I bookie inglesi: il calcio italiano? Ormai siamo abituati

Calcio
I bookmaker inglesi non sembrano sorpresi di quanto accaduto in Italia con lo scandalo scommesse
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Per i maggiori marchi made in Uk lo scandalo scommesse scoppiato in Italia non rappresenta una minaccia inattesa. Anzi, il livello di attenzione è sempre stato elevato. Alcuni commenti: "Prenderemo le solite precauzioni", "Non bloccheremo le scommesse"

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Nessuno, in fondo, si è mai fidato davvero. Per i bookmaker internazionali il calcio italiano è un rischio calcolato: la lavagna delle quote adesso è rovente per gli scandali e le combine, ma tutti raccontano che il livello di attenzione è sempre stato elevato. E' quanto emerge dalle dichiarazioni degli esponenti di alcuni tra i maggiori bookmakers inglesi, dopo l'esplosione di Scommessopoli.

Sarà che per la maggior parte hanno base in Gran Bretagna, dove il sangue freddo è una caratteristica comune, ma a quanto pare il 'vizietto' della combine, visto dall'osservatorio privilegiato di chi raccoglie gioco da tutta Europa, non rappresenta una minaccia inattesa: "Lo scandalo scoppiato in Italia è qualcosa di cui tenere conto, come succede per casi analoghi riguardanti qualsiasi avvenimento sportivo - spiega Graham Sharpe, portavoce di William Hill, uno dei marchi storici delle scommesse made in Uk - Nel nostro team di gestione del rischio sono già attivi gli strumenti per rilevare ogni movimento di gioco inusuale o sospetto. Non apporteremo modifiche significative alle nostre procedure, né pensiamo di bloccare le scommesse sulle partite italiane".

Anche Lee Thickbroom - quotista al servizio di Ladbrokes, altro storico marchio britannico, con decenni di esperienza presso i principali allibratori d'oltremanica interpellato da Agipronews - conferma che non ci sarà un cambio di prospettiva eclatante sul calcio italiano. "Non ci sarà alcun cambio nell'approccio alla formazione delle quote in lavagna - dice Thickbroom - piuttosto continueremo a prendere le solite precauzioni: il calcio italiano non è nuovo a sospetti di combine e non escludiamo che potranno accadere nuovi scandali anche in futuro. Del resto ne vengono fuori ogni anno, non solo nel calcio e non solo in Italia".

Qualche dubbio in più all'ufficio trading del noto bookmaker inglese Stan James, dove confermano che la stagione ripartirà come sempre, cioè solo con Serie A e Serie B: "Da tempo non quotiamo la Lega Pro, visto che le variabili sono troppe e troppo complesse da  seguire, come si è visto anche dalle recenti inchieste. Faremo maggiore attenzione in futuro anche se siamo rassegnati - ad esempio - al numero eccessivo di pareggi nel fine stagione: purtroppo è la natura del calcio italiano e non possiamo farci nulla".

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