Luis Enrique apre, slitta la firma sulla cessione della Roma
CalcioLo spagnolo non nasconde la propria candidatura per la panchina giallorossa: "Ho avuto contatti con i dirigenti della Roma, è una possibilità attraente". La chiusura definitiva del passaggio di quote ai DiBenedetto è stata posticipata a inizio luglio
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Luis Enrique esce allo scoperto. "Ho avuto contatti con i dirigenti della Roma, è una possibilità attraente". L'allenatore del Barcellona B, intervistato da Sky, ammette i contatti con la società giallorossa. Ma una decisione è ancora lontana: "So però che loro hanno diverse opzioni a disposizione, anche io le ho: dovrò ponderare bene tutto. Modello Barça esportabile? Sì, penso si possa fare. Basta avere il profilo di giocatori adeguato".
Una trattativa cui si dovrà dedicare Walter Sabatini, nelle vesti di direttore sportivo della nuova Roma 'made in Usa'. E ha voglia di concretizzare al più presto il lavoro portato avanti nei mesi scorsi a fari spenti. Per questo ha fatto intendere che la deadline è più vicina di quanto non si immagini: la società dovrà garantirgli l'operatività a tutto campo altrimenti i piani potrebbero anche subire delle drastiche modifiche. Sabatini crede nel progetto a stelle e strisce, lo ha sposato con lo stesso entusiasmo di Franco Baldini. Per questo è convinto che le lungaggini legali (dovute al passaggio di proprietà del club giallorosso) stiano ritardando la partenza del nuovo corso. In assenza delle ratifica ufficiale a ds, infatti, Sabatini non è potuto entrare a Trigoria prima della fine della stagione, e non ha ancora incontrato nessun tesserato giallorosso (in primis De Rossi, con cui deve discutere del rinnovo del contratto in scadenza nel 2012). Per questo, prima di volare in Spagna e Francia - dove incontrerà sia Enrique che Didier Deschamps, unici candidati per la panchina - attende di capire se sarà finalmente fatta chiarezza sull'organigramma societario.
A trovare la soluzione per sgombrare il campo da questa sorta di empasse dovranno essere i legali degli studi Grimaldi e Tonucci, che dall'inizio hanno seguito la trattativa tutelando rispettivamente gli interessi di UniCredit e della cordata statunitense guidata da Thomas DiBenedetto. Intanto il "closing" definitivo del passaggio di società è slittato ad inizio luglio. Dopo l'ok dell'Antiturst arrivato nei giorni scorsi, gli avvocati torneranno a confrontarsi per imprimere una decisa accelerazione al caso e si arriverà a rendere attiva la società da subito. Come? La strada dovrebbe essere quella di rilasciare una delega operativa a un rappresentante interno o esterno al cda della Roma che avrà deroga di firma. Al centro della discussione saranno anche le posizioni future del direttore operativo Gian Paolo Montali e dell'attuale ds Daniele Pradé (sotto contratto per altri due anni e già contatto da Baldini per un rivestire un nuovo ruolo).
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