Scommesse, la Uefa: squalifica a vita. Ma non è prevista...
CalcioI vertici del calcio europeo predicano fermezza contro chi trucca le partite: obbligo di denunciare i disonesti. Tra le sanzioni proposte, l'allontanamento perpetuo dalle Federazioni per i colpevoli. Poi la precisazione in una nota ufficiale
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Le nuove norme disciplinari della Uefa, che saranno pubblicate il primo luglio, "non includono alcun provvedimento di squalifica a vita" per partite truccate. Lo precisa l'ufficio stampa Uefa in una nota inviata all'Agi, correggendo precedenti interpretazioni date alle parole del segretario generale, Gianni Infantino.
"Tuttavia -si legge nel testo- e questo è il nuovo punto, (le norme) prevedono che qualsiasi persona legata alle regole Uefa e ai regolamenti sia obbligata a riferire qualsiasi avvicinamento possa aver subito da parte di potenziali truffatori. Le eventuali sanzioni in merito non sono specificate nei regolamenti".
Il nuovo regolamento. Maggior collaborazione con le autorità politiche e obbligo per calciatori, allenatori e dirigenti di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione. L'esecutivo Uefa, riunito oggi a Nyon, ha modificato i propri regolamenti per intensificare la lotta contro le gare truccate "I nostri organi disciplinari potranno cooperare più strettamente con le la polizia e le autorità politiche in caso di sospetti", ha dichiarato il segretario generale dell'Uefa Gianni Infantino. "Abbiamo anche inserito l'obbligo per i giocatori e tutti i membri di club di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione".
Nel nuovo regolamento è anche precisato che se un club è sanzionato al termine della competizione (o dopo una delle fasi) non si rigiocheranno le gare incriminate. "Ovviamente, se un club è riconosciuto colpevole di corruzione, gli si potrà togliere il trofeo a posteriori. Se la corruzione per una gara di girone della Champions League è avverata dopo la suddetta fase, il club colpevole verrebbe escluso e sostituito dalla formazione che lo segue in classifica nelle partite ad eliminazione diretta", ha spiegato Infantino.
La Figc. "Non prendo nemmeno in considerazione l'ipotesi di uno slittamento dell'inizio dei campionati", ha dichiarato oggi a Nyon il presidente della Figc Giancarlo Abete al termine della riunione del comitato esecutivo Uefa alla quale ha partecipato.
"Esistono i tempi sufficienti per poter portare a termine le indagini", ha aggiunto Abete riguardo allo scandalo del calcioscommesse. Secondo il presidente federale, sono quattro i livelli sui quali agire per lottare in modo efficace contro la corruzione. "Vi è per primo l'educazione e l'informazione. Quindi un'attivita' di sorveglianza efficace, come avviene in Italia con la collaborazione fra Figc, Unire ed i ministeri. Ci vuole un buon coordinamento". Le altre due basi, sono un "sistema sanzionatorio efficace nel quadro di una normativa di carattere generale ed infine le risorse finanziarie adeguate, forse fornite dalle scommesse stesse, come avviene in Francia. Questo modello è stato molto apprezzato nello scenario internazionale", ha assicurato il presidente.
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Le nuove norme disciplinari della Uefa, che saranno pubblicate il primo luglio, "non includono alcun provvedimento di squalifica a vita" per partite truccate. Lo precisa l'ufficio stampa Uefa in una nota inviata all'Agi, correggendo precedenti interpretazioni date alle parole del segretario generale, Gianni Infantino.
"Tuttavia -si legge nel testo- e questo è il nuovo punto, (le norme) prevedono che qualsiasi persona legata alle regole Uefa e ai regolamenti sia obbligata a riferire qualsiasi avvicinamento possa aver subito da parte di potenziali truffatori. Le eventuali sanzioni in merito non sono specificate nei regolamenti".
Il nuovo regolamento. Maggior collaborazione con le autorità politiche e obbligo per calciatori, allenatori e dirigenti di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione. L'esecutivo Uefa, riunito oggi a Nyon, ha modificato i propri regolamenti per intensificare la lotta contro le gare truccate "I nostri organi disciplinari potranno cooperare più strettamente con le la polizia e le autorità politiche in caso di sospetti", ha dichiarato il segretario generale dell'Uefa Gianni Infantino. "Abbiamo anche inserito l'obbligo per i giocatori e tutti i membri di club di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione".
Nel nuovo regolamento è anche precisato che se un club è sanzionato al termine della competizione (o dopo una delle fasi) non si rigiocheranno le gare incriminate. "Ovviamente, se un club è riconosciuto colpevole di corruzione, gli si potrà togliere il trofeo a posteriori. Se la corruzione per una gara di girone della Champions League è avverata dopo la suddetta fase, il club colpevole verrebbe escluso e sostituito dalla formazione che lo segue in classifica nelle partite ad eliminazione diretta", ha spiegato Infantino.
La Figc. "Non prendo nemmeno in considerazione l'ipotesi di uno slittamento dell'inizio dei campionati", ha dichiarato oggi a Nyon il presidente della Figc Giancarlo Abete al termine della riunione del comitato esecutivo Uefa alla quale ha partecipato.
"Esistono i tempi sufficienti per poter portare a termine le indagini", ha aggiunto Abete riguardo allo scandalo del calcioscommesse. Secondo il presidente federale, sono quattro i livelli sui quali agire per lottare in modo efficace contro la corruzione. "Vi è per primo l'educazione e l'informazione. Quindi un'attivita' di sorveglianza efficace, come avviene in Italia con la collaborazione fra Figc, Unire ed i ministeri. Ci vuole un buon coordinamento". Le altre due basi, sono un "sistema sanzionatorio efficace nel quadro di una normativa di carattere generale ed infine le risorse finanziarie adeguate, forse fornite dalle scommesse stesse, come avviene in Francia. Questo modello è stato molto apprezzato nello scenario internazionale", ha assicurato il presidente.