Scommesse, la Federcalcio chiede gli atti ai magistrati
CalcioLa Figc è pronta ad aprire una indagine: il procuratore federale Palazzi ha chiesto i documenti a Cremona dove, nella giornata di venerdì, saranno effettuati i primi interrogatori. Intanto Doni si difende: "Estraneo ai fatti". FOTO E VIDEO
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Venerdì i primi interrogatori - Cominceranno venerdì dalle 12 al Palazzo di Giustizia di Cremona i primi interrogatori degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. Secondo quanto anticipato dai legali delle sette persone detenute nel carcere di Cremona, i loro assistiti si avvarranno della facoltà di non rispondere. Gli interrogatori si svolgeranno nell'ufficio del giudice titolare dell'indagine, Guido Salvini. A quanto si apprende le persone che si trovano invece agli arresti domiciliari saranno sentiti dai tribunali delle rispettive città, secondo calendari non ancora noti.
La Figc chiede gli atti - La collaborazione tra la procura di Cremona, competente sul nuovo filone di calcioscommesse che ha portato ieri agli arresti di alcuni calciatori ed ex, e quella della Figc è già ufficialmente cominciata. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha infatti telefonato al pm Roberto Di Martino per chiedere l'invio al più presto a Roma degli atti dell'inchiesta che scuote il mondo del calcio italiano.
Doni: "Estraneo ai fatti" - Cristiano Doni interviene sull'inchiesta della procura di Cremona che lo vede tra gli indagati per presunte "combine" legate ad alcune partite giocate dall'Atalanta. In un breve comunicato affidato all'Ansa, il capitano nerazzurro si dice estraneo ai fatti che gli sono contestati: "Alla luce delle notizie di stampa relative ad un suo coinvolgimento nelle indagini di Cremona - si legge nella nota - Cristiano Doni, nella certezza di aver sempre agito nel rispetto delle regole, ripone la massima fiducia negli organi di giustizia ordinaria e sportiva che è certo appureranno la sua assoluta estraneitaà a ogni fatto in contestazione".
La rabbia di Abodi - "Credo si sia molto millantato, soprattutto quello". Il presidente della Lega di B Andrea Abodi commenta così, ai microfoni di Sky, quanto portato ieri alla luce dalla Procura di Cremone in relazione al calcioscommesse. "Direi che il nostro è stato fino al momento un campionato che possiamo definire regolare: chi dovrà dirci una cosa contraria dovrà essere un giudice naturalmente e noi rispetteremo le sentenze. Mi dispiace, però, che operatori della comunicazione siano già arrivati alle conclusioni. Credo si sia molto millantato, soprattutto quello", ha concluso Abodi.
Le parole di Quadrini - Daniele Quadrini, giocatore del Sassuolo, si dice "del tutto estraneo" agli addebiti che gli vengono mossi nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. "Ho appreso dagli organi di comunicazione - afferma Quadrini in un comunicato - un mio coinvolgimento nell'indagine sul calcioscommesse, con attribuzione peraltro di specifiche responsabilità nella partita Siena-Sassuolo. Posso affermare non solo di essere del tutto estraneo a tale addebito, ma di aver anche tempestivamente e personalmente portato a conoscenza delle competenti autorità penali e federali la notizia, che mi era indirettamente giunta, della presunta esistenza di questioni relative a scommesse".
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Venerdì i primi interrogatori - Cominceranno venerdì dalle 12 al Palazzo di Giustizia di Cremona i primi interrogatori degli arrestati nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. Secondo quanto anticipato dai legali delle sette persone detenute nel carcere di Cremona, i loro assistiti si avvarranno della facoltà di non rispondere. Gli interrogatori si svolgeranno nell'ufficio del giudice titolare dell'indagine, Guido Salvini. A quanto si apprende le persone che si trovano invece agli arresti domiciliari saranno sentiti dai tribunali delle rispettive città, secondo calendari non ancora noti.
La Figc chiede gli atti - La collaborazione tra la procura di Cremona, competente sul nuovo filone di calcioscommesse che ha portato ieri agli arresti di alcuni calciatori ed ex, e quella della Figc è già ufficialmente cominciata. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha infatti telefonato al pm Roberto Di Martino per chiedere l'invio al più presto a Roma degli atti dell'inchiesta che scuote il mondo del calcio italiano.
Doni: "Estraneo ai fatti" - Cristiano Doni interviene sull'inchiesta della procura di Cremona che lo vede tra gli indagati per presunte "combine" legate ad alcune partite giocate dall'Atalanta. In un breve comunicato affidato all'Ansa, il capitano nerazzurro si dice estraneo ai fatti che gli sono contestati: "Alla luce delle notizie di stampa relative ad un suo coinvolgimento nelle indagini di Cremona - si legge nella nota - Cristiano Doni, nella certezza di aver sempre agito nel rispetto delle regole, ripone la massima fiducia negli organi di giustizia ordinaria e sportiva che è certo appureranno la sua assoluta estraneitaà a ogni fatto in contestazione".
La rabbia di Abodi - "Credo si sia molto millantato, soprattutto quello". Il presidente della Lega di B Andrea Abodi commenta così, ai microfoni di Sky, quanto portato ieri alla luce dalla Procura di Cremone in relazione al calcioscommesse. "Direi che il nostro è stato fino al momento un campionato che possiamo definire regolare: chi dovrà dirci una cosa contraria dovrà essere un giudice naturalmente e noi rispetteremo le sentenze. Mi dispiace, però, che operatori della comunicazione siano già arrivati alle conclusioni. Credo si sia molto millantato, soprattutto quello", ha concluso Abodi.
Le parole di Quadrini - Daniele Quadrini, giocatore del Sassuolo, si dice "del tutto estraneo" agli addebiti che gli vengono mossi nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. "Ho appreso dagli organi di comunicazione - afferma Quadrini in un comunicato - un mio coinvolgimento nell'indagine sul calcioscommesse, con attribuzione peraltro di specifiche responsabilità nella partita Siena-Sassuolo. Posso affermare non solo di essere del tutto estraneo a tale addebito, ma di aver anche tempestivamente e personalmente portato a conoscenza delle competenti autorità penali e federali la notizia, che mi era indirettamente giunta, della presunta esistenza di questioni relative a scommesse".