Atalanta, l'assessore Belotti: prepariamo la mobilitazione

Calcio
L'assessore Belotti è indignato contro la stampa nazionale che ha già condannato l'Atalanta
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Indignato il tifoso storico della squadra contro la stampa nazionale che ha già condannato il club bergamasco. I sostenitori nerazzurri sono pronti a difendere la loro società, coinvolgendo anche le istituzioni e gli ex giocatori. I VIDEO E LE FOTO

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Sono arrabbiati i tifosi dell'Atalanta, dopo che il nome della loro squadra è finito su tutti i giornali per la nuova inchiesta sul calcioscommesse e per difendere la loro società stanno preparando una mobilitazione. "Per i prossimi giorni a Bergamo - ha spiegato un tifoso storico, l'assessore regionale al Territorio Daniele Belotti - è in preparazione una mobilitazione dei tifosi che vogliono coinvolgere anche le istituzioni e gli ex giocatori dell'Atalanta".

Per spiegare quanto sia tifoso l'assessore leghista, basti dire che ha scritto un libro dal titolo 'Atalanta folle amore nostro' e che nel suo ufficio in Regione ha in bella mostra un ritratto di Cristiano Doni, il capitano della squadra ora indagato.  "E' un dramma - ha detto -. Ci sono molta preoccupazione, tantissima indignazione e rabbia da parte dei tifosi verso la stampa nazionale che ha già condannato l'Atalanta. Di fronte a telefonate in cui non figura mai Doni hanno titolato tutti che la situazione è peggiorata senza dire perche"'.

La squadra, neopromossa in serie A, "non è la sola che ha da perdere - ha aggiunto Belotti - ma si sta centrando comunque tutto sull'Atalanta: il rischio è che stia diventando il capro espiatorio di tutti". E che alla fine "più che la giustizia sportiva prevalga quella mediatica" e ai bergamaschi si voglia dare una punizione "esemplare". Ed è per questo che da parte dei tifosi "c'è una difesa a oltranza della società e di Doni e indignazione verso la stampa nazionale".

Il sindaco di Bergamo non ci sta - Prende invece tempo il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, nel commentare l'inchiesta del calciocommesse che coinvolge Cristiano Doni e mette a rischio la promozione in serie A dell'Atalanta. "Aspetto di avere qualche notizia più chiara. Leggendo i giornali mi sembra che ci siano elementi estremamente modesti, ma la discriminanteè se c'è una colpevolezza": spiega il sindaco, che ha un pedigree da Atalantino doc. Il padre, Luigi, ha infatti giocato 104 partite nella squadra di cui poi è stato vicepresidente per 25 anni.

"Se c'è colpevolezza è grave per l'Atalanta e per lo sport bergamasco - aggiunge -. Se non c'è colpevolezza è gravissimo per l'immagine della squadra e dell'atleta. In ogni caso per l'Atalanta è una cosa grave". Non parla della manifestazione che i tifosi intendono organizzare per i prossimi giorni e nemmeno vuol sentire parlare di capri espiatori perché "la mania di persecuzione non ci appartiene". "In questa fase - dice Tentorio - la cosa più seria è aspettare i fatti che non ho ancora letto". E su questo, il sindaco avanza qualche critica. "Se ci fosse un po' piu' di riservatezza - osserva - saremmo tutti più seri. Le sentenze le fanno i magistrati giudicanti non i pm. E colpisce l'assoluta mancanza di prove dirette".