Inter, nella notte da (ex) campioni il Palermo vale il Barça

Calcio
Samuel Eto'o cercherà di regalare la Coppa Italia ai tifosi nerazzurri (Getty)
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I nerazzurri affrontano i rosanero all'Olimpico nella finale di Coppa Italia una sera dopo aver passato il testimone ai catalani trionfatori della Champions. Vincere la Tim Cup vorrebbe dire anche derby di Supercoppa col Milan in agosto. GUARDA I VIDEO

Il pronostico esclusivo di Valentino Rossi su Inter-Palermo

di Alfredo Corallo

"Non siamo più campioni d'Europa, è vero: ma non scordatevi che state parlando pur sempre con i campioni del mondo...". L'interista, insomma, avrà ancora 7 mesi per dirsi campione di qualcosa. Se il Barcellona gli ha "soffiato" la Champions - e il Milan lo scudetto, anche peggio - c'è rimasto il Mondiale per club a dare l'ultima parvenza di immortalità al credente nerazzurro. Una specie di bonus, da giocare quando il milanista alzerà troppo la cresta. Perfetto per stasera: la vittoria della Coppa Italia - Palermo permettendo - regalerà inevitabilmente ai rossoneri l'ennesima scusa per tirare fuori le storielle della coppetta di consolazione, dei Leonardo-Giuda, Gattuso for president, i simpatici coretti a Eto'o...In caso di sconfitta, che te lo dico a fare: il diabolico disegno dei Galliani's rasenterebbe l'apoteosi. E lo scudo-Mondiale non basterà. Preludio di un'estate infame, almeno fino al 6 agosto.

LEO-BRUCE LEE E LA VENDETTA CINESE IN SUPERCOPPA. Lo ha fatto intendere lo stesso tecnico brasiliano: un'affermazione all'Olimpico equivarrebbe a partecipare ad un'altra competizione, la Supercoppa italiana, che quest'anno vale doppio, aggiungiamo noi. Affrontare il Milan a Pechino nel primo appuntamento della stagione - con l'eccitante prospettiva di dare finalmente una lezione alla premiata ditta Ibra-Allegri - dovrebbe rappresentare in casa Inter un formidabile detonatore per mettere in bacheca la settima Coppa Italia della sua storia. Insieme al privilegio - come ha ricordato ancora il patriottico Leo - di conquistare il trofeo nel 150° anniversario dell'Unità nazionale. 

PALERMO, O LA COPPA O LA VITA. Per il Palermo sarà "La" partita, Delio Rossi non ci ha girato tanto intorno. I tifosi rosanero (40mila!) hanno invaso la Capitale con il serissimo proposito di tornare in Trinacria da trionfatori. In passato, peraltro, i siciliani non hanno avuto molta fortuna in questa manifestazione: due finali disputate, entrambe perse per un soffio. Nel 1974, a Roma, ebbe la meglio il Bologna, che pareggiò il gol di Magistrelli con un penalty al '92 di Savoldi vincendo poi alla lotteria dei rigori; cinque anni più tardi, al San Paolo di Napoli e nientemeno che contro la Juventus di Trapattoni, in vantaggio di una rete (Chimenti) si fece raggiungere a pochi minuti dal termine da Brio, capitolando all'ultimo minuto dei tempi supplementari sul gol del "barone" Causio.

EPILOGO. Stavolta, però, male che andrà, al Palermo un posto in Europa non glielo toglierà nessuno (e dovrà ringraziare proprio l'Inter che, qualificandosi in Champions, ha liberato alla squadra di Zamparini l'accesso all'Europa League). Se qualcuno avrà qualcosa da perdere, allora, saranno soltanto i nerazzurri.

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