Maroni: task force anti truffa per evitare altri scandali
CalcioL'annuncio del ministro dell'Interno dopo un vertice con Coni e Federcalcio: nasce un'unità investigativa per evitare le combine legate alle scommesse sportive. Avrà un respiro europeo. Prima riunione la prossima settimana. GUARDA I VIDEO E LE FOTO
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Nasce un'unità investigativa per evitare le combine legate alle scommesse sportive. La task-force si riunirà già la prossima settimana: ne faranno parte rappresentanti del Viminale, del mondo dello sport e del ministero dell'Economia. L'annuncio è stato dato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di una riunione con i presidenti di Federcalcio e Coni, Giancarlo Abete e Gianni Petrucci.
"Mi sembra una reazione immediata del mondo dello sport e del governo a quanto accaduto. Il calcio e lo sport attirano molte scommesse e noi non abbiamo interesse ad impedirle o a limitarle, ma a regolamentarle sì" ha detto il ministro dell'Interno, al termine della riunione convocata al Viminale sul tema insieme ai presidenti di Federcalcio e Coni. "Non prevediamo - ha sottolineato Maroni - limitazioni alle scommesse, perché ciò significherebbe alimentare quelle clandestine". Il ministro ha quindi ricordato che il giro di soldi alimentato dalle scommesse ammonta a 60 miliardi l'anno, di cui sei miliardi sono quelle relative ad eventi sportivi.
Un network europeo di rilevazione di tutte le anomalie nelle scommesse legate al mondo dello sport, il calcio in particolare per il fatto che assorbe la gran parte delle puntate. E' la proposta che il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, farà a Bruxelles ai suoi colleghi omologhi. L'annuncio è venuto nel corso della conferenza stampa che il ministro ha tenuto con i presidenti del Coni e della Figc.
Maroni ha sottolineato che mentre in Italia potrà essere più praticabile da subito la strada della prevenzione e repressione del fenomeno clandestino, attraverso la costituzione di una vera e propria unita investigativa che coinvolge Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia, oltre confine è invece più complicato.
Sono infatti due i livelli su cui operano gli scommettitori: nei Paesi Ue e in quelli extracomunitari. Maroni ha aggiunto che nel primo livello le scommesse non sono rilevate, ovvero eventuali anomalie non sono riscontrabili. Di qui la sua idea di puntare a realizzare una Rete europea di rilevazione. Oltre i Paesi comunitari invece "non c'è modo di avere le rilevazioni, però potremo comunque agire verificando i flussi di scommesse che partono dall'Italia. Ci penserà la Polizia postale a verificare eventuali flussi anomali".
Il presidente del Coni ha espresso ringraziamento a Maroni "a nome di tutto lo sport italiano. Il ministro ha colto subito il nostro allarme e c'è stato un intervento concreto, ripeto concreto, e serio. E' un momento difficile - ha aggiunto - non lo neghiamo, però usciamo soddisfatti da questo incontro, lo sport italiano ritengo che ora sia un po' più sereno, naturalmente noi non ci sottraiamo alle nostre responsabilita'". Petrucci ha concluso dicendo che "oggi lo Stato ci ha garantito più serietà. Proporremo che nella prossima riunione in sede Cio ci sia anche un rappresentante del Viminale". A sua volta il presidente della Figc, Abete, ha avuto anch'egli parole di ringraziamento per Maroni e ha sottolineato che "c'è una attività di contrasto importante che deve essere ora sviluppata".
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Nasce un'unità investigativa per evitare le combine legate alle scommesse sportive. La task-force si riunirà già la prossima settimana: ne faranno parte rappresentanti del Viminale, del mondo dello sport e del ministero dell'Economia. L'annuncio è stato dato dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di una riunione con i presidenti di Federcalcio e Coni, Giancarlo Abete e Gianni Petrucci.
"Mi sembra una reazione immediata del mondo dello sport e del governo a quanto accaduto. Il calcio e lo sport attirano molte scommesse e noi non abbiamo interesse ad impedirle o a limitarle, ma a regolamentarle sì" ha detto il ministro dell'Interno, al termine della riunione convocata al Viminale sul tema insieme ai presidenti di Federcalcio e Coni. "Non prevediamo - ha sottolineato Maroni - limitazioni alle scommesse, perché ciò significherebbe alimentare quelle clandestine". Il ministro ha quindi ricordato che il giro di soldi alimentato dalle scommesse ammonta a 60 miliardi l'anno, di cui sei miliardi sono quelle relative ad eventi sportivi.
Un network europeo di rilevazione di tutte le anomalie nelle scommesse legate al mondo dello sport, il calcio in particolare per il fatto che assorbe la gran parte delle puntate. E' la proposta che il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, farà a Bruxelles ai suoi colleghi omologhi. L'annuncio è venuto nel corso della conferenza stampa che il ministro ha tenuto con i presidenti del Coni e della Figc.
Maroni ha sottolineato che mentre in Italia potrà essere più praticabile da subito la strada della prevenzione e repressione del fenomeno clandestino, attraverso la costituzione di una vera e propria unita investigativa che coinvolge Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia, oltre confine è invece più complicato.
Sono infatti due i livelli su cui operano gli scommettitori: nei Paesi Ue e in quelli extracomunitari. Maroni ha aggiunto che nel primo livello le scommesse non sono rilevate, ovvero eventuali anomalie non sono riscontrabili. Di qui la sua idea di puntare a realizzare una Rete europea di rilevazione. Oltre i Paesi comunitari invece "non c'è modo di avere le rilevazioni, però potremo comunque agire verificando i flussi di scommesse che partono dall'Italia. Ci penserà la Polizia postale a verificare eventuali flussi anomali".
Il presidente del Coni ha espresso ringraziamento a Maroni "a nome di tutto lo sport italiano. Il ministro ha colto subito il nostro allarme e c'è stato un intervento concreto, ripeto concreto, e serio. E' un momento difficile - ha aggiunto - non lo neghiamo, però usciamo soddisfatti da questo incontro, lo sport italiano ritengo che ora sia un po' più sereno, naturalmente noi non ci sottraiamo alle nostre responsabilita'". Petrucci ha concluso dicendo che "oggi lo Stato ci ha garantito più serietà. Proporremo che nella prossima riunione in sede Cio ci sia anche un rappresentante del Viminale". A sua volta il presidente della Figc, Abete, ha avuto anch'egli parole di ringraziamento per Maroni e ha sottolineato che "c'è una attività di contrasto importante che deve essere ora sviluppata".