglianza?
"Credo che il mister abbia detto bene: sicuramente è uno dei migliori in questo momento, ha fatto un grandissimo campionato. Ha avuto continuità di rendimento e ha tante qualità perché è tecnico, veloce, forte di testa. Per un difensore sono qualità fondamentali".

Ma da qui a essere l’erede di Franco Baresi…
"Ognuno è se stesso. Con la propria personalità e le proprie caratteristiche. Può però essere accostato ai più grandi difensori, credo sia uno dei top".

Il suo ritiro come calciatore a 37 anni,  quando poteva ancora fare scuola a tanti altri difensori.  Qual è il momento giusto?
"È una questione personale. Dipende da come si sta in quel momento. Io quell’anno ho smesso perché avevo avuto un’annata un po’ difficile per problemi fisici. Mi allenavo poco, male. Facevo fatica a recuperare perché avevo problemi al tendine. Anche quello conta. Se non hai problemi, se la squadra fa bene, è chiaro che vieni aiutato e allora si può durare molto di più. A 37 anni, comunque, credo non si sia più giovani, e quindi dopo tantissimi anni era giusto dire basta...".

Perché oggi non ci sono più bandiere?
"I tempi sono cambiati. Un giocatore difficilmente può restare 15-20 anni nella stessa squadra. Poi anche il mercato è diverso: i giocatori hanno molte più opportunità e diventa difficile trattenerli, anche se si tratta di un grande campione".

Ogni giocatore ha i suoi “rituali”, lei entrava in campo sempre con la maglia fuori dai pantaloncini...
"Era un gesto naturale, nato quando era giovanissimo. Non era superstizione, ma un mio modo di vestire e basta".

Però  Franco Baresi, non solo ai tifosi del Milan ma a tutti gli amanti del calcio, ha insegnato che per essere liberi in campo, bisogna esserlo prima fuori …
"Bisogna essere bravi nel comportamento per avere la stima e il rispetto degli altri. Quindi l’allenamento, il lavoro. E comportarsi in modo da essere un esempio per i tifosi. Ancora di più oggi credo che sia fondamentale ritrovare questi valori".

Quella sicurezza che potrebbe trasmettere Thiago Silva al reparto difensivo, anche in prospettiva futura?
"Credo di si. Anche nel comportamento Thiago Silva è un ragazzo molto corretto. Credo che la sua forza sia nelle sue qualità, come il togliere la palla senza mai fare fallo e quindi è anche molto elegante: trasmette grande tranquillità alla squadra".

Consiglierebbe un giocatore da acquistare per la prossima stagione?
"È difficile dirlo, il Milan è molto attento al mercato. Si muoverà dopo avere ponderato quello che serve davvero alla squadra. Per essere ancora più competitivi".

Guarda anche:
Pato, niente Coppa America? Galliani: "Una speranza c'è"
Gattuso tentato dalla Russia. D'Amico: "Vedremo ad agosto"
Pirlo-Juve verso l'accordo. L'addio al Milan tra le lacrime

Questo Milan può iniziare un ciclo vincente in Italia e in Europa? Dì la tua sul forum