Scommesse, Rossi: "Piano coi nomi, i club stiano tranquilli"

Calcio
Paolo Rossi sperimentò sulla propria pelle lo scandalo scommesse che nel 1980 sconvolse il calcio italiano (Getty)
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Pablito mundial predica prudenza "quando si fanno nomi e accuse". L'ex campione del mondo, coinvolto nello scandalo scommesse del 1980, commenta le ultime vicende che hanno travolto il calcio italiano: "Ci vogliono prove serie". FOTO E VIDEO

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Conosco bene certi meccanismi, ho pagato per due anni in prima persona. Sono ferite che non si rimarginano e bisogna stare molto attenti quando si fanno nomi e accuse". Lo ha detto Paolo Rossi, campione del mondo nel 1982, commentando le ultime vicende legate al calcio scommesse con dichiarazioni che tirano in ballo ogni giorno nomi nuovi di calciatori che poi risultano estranei.

"Ci vuole prudenza - ha aggiunto - c'è troppa fretta a gettare in pasto nomi. In tutta questa storia, sino ad oggi, si sta parlando solo di sensazioni. Ci vogliono invece prove serie. Per arrivare a fare certe cose ci vuole l'accordo di tutta la squadra ed è molto difficile". Perché succede tutto questo? "Non so, - ha aggiunto - io non ho mai scommesso. Credo faccia parte della formazione e cultura del singolo. Il mio invito è alla prudenza, le cose vanno chiarite in fretta e bene. Ci sono campionati da avviare, calendari da fare. Tifosi e squadre secondo me, possono stare tranquilli".