Scommesse, l'avvocato Grassani: "Verdetti a rischio"

Calcio
L'avvocato Mattia Grassani
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L'INTERVISTA. Per il massimo esperto di diritto sportivo italiano gli esiti dei tornei di B e Lega Pro sono a rischio: "I club che avessero ottenuto benefici da attività illecite, rischierebbero dalla penalizzazione alla retrocessione". VIDEO E FOTO

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di LORENZO LONGHI

Numerosi verdetti dei campionati di Serie B e Lega Pro ottenuti sul campo rischiano di essere cancellati dall'ennesimo scandalo che ha travolto il calcio italiano, l'operazione Last bet condotta dalla procura di Cremona. E' quanto sostiene l'avvocato bolognese Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia, a Sky.it: Atalanta, Siena (promosse in A) e Benevento (che disputa i play off di Prima Divisione), ma anche tutte le altre società coinvolte rischiano grosso. Effetti che potrebbero sconvolgere la geografia dei prossimi campionati. Basti pensare che, per un illecito non consumato nell'ultimo Lumezzane-Ravenna, i romagnoli vennero puniti con 7 punti di penalizzazione.

Avvocato, promozioni e risultati conseguiti sul campo sono a rischio?

"Laddove le società abbiano tratto beneficio da situazioni illecite dovute a tesserati e soggetti terzi, ne consegue anche una responsabilità che può essere oggettiva o diretta e può portare a sanzioni che vanno dal minimo di una penalizzazione al massimo di una retrocessione".

Si può parlare di società vittime degli scommettitori?
"Le società sarebbero vittime se i giocatori si fossero adoperati per farle perdere. In realtà si può parlare di società non complici, o comunque inconsapevoli, ma che possono avere tratto benefici da operati illeciti. Questo anche se non sono coinvolti legali rappresentanti e non sembra configurarsi una responsabilità diretta".

Dunque gli esiti dei tornei di B e Lega Pro rischiano di essere rivisti?
"Stiamo parlando di una indagine penale ma, visto che si tratterebbe di una frode sportiva, quando il pm trasmetterà gli atti al procuratore federale Palazzi si potrà procedere ad un accertamento celere delle responsabilità anche nell'ambito della giustizia sportiva. Pertanto, è verosimile pensare che, una volta ricostruito tutto, alcuni verdetti possano essere modificati".

Lei parla di accertamento celere. Che tempistica si può prevedere?
"Nascendo oggi lo scandalo, una volta che gli atti saranno nelle mani del procuratore federale, credo che 30 giorni possano essere sufficienti per la fase istruttoria e per quella dibattimentale. Tenga presente che, verso la fine della stagione, in genere la Federazione emette provvedimenti di abbreviazione, così da arrivare in tempo utile alla formazione dei prossimi organici dei vari campionati. Si può pensare questo anche alla base di ciò che accadde nel 2006 con Calciopoli".

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