I bookie inglesi: il calcio italiano? Ormai siamo abituati
CalcioPer i maggiori marchi made in Uk lo scandalo scommesse scoppiato in Italia non rappresenta una minaccia inattesa. Anzi, il livello di attenzione è sempre stato elevato. Alcuni commenti: "Prenderemo le solite precauzioni", "Non bloccheremo le scommesse"
FOTO: Chi è Paoloni, Mr papere & scommesse - L'ALBUM
VIDEO: I 18 match sospetti - Orgoglio atalantino: tifosi in piazza
APPROFONDIMENTI: Mockridge: il calcio non tradisca la fiducia dei tifosi - Maroni: task force anti scommesse - Le intercettazioni: tutto in 1800 pagine - I numeri dell'inchiesta "Last Bet"
GLI INTERROGATORI: Parlato e Quadrini - Signori nega tutto - Paoloni - Tutte le news
VISTO DAL WEB: Ecco l'inno del calcio scommesse - Facebook si scatena contro gli scommettitori - I tweet tra ironia e veleno
Nessuno, in fondo, si è mai fidato davvero. Per i bookmaker internazionali il calcio italiano è un rischio calcolato: la lavagna delle quote adesso è rovente per gli scandali e le combine, ma tutti raccontano che il livello di attenzione è sempre stato elevato. E' quanto emerge dalle dichiarazioni degli esponenti di alcuni tra i maggiori bookmakers inglesi, dopo l'esplosione di Scommessopoli.
Sarà che per la maggior parte hanno base in Gran Bretagna, dove il sangue freddo è una caratteristica comune, ma a quanto pare il 'vizietto' della combine, visto dall'osservatorio privilegiato di chi raccoglie gioco da tutta Europa, non rappresenta una minaccia inattesa: "Lo scandalo scoppiato in Italia è qualcosa di cui tenere conto, come succede per casi analoghi riguardanti qualsiasi avvenimento sportivo - spiega Graham Sharpe, portavoce di William Hill, uno dei marchi storici delle scommesse made in Uk - Nel nostro team di gestione del rischio sono già attivi gli strumenti per rilevare ogni movimento di gioco inusuale o sospetto. Non apporteremo modifiche significative alle nostre procedure, né pensiamo di bloccare le scommesse sulle partite italiane".
Anche Lee Thickbroom - quotista al servizio di Ladbrokes, altro storico marchio britannico, con decenni di esperienza presso i principali allibratori d'oltremanica interpellato da Agipronews - conferma che non ci sarà un cambio di prospettiva eclatante sul calcio italiano. "Non ci sarà alcun cambio nell'approccio alla formazione delle quote in lavagna - dice Thickbroom - piuttosto continueremo a prendere le solite precauzioni: il calcio italiano non è nuovo a sospetti di combine e non escludiamo che potranno accadere nuovi scandali anche in futuro. Del resto ne vengono fuori ogni anno, non solo nel calcio e non solo in Italia".
Qualche dubbio in più all'ufficio trading del noto bookmaker inglese Stan James, dove confermano che la stagione ripartirà come sempre, cioè solo con Serie A e Serie B: "Da tempo non quotiamo la Lega Pro, visto che le variabili sono troppe e troppo complesse da seguire, come si è visto anche dalle recenti inchieste. Faremo maggiore attenzione in futuro anche se siamo rassegnati - ad esempio - al numero eccessivo di pareggi nel fine stagione: purtroppo è la natura del calcio italiano e non possiamo farci nulla".
LE REAZIONI: Berlusconi: "Si sporca l'immagine del calcio" - Zeman: questo calcio ormai è malato - La risposta dei club: "Estranei ai fatti" - L'avvocato Grassani: i verdetti sono a rischio... - L'intervista: parla Mariotto, il ds di Paoloni - La Nazionale di Prandelli: che schifo
VIDEO: I 18 match sospetti - Orgoglio atalantino: tifosi in piazza
APPROFONDIMENTI: Mockridge: il calcio non tradisca la fiducia dei tifosi - Maroni: task force anti scommesse - Le intercettazioni: tutto in 1800 pagine - I numeri dell'inchiesta "Last Bet"
GLI INTERROGATORI: Parlato e Quadrini - Signori nega tutto - Paoloni - Tutte le news
VISTO DAL WEB: Ecco l'inno del calcio scommesse - Facebook si scatena contro gli scommettitori - I tweet tra ironia e veleno
Nessuno, in fondo, si è mai fidato davvero. Per i bookmaker internazionali il calcio italiano è un rischio calcolato: la lavagna delle quote adesso è rovente per gli scandali e le combine, ma tutti raccontano che il livello di attenzione è sempre stato elevato. E' quanto emerge dalle dichiarazioni degli esponenti di alcuni tra i maggiori bookmakers inglesi, dopo l'esplosione di Scommessopoli.
Sarà che per la maggior parte hanno base in Gran Bretagna, dove il sangue freddo è una caratteristica comune, ma a quanto pare il 'vizietto' della combine, visto dall'osservatorio privilegiato di chi raccoglie gioco da tutta Europa, non rappresenta una minaccia inattesa: "Lo scandalo scoppiato in Italia è qualcosa di cui tenere conto, come succede per casi analoghi riguardanti qualsiasi avvenimento sportivo - spiega Graham Sharpe, portavoce di William Hill, uno dei marchi storici delle scommesse made in Uk - Nel nostro team di gestione del rischio sono già attivi gli strumenti per rilevare ogni movimento di gioco inusuale o sospetto. Non apporteremo modifiche significative alle nostre procedure, né pensiamo di bloccare le scommesse sulle partite italiane".
Anche Lee Thickbroom - quotista al servizio di Ladbrokes, altro storico marchio britannico, con decenni di esperienza presso i principali allibratori d'oltremanica interpellato da Agipronews - conferma che non ci sarà un cambio di prospettiva eclatante sul calcio italiano. "Non ci sarà alcun cambio nell'approccio alla formazione delle quote in lavagna - dice Thickbroom - piuttosto continueremo a prendere le solite precauzioni: il calcio italiano non è nuovo a sospetti di combine e non escludiamo che potranno accadere nuovi scandali anche in futuro. Del resto ne vengono fuori ogni anno, non solo nel calcio e non solo in Italia".
Qualche dubbio in più all'ufficio trading del noto bookmaker inglese Stan James, dove confermano che la stagione ripartirà come sempre, cioè solo con Serie A e Serie B: "Da tempo non quotiamo la Lega Pro, visto che le variabili sono troppe e troppo complesse da seguire, come si è visto anche dalle recenti inchieste. Faremo maggiore attenzione in futuro anche se siamo rassegnati - ad esempio - al numero eccessivo di pareggi nel fine stagione: purtroppo è la natura del calcio italiano e non possiamo farci nulla".
LE REAZIONI: Berlusconi: "Si sporca l'immagine del calcio" - Zeman: questo calcio ormai è malato - La risposta dei club: "Estranei ai fatti" - L'avvocato Grassani: i verdetti sono a rischio... - L'intervista: parla Mariotto, il ds di Paoloni - La Nazionale di Prandelli: che schifo