Secondo la Agicos quella del capoluogo campano è la provincia dove si è giocato di più sia a livello generale, con oltre 411 milioni di euro puntati solo nel 2010, che a livello pro capite, con 133 euro rispetto ai 55 della media nazionale. VIDEO
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E' Napoli la provincia italiana dove si è scommesso di più sia a livello generale (oltre 411 milioni di euro puntati nel 2010) sia a livello pro capite (133 euro contro la media italiana di 55 euro). In generale, è il Sud a primeggiare in questa particolare graduatoria, visto che sul podio delle province con la più alta spesa pro capite troviamo Taranto (116 euro) e Salerno (101). Dati che non conteggiano le scommesse on line che, ricorda l'agenzia specializzata Agicos, non sono contestualizzabili sul territorio.
Per quanto riguarda il gioco clandestino, secondo le stime degli esperti, il mercato delle scommesse illegali ha sviluppato nel 2010 una raccolta di circa 2,5 miliardi di euro, valore in crescita rispetto al 2009 quando le stime del mercato clandestino erano state di circa 1,6 miliardi di euro. Il mercato delle scommesse illegali rappresenterebbe dunque oltre la metà (il 56%) di quello legale, che nel 2010 in Italia ha fatto segnare una raccolta superiore ai 4,4 miliardi di euro.
In generale, sulla Serie A convergono quasi un terzo delle giocate. I campionati italiani di calcio, infatti, attirano il 54% per cento delle scommesse: la Serie A raccoglie la fetta pi- cospicua, il 31,5%; la Serie B si attesta al 14%, la C all'8,5%. Seguono i campionati stranieri, con in testa la partite spagnole (6,7%), seguite da quelle inglesi (5,6%) e quelle francesi (5%).
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E' Napoli la provincia italiana dove si è scommesso di più sia a livello generale (oltre 411 milioni di euro puntati nel 2010) sia a livello pro capite (133 euro contro la media italiana di 55 euro). In generale, è il Sud a primeggiare in questa particolare graduatoria, visto che sul podio delle province con la più alta spesa pro capite troviamo Taranto (116 euro) e Salerno (101). Dati che non conteggiano le scommesse on line che, ricorda l'agenzia specializzata Agicos, non sono contestualizzabili sul territorio.
Per quanto riguarda il gioco clandestino, secondo le stime degli esperti, il mercato delle scommesse illegali ha sviluppato nel 2010 una raccolta di circa 2,5 miliardi di euro, valore in crescita rispetto al 2009 quando le stime del mercato clandestino erano state di circa 1,6 miliardi di euro. Il mercato delle scommesse illegali rappresenterebbe dunque oltre la metà (il 56%) di quello legale, che nel 2010 in Italia ha fatto segnare una raccolta superiore ai 4,4 miliardi di euro.
In generale, sulla Serie A convergono quasi un terzo delle giocate. I campionati italiani di calcio, infatti, attirano il 54% per cento delle scommesse: la Serie A raccoglie la fetta pi- cospicua, il 31,5%; la Serie B si attesta al 14%, la C all'8,5%. Seguono i campionati stranieri, con in testa la partite spagnole (6,7%), seguite da quelle inglesi (5,6%) e quelle francesi (5%).