Scommesse, è bufera politica per il corteo pro-Atalanta

Calcio
L'assessore regionale lombardo Daniele Belotti in compagnia del capitano dell'Atalanta Cristiano Doni
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LA POLEMICA. Il primo ad aderire alla manifestazione di giovedì sera a Bergamo è stato l'assessore regionale Belotti, leghista e ultrà orobico. Anche tre esponenti del Pd si accodano. Il partito li richiama: dissociarsi da queste iniziative. I VIDEO

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Non sono solo i tifosi dell'Atalanta, i bergamaschi sconvolti dall'inchiesta sul calcioscommesse. Anche il mondo politico orobico viene scosso, soprattutto dalle polemiche legate alla manifestazione dell'Orgoglio nerazzurro che si svolgerà giovedì sera: un corteo lungo il vialone centrale di Bergamo con discorsi finali di fronte al municipio.

Il primo ad aderire è stato l'assessore regionale al Territorio e all’urbanistica, il leghista Daniele Belotti, forte di 35 anni trascorsi in Curva Nord . Sono venuti poi tre pezzi grossi del Pd come il consigliere provinciale Matteo Rossi, il segretario regionale Maurizio Martina e il segretario provinciale Gabriele Riva, che hanno anche promosso l'approvazione di un documento di vicinanza all'Atalanta da far approvare in Consiglio provinciale. Beccandosi però già ieri sera il richiamo del gruppo Pd al Comune di Bergamo, che ha chiesto di "astenersi da qualsiasi tipo di manifestazione. Il che non significa disinteressarsi dalla vicenda, ma attesa fiduciosa delle decisioni della magistratura e della giustizia sportiva".

Contro i tre democratici si è scagliato oggi Sergio Serantoni, segretario del Partito dei Comunisti Italiani, che in un comunicato si è detto "allibito, esterrefatto, basito" dalla loro iniziativa, e "indignato e schifato" da "atteggiamenti rivolti a conquistare non si sa quali consensi. Di calcio e politica ne ho masticato tanta ma mai mi sarei atteso certi atteggiamenti soprattutto da esponenti del Pd". Viene in soccorso dei tre democratici proprio Belotti: "Li conosco, sono veri tifosi. L'Atalanta è un patrimonio di tutti i bergamaschi, capace di unire nella passione ricchi e poveri, laureati e analfabeti, destra e sinistra. E' giusto proteggerla". Dalla sua parte si schiera il presidente della Provincia Ettore Pirovano (Lega Nord) che ha fatto sapere di trovare "giusta" la manifestazione contro "un accanimento verso la società e verso l'imprenditore Percassi che ha solo fatto bene".





C'è chi decide di non schierarsi come il consigliere regionale Idv Gabriele Sola, che "da tifoso" giudica "inopportuno parlare di accanimento mediatico" e chiede di "lasciar fare alla giustizia". Lo stesso tipo di posizione portata avanti dal sindaco di Bergamo, il Pdl Franco Tentorio (che ha del resto un curriculum di tifoso di tutto rispetto, visto che suo padre dell'Atalanta fu sia giocatore che vicepresidente). "Troppo facile fare il tifoso solo quando c'è la festa - lo rimbecca Daniele Belotti, suo compagno di maggioranza a Bergamo -. Giusto lasciar fare alla giustizia, ma bisogna valutare ciò che l'Atalanta rappresenta per tanti. Bisogna tenere conto della componente affettiva, e mostrare di essere vicini alla squadre quando serve, quindi in momenti difficili come questo". Infine, una voce fuori dal coro sempre da parte centrosinistra, è quella di Giovanni Gambaro, coordinatore del Circolo Sette del Pd Bergamo, il quale chiede che "la giustizia sportiva faccia il suo corso e applichi le regole in base alle effettive responsabilità. E' bene che i ragazzi sappiano che non si imbroglia e le regole si rispettano. E che se non le si rispetta si va incontro a una punizione".