Scommesse, Buffon duro: "Siamo l'Italia di piazzale Loreto"
CalcioIl portiere azzurro, a margine della conferenza stampa sull'assetto della Zucchi, di cui è azionista, si scaglia contro i media che accusano i colleghi: "Basta un nome per finire in prima pagina e infangare una reputazione. Andiamoci piano". VIDEO E FOTO
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"Siamo sempre l'Italia di piazzale Loreto, basta un nome in prima pagina e tutto viene infangato, quando il fatto per ora non è chiaro". Lo afferma il portiere della Juventus e capitano della Nazionale Gianluigi Buffon, a proposito dell'ultimo scandalo calcioscommesse sottolineando il fatto che possa esserci un rischio di processi sommari.
"Bisogna stare molto attenti a dare giudizi troppo veloci: anni fa - aggiunge Buffon durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo assetto societario del gruppo tessile Zucchi, di cui il capitano della Nazionale è uno dei principali azionisti - ci sono passato anch'io, infangato in prima pagina per una cosa nella quale non c'entravo per niente: per ora stiamo facendo solo questo, cioè una grande pubblicità a uno scandalo dove per ora non c'è nulla di concreto".
Secondo Buffon, alcuni calciatori "vengono additati come farabutti, perché chi vende una partita e ci scommette sopra è un farabutto e deve essere radiato a vita. Ma mi sembra che di queste persone non ce ne sia neanche una, quindi andiamoci piano". "Mi sembra che si vogliano far emergere nomi che non c'entrano: giocare sulla pelle e sulla dignità delle persone" è inqualificabile, aggiunge il capitano della Nazionale, secondo il quale "si deve far parlare del calcio anche quando la stagione è finita e c'è poco da dire, ma così c'è il rischio di compromettere tutto questo mondo e il business che gli ruota attorno, così c'è il rischio di finire in prima pagina con accuse vergognose e poi finire in ultima con un trafiletto se tutto dovesse rivelarsi infondato", conclude Buffon rispondendo ai giornalisti a margine della presentazione del nuovo assetto societario della Zucchi.
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