Scommesse, l'Atalanta nei guai. E spuntano anche gli assegni

Calcio
Cristiano Doni e Carlo Gervasoni durante Atalanta-Piacenza marzo 2011
atalanta_doni_gervasoni

Nuovi interrogatori a Cremona: si aggraverebbe la posizione dei bergamaschi. Nel frattempo ritrovati a Bologna, nello studio delle riunioni del "gruppo" vicino a Signori, circa 400 mila euro che comproverebbero gli scambi di denaro. I VIDEO, LE FOTO

FOTO: I protagonisti del nuovo scandalo - La partita dello scandalo droga: Cremonese-Paganese - Facce da Calciopoli al processo di Napoli - Chi è Paoloni, quante "papere" per le scommesse

TUTTE LE NEWS: Giocatore della Cremonese drogava i compagni - Scommesse, il Gip: "Falsati i campionati" - Scommesse, arrestato Signori. "Manipolazioni impressionanti" - Le reazioni della Nazionale: che schifo - La risposta dei club: "Estranei ai fatti" - E la paura dei tifosi corre sul web - L'avvocato Grassani: i verdetti sono a rischio... - Tutti i numeri dell'inchiesta "Last Bet" - L'intervista: parla Mariotto, il ds di Paoloni - Scommesse anomale, la Figc: 14 da gennaio, 6 le vincite - Cremona, prima giornata di interrogatori - Scommese, la B non si ferma: avanti con playoff e playout - E l'ironia corre sul web...

Ore 20.49, ritrovati 400 mila euro -
Nello studio di Bologna in cui si tenevano le riunioni per pianificare le partite di interesse del gruppo degli scommettitori "Bolognesi", a cui è accusato di appartenere l'ex azzurro Beppe Signori, gli investigatori della Squadra Mobile hanno trovato circa 400 mila euro in assegni e altri titoli che comproverebbero lo scambio di denaro tra i partecipanti al gruppo. Signori, che si trova ai domiciliari, potrebbe essere sentito mercoledì dal gip Guido Salvini.

Ore 20.46, parla l’avvocato di Giannone - "Il mio assistito ha reso un interrogatorio di garanzia nel quale ha chiarito la propria posizione, questo era il nostro obiettivo. Si tratta di dichiarazioni ampiamente esaustive in ordine a quella che è la sua posizione in questa indagine. Se ha dato una mano agli inquirenti? Sotto il profilo del chiarimento senz'altro". Lo ha dichiarato l'avvocato Fausto Bruzzese, legale di Francesco Giannone, oggi ascoltato per ultimo nell'ambito degli interrogatori dalla Procura di Cremona. "Si tratta di un'ordinanza completa, per quale ci è sembrato doveroso rendere dichiarazioni che concorrano alla buona amministrazione della giustizia. Ci siamo dichiarati disponibili per rilasciare eventuali altre dichiarazioni nel caso servissero". Bruzzese ha anche parlato di Signori e del rapporto del suo assistito con l'ex calciatore. "Giannone è il commercialista di Signori ed in quanto tale ha rilasciato dichiarazioni per ciò che conosceva o poteva conoscere. Se lo ha difeso? Giannone ha risposto con verità" si è limitato a dire Bruzzese, senza aggiungere altro.

Ore 18.29, i prossimi interrogatori
- I giocatori dell'Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese saranno interrogati dal gip di Cremona lunedì 6 giugno alle 15.30. I due, che sono agli arresti domiciliari, saranno accompagnati dalla polizia penitenziaria.

Ore 17.56, l’opinione di Materazzi - "Facciamo un lavoro che è talmente una passione e un divertimento che se fosse vero quello che dicono che è successo, dovremmo solo vergognarci". Marco Materazzi commenta così il nuovo scandalo del calcioscommesse che sta travolgendo il mondo del pallone. "Secondo me si tratta di casi isolati - ha detto il difensore dell’Inter - io voglio pensare e penso assolutamente che sia così, non è possibile che ci sia un sistema. Rispetto a quello che è accaduto in passato, queste sono cose distinte e separate. Negli anni passati era un sistema dove si truffava, ora sono cose singole fatte da persone che non si meritano la fortuna che il signore ci ha regalato, quella di fare i calciatori. Non so se si possa chiamare ingordigia, forse si tratta di malattia".

Ore 17.20, parla il legale di Buffone
- Il direttore sportivo del Ravenna Calcio, Giorgio Buffone, ha spiegato di avere fatto tutto ciò che gli è contestato nell'ordinanza di custodia cautelare che lo ha portato in carcere nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate "solo per amore" della squadra di cui è direttore sportivo, il Ravenna Calcio. Lo ha spiegato uno dei suoi legali, Alfonso Vaccari, al termine dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Cremona Guido Salvini. Il dirigente lo avrebbe fatto per salvare il Ravenna dai debiti. "Pensate - ha spiegato il legale - che si tratta di 'combine' che non sono mai riuscite". Nell'interrogatorio Buffone avrebbe dato una "conferma del prospetto accusatorio riguardo al quale ha fornito le proprie spiegazioni". I suoi legali presenteranno istanza di scarcerazione al gip la prossima settimana.

Ore 17.18, Atalanta nel ciclone - Dagli interrogatori resi oggi a Cremona dagli arrestati emergerebbe una "situazione molto critica per l'Atalanta": lo si è appreso in ambienti investigativi.

Ore 16.30, il parere del ct azzurro Prandelli
-  Lo scandalo delle scommesse rischia di lambire anche la Serie A, almeno secondo le dichiarazioni degli arrestati ai magistrati, e Cesare Prandelli non nasconde il suo stato d'animo. "La preoccupazione c'è - ha ammesso il ct della nazionale da Coverciano - Sono cose che non vorremo mai sentire. Però credo che ora sia il momento di aspettare, dobbiamo cercare di capire meglio i reali contorni della vicenda". Una cosa però ha colpito il commissario tecnico azzurro, che nei giorni scorsi aveva avuto parole molto dure contro le tentazioni del calcio: "Ho visto visto l'immagine di
Paoloni accompagnato in manette tra due agenti: mi hanno fatto una grande tristezza. Anche perché - ha concluso Prandelli - ho letto che c'è una bambina di tre anni, è un dramma familiare".

E su Daniele De Rossi, il cui nome è stato erroneamente affiancato in un primo momento all'inchiesta: "Dopo la partita contro l'Estonia abbiamo pensato che era il momento giusto per sentire Daniele - spiega il ct - lo abbiamo fatto, all'inizio era frastornato, era contento per la telefonata ed emozionato. Ci siamo solo salutati e detto un arrivederci".

Ore 16.10, anche la Fifa indaga - La clamorosa e discussa sconfitta per 4-1 dell'Argentina in amichevole con la Nigeria finisce sotto inchiesta. La Federcalcio mondiale ha annunciato che il risultato dell'amichevole, che ha provocato uno choc in Argentina, è finito in una più vasta indagine che riguarda presunti casi di partite 'truccate'.

Ore 16.06, i legali di Parlato sull'interrogatorio - "Ha chiarito la sua posizione, rispondendo a tutte le domande del gip Guido Salvini, Gianfranco Parlato, uno degli arrestati nell'ambito dell'operazione degli agenti della Squadra Mobile di Cremona sulle partite truccate. Parlato, che secondo gli investigatori era solito fornire indicazioni utili per indirizzare senza rischio le scommesse sportive degli indagati, ha risposto "solo sugli elementi che gli vengono contestati nell'ordinanza di custodia cautelare" in carcere, "spiegando come sono andate le cose dal suo punto di vista". I suoi avvocati presenteranno istanza di scarcerazione, o perlomeno per una attenuazione della misura cautelare la prossima settimana.

Ore 13.59, il gip sugli interrogatori
- "Oggi si concludono gli interrogatori delle persone arrestate, da lunedi' prenderanno il via quelli delle persone agli arresti domiciliari". Lo ha dichiarato il gip Guido Salvini prima dell'inizio degli interrogatori.

Ore 13.40, parlano i dirigenti del Ravenna -
Gianni Fabbri, presidente del Ravenna, e Leonardo Rossi, allenatore della squadra romagnola, hanno affidato a una nota congiunta la loro difesa in merito all'inchiesta, sostenendo in sostanza di non avere avuto nessuna responsabilità nella vicenda. "Sono estremamente significative - si legge nel documento a firma degli avvocati Ermanno Cicognani e Giovanni Scudellari - tutte le conversazioni telefoniche nelle quali terze persone, e in particolare Giorgio Buffone (direttore sportivo del Ravenna, finito in carcere nell'ambito dell'indagine, ndr), prospettavano all'interlocutore di turno la reiterata indisponibilità del presidente a raggiungere accordi di sorta".

Ore 13.10, interrogatori al via
- Sono cominciati, davanti al gip Guido Salvini, gli interrogatori degli ultimi tre arrestati in carcere nell'ambito dell'inchiesta sulle partite di calcio truccate. Il primo a essere interrogato è Gianfranco Parlato, accusato di aver fornito "indicazioni utili sulle illecite pianificazioni degli eventi per consentire di poter indirizzare senza rischio le scommesse sportive" agli altri indagati.

Ore 12.15, le partite sospette di A -
Dalla settimana prossima gli inquirenti cremonesi entreranno nel merito delle tre partite, che coinvolgono 5 squadre, alcune di serie A, che secondo le dichiarazioni del medico odontoiatra Marco Pirani potrebbero essere state truccate, oltre alle 18 già esaminate nell'ordinanza di custodia cautelare che l'ha portato in carcere. Pirani sarà interrogato dal procuratore di Cremona, Roberto Di Martino nella giornata di martedì mentre mercoledì a essere interrogato sarà Massimo Erodiani, agente di scommesse e venerdì, infine, toccherà all'ex portiere della Cremonese, poi del Benevento, Marco Paoloni che davanti al gip si è avvalso ieri della facoltà di non rispondere.

In ambienti giudiziari si spiega che la vicenda delle tre nuove partite merita di essere approfondita in quanto Pirani ne ha parlato come di gare che, per quanto aveva sentito dire, potevano essere state truccate senza, però, entrare nelle modalità con cui ciò sarebbe avvenuto. Da qui anche la cautela degli inquirenti cremonesi.

Ore 11.05, parla il capo della squadra mobile di Cremona
-  "E' stato fornito un esaudiente quadro di insieme e nei prossimi giorni si potrebbero aprire nuove ipotesi di lavoro che potrebbero riguardare altri eventi, sono venuti fuori elementi importanti per noi". Così, ai microfoni di Radio Radio, il capo della squadra mobile della Polizia di Cremona, Sergio Lo Presti, in merito agli interrogatori effettuati ieri nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse.

Lo Presti, dunque, conferma indirettamente che ci sono altre partite nel mirino degli investigatori e poi parla anche di Daniele De Rossi, il cui presunto coinvolgimento è stato categoricamente smentito. "Non so come possa essere venuto fuori il suo nome, sicuramente non dagli uffici investigativi né da quelli giudiziari, anche per me resta un mistero e una sorpresa questa notizia che poi è stata subito smentita". Lo Presti spiega che "oggi verranno ultimati gli interrogatori" e conferma "che giravano tanti soldi, puntate per milioni di euro. Nel calcio è vero c'è la passione della gente, ma c'e' anche un grande giro di danaro che, purtroppo, spesso e volentieri, comporta interferenze non lecite come in questo caso".

Ore 10.42 Beppe Signori si difende sul Corriere della Sera
- "Voglio riuscire a chiarire questo spaventoso equivoco, dimostrando la mia estraneità". Queste le parole che Beppe Signori, secondo quanto riportato stamane dal Corriere della Sera, continua a ripetere ai suoi legali. L'ex attaccante del Bologna, agli arresti domiciliari per l'inchiesta sul calcioscommesse della procura di Cremona, è convinto di uscirne. "Qui c'è gente - la sua convinzione - che ha usato il mio nome come specchietto per le allodole, millantatori coi quali non ho mai avuto nulla a che fare". Il piacere della scommessa non l'ha mai negato né nascosto ("è il mio approccio alla vita per non appiattirmi"), ma Signori ai suoi avvocati ha cercato di spiegare che "fare scommesse non significa truccare le partite, non è mel mio carattere, non mi appartiene". Signori èl principale  accusato di aver puntato e perso 150 mila euro su Inter-Lecce. La sua posizione e quella dell'atalantino Cristiano Doni sembrano però essersi aggravate. Signori, inoltre, dovrebbe essere ascoltato martedì prossimo a Cremona.

Ore 9.00, riprende il lavoro dei magistrati
- Sono previsti per oggi gli interrogatori di tre indagati per i quali è stato disposto il carcere, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona. Davanti al gip Guido Salvini dovranno comparire Gianfranco Parlato, collaboratore tecnico della società 'F.c.Esperia Viareggio', militante nel girone B della Prima divisione del campionato di Lega Pro; Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna Calcio e Francesco Giannone, che tutelava gli interessi dell'organizzazione cosiddetta 'dei bolognesi' che provvedeva ad effettuare le puntate di denaro.

Nella giornata di ieri alcune dichiarazioni ritenute significative dagli inquirenti erano venute da Marco Pirani, medico odontoiatra, che ha parlato di altre tre partite truccate, che coinvolgono complessivamente cinque squadre, anche di Serie A, rispetto alle 18 che erano state oggetto dell'ordinanza di custodia cautelare. Si era avvalso della facoltà di non rispondere, invece, Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese e poi del Benevento. Stessa scelta processuale per l'ex calciatore Antonio Bellavista.