Scommesse, gli indagati parlano: "Gare truccate anche in A"

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Il dentista Pirani e il titolare di agenzie di scommesse Ercolani, al centro dello scandalo, collaborano con il Gip e, negli interrogatori, fanno riferimento a nuove partite. Paoloni e Bellavista si avvalgono della facoltà di non rispondere. VIDEO E FOTO

FOTO: I protagonisti del nuovo scandalo - La partita dello scandalo droga: Cremonese-Paganese - Facce da Calciopoli al processo di Napoli - Chi è Paoloni, quante "papere" per le scommesse

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Altre tre partite truccate e 5 squadre coinvolte, anche di serie A e non solo dello scorso campionato, oltre alle diciotto su cui si sono già conclusi gli accertamenti. E non sembra debba finire qui. L'inchiesta della Procura di Cremona, che ha nuovamente sconvolto il mondo del calcio professionistico, ha la sua prima "gola profonda". E' il medico odontoiatra Marco Pirani, di Sirolo (Ancona), accusato con il titolare delle agenzie di scommesse Massimo Erodiani di aver organizzato "la rete di rapporti stabili diretti alla manipolazione delle partite di calcio". E delle scommesse era anche "finanziatore e scommettitore". Negli interrogatori di venerdì, dalle parole di Pirani ed Ercolani, sono uscite sostanziali conferme del quadro accusatorio.

Ore 22.00, nuovi elementi su Doni e Signori - Conclusi gli interrogatori di giornata, secondo indiscrezioni sarebbero emersi nuovi elementi sul ruolo di Beppe Signori e Cristiano Doni. "Sono emerse indicazioni significative" dice uno degli inquirenti non nascondendo la soddisfazione.

Ore 21.35, intercettazione su Milan-Napoli - Dai nuovi atti depositati venerdì dal Gip Guido Salvini in procura a Cremona emerge anche una telefonata in cui Ercolani e Pirani, due dei personaggi al centro dello scandalo, discutono della sfida fra Milan e Napoli dello scorso 28 febbraio. La gara non è oggetto di indagini: i due non azzeccano il pronostico e sembrano parlare in effetti da scommettitori incalliti, in questo caso, più che da manovratori. Ad ogni modo, agli atti c'è anche questa telefonata.

Ore 20.25, altre 3 partite e 5 squadre coinvolte - Sono tre le partite all'esame del pm di Cremona e coinvolgono complessivamente cinque squadre, alcune delle quali di serie A. Questo almeno secondo quanto emerso dall' interrogatorio di Marco Pirani, il medico odontoiatra arrestato, interrogato oggi dal gip di Cremona Guido Salvini. A quanto si è appreso Pirani e l'altro indagato che oggi ha deciso di rispondere alle domande del giudice, Massimo Erodiani, avrebbero parlato, in particolare, del ruolo di Cristiano Doni e Beppe Signori, dando "indicazioni significative".

Ore 19.36, Bellavista non parla - Anche Antonio Bellavista, detto Makelele, ex calciatore, arrestato nell'ambito dell'inchiesta cremonese sulle partite truccate, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip. Lo ha spiegato il suo legale, Massimo Chiusolo, il quale ha spiegato che "non c'è stata la possibilità di acquisire nuove dichiarazioni che potrebbero essere state rivolte al mio assistito, e, in assenza di contestazioni a norma di legge abbiamo ritenuto di non rispondere". Bellavista risponderà una volta che la difesa avrà acquisito i verbali dell'interrogatorio di oggi di Marco Pirani e Massimo Erodiani, interrogati in precedenza e che, evidentemente, hanno fatto riferimento a Makelele.

Ore 18.51, Erodiani e il recupero credito -
Massimo Erodiani, il titolare di agenzie di scommesse, ha spiegato di essere entrato nella vicenda per "recuperare un credito da un giocatore scommettitore". Uno dei suoi avvocati, Giancarlo De Marco, non ha fatto il nome dell'ex portiere della Cremonese, Marco Paoloni, ma del debito parla la stessa ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere entrambi. Un debito che si sarebbe aggirato intorno ai 110 mila euro. Dall'interrogatorio di Erodiani è emersa la conferma che il medico odontoiatra Marco Pirani abbia parlato, nel precedente suo interrogatorio, di altre quattro o cinque partite, anche di serie A, rispetto alle 18 contestate nell'ordinanza di custodia cautelare. Erodiani avrebbe però risposto di non sapere nulla di queste partite. L'indagato sarà sentito probabilmente la settimana prossima dal procuratore Roberto Di Martino.

Ore 18.33, Erodiani conferma -
Avrebbe confermato la ricostruzione dei fatti contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare Massimo Erodiani, uno dei principali protagonisti dell'inchiesta sulle partite truccate della Procura di Cremona. L'interrogatorio di garanzia di Erodiani si è concluso da poco e il gip Guido Salvini si è limitato a dire che c'è "una conferma del quadro accusatorio" da parte dei due indagati sentiti oggi tra i sette per cui è stato disposto il carcere. I due, ha detto il gip, hanno fornito "ampie dichiarazioni sui fatti".

Ore 17.43, anche il commercialista Giannone collaborerà
- Francesco Giannone, il commercialista arrestato a Bologna per il calcioscomesse, sabato a Cremona davanti al Gip "vuole rispondere a tutte le domande". A spiegarlo è il suo difensore, l'avv. Fausto Bruzzese. Bruzzese difende anche l'altro commercialista finito nella vicenda, Bruno, che si trova agli arresti domiciliari a Bologna: "Anche lui vuole chiarire la sua posizione". Giannone e Bruni, sono titolari di uno studio di commercialisti dove il 15 marzo si sarebbe svolto un incontro per pianificare le azioni del gruppo dei 'bolognesi', tra i quali Signori, Bellavista e Erodiani. Giannone e Bruni, insieme a Signori, avrebbero puntato 150.000 euro su Inter-Lecce il 20 marzo la testa.

Ore 17.34, Paoloni arriva in manette, i tifosi lo insultano
- Fuori dal Tribunale di Cremona, dove sono in corso gli interrogatori degli arrestati per la vicenda delle scommesse truccate, si sono dati appuntamento alcuni tifosi della Cremonese. Quando è arrivato il furgone della polizia penitenziaria con a bordo l'ex portiere del Cremona, Marco Paoloni, hanno gridato: "Venduto, sei un coniglio. Siete la vergogna di Cremona".

Ore 17.15, spuntano nuove gare, anche di A - Il medico Marco Pirani, nel suo interrogatorio, avrebbe fatto riferimento ad altre quattro o cinque partite, anche di serie A, oltre alle 18 contestate nell'ordinanza di custodia cautelare. Partite che non risalirebbero solo al campionato scorso. Circostanze, queste, che saranno approfondite martedì prossimo in un interrogatorio davanti al pm Roberto Di Martino. A quanto si è saputo, Pirani avrebbe in qualche modo preso le distanze dagli altri indagati, minimizzando il suo ruolo all'interno della presunta organizzazione.

Ore 17.03, Pirani convincente - Avrebbe fornito "spiegazioni convincenti" riguardanti tutti i capi di imputazione che l'hanno portato in carcere Marco Pirani, il medico anconetano arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulle scommesse truccate della Procura di Cremona. A spiegarlo, al termine dell'interrogatorio, è stato il suo legale, Alessandro Scaloni. Pirani sarà sentito martedì prossimo ma questa volta dal procuratore capo Roberto Di Martino. Si tratterà, evidentemente, di un interrogatorio più investigativo rispetto a quello di oggi che si limitava alle accuse contenute nell'ordinanza di custodia cautelare.

Ore 16.30, Erodiani collaborerà
- Risponderà alle domande del gip Guido Salvini, che ne ha disposto l'arresto, anche il titolare di agenzie di scommesse Massimo Erodiani. Lo ha spiegato uno dei suoi avvocati, il quale ha sottolineato come siano andati a vuoto i tentativi di far valutare inutilizzabili le intercettazioni telefoniche nell'ambito dell'inchiesta. "Qualora le intercettazioni fossero state giudicate inutilizzabili - ha spiegato l'avvocato Giancarlo De Marco - il processo si sarebbe svuotato -. Così non è stato e abbiamo quindi deciso di far rispondere il nostro assistito". Il legale ha detto che la scelta di rispondere di un altro indagato, Marco Pirani, ha un poco scompaginato le carte". Cosa che non sarebbe successa se tutti avessero fatto valere l'inutilizzabilità delle intercettazioni. Il legale chiederà per Erodiani la scarcerazione oppure un'attuazione della misura cautelare. Erodiani è infatti una delle sette persone per le quali è stato disposto il carcere. Durante una pausa dell'interrogatorio, il legale del dentista anconetano ha spiegato come il suo assistito stia "parlando notevolmente". L'avvocato Scaloni ha ribadito che si stanno "affrontando tutti i punti dei capi di imputazione".

Ore 15.38, Paoloni  tace - Potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere Marco Paoloni. E' questo l'orientamento preannunciato dal suo legale, Emanuela Di Paolo, al suo arrivo in tribunale a Cremona. "E' tuttora molto scosso - ha spiegato il legale - e, di conseguenza stiamo valutando se rispondere al gip".Michela Spinelli, moglie dell'ex portiere della Cremonese e poi del Benevento e' giunta in tribunale a Cremona con l'avvocato del marito e ha voluto fare alcune precisazioni sulla vicenda. "Non è vero che la casa dei miei genitori sia stata ipotecata - ha detto la donna visibilmente provata - non è vero che è stato ipotecato l'aumento del mio stipendio. Lo dico perchè i miei genitori hanno un'attività a Civitavecchia ormai da decenni. Lo dico anche per tutelare mia figlia che ha solo tre anni".

Ore 15.09 Pirani parla davvero - Marco Pirani, il medico odontoiatra anconetano sentito oggi dal gip Guido Salvini nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate "sta parlando notevolmente". A dirlo è stato il suo legale, Alessandro Scaloni, durante una pausa dell'interrogatorio che è stato brevemente sospeso. "Stiamo affrontando tutti i punti dei capi di imputazione", ha detto il legale. Nel pomeriggio dovrebbero inoltre tenersi l'interrogatorio dell'ex calciatore Antonio Bellavista, detto Makelele, e di un altro protagonista dell'inchiesta, Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese poi al Benevento.

Ore 12.28, il medico vuole parlare - Ha espresso l'intenzione di rispondere al gip di Cremona, Guido Salvini, Marco Pirani, il medico odontoiatra della provincia di Ancona, arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul sistema di scommesse clandestine. Lo ha spiegato prima dell'inizio dell'interrogatorio, il suo legale, Alessandro Scaloni, il quale ha detto che il medico si dichiara "assolutamente innocente" riguardo la ricetta con la quale l'ex portiere della Cremonese Marco Paoloni acquistò delle benzodiazepine che somministrò ad alcuni suoi compagni di squadra in occasione della partita Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010 per alterare il corso della partita. La somministrazione di lormetazepam provocò uno stato di sonnolenza e affaticamento nei calciatori. Pirani ha spiegato che qualora avesse avuto coscienza che era destinato a un uso illecito, mai avrebbe prescritto il farmaco sulla propria carta intestata alla moglie di Paoloni, che ne aveva fatta esplicita richiesta.

Intanto anche l'Ascoli Calcio, attraverso il proprio legale, l'avv. Mauro Gionni, si è formalmente costituito come parte lesa nel procedimento penale sul Calcioscommesse, pendente presso la procura del Tribunale di Cremona. Nell'inchiesta sono coinvolti tre tesserati della società bianconera: Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese (agli arresti domiciliari), e Alex Pederzoli, indagato a piede libero.