Scommesse, Signori: "Mi hanno rovinato 30 anni di carriera"

Calcio
Beppe Signori si difende: "Mi sono visto 'rovinato' 30 anni di carriera"
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L'ex bomber della Lazio, al centro dell'indagini della Procura di Cremona sull'inchiesta Last Bet, si difende: "Quello che mi ha fatto più male sono state le bugie, le falsità, le cose scritte non vere". Pirani: tentavi di combine su Verona-Ravenna. VIDEO

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"Mi sono visto 'rovinato' 30 anni di carriera. Ero abituato a rimanere sui giornali così tanto tempo per le imprese calcistiche, non sicuramente per cose così". Lo ha detto Beppe Signori in una intervista al Tg1 sul suo coinvolgimento nella vicenda del calcioscommesse.  "Penso che chi mi conosce bene sappia come sono, come mi sono sempre comportato - ha detto ancora Signori al Tg1 - Quello che mi ha fatto più male sono state le bugie, le falsità, le cose scritte non vere".

"Ora sto un po' meglio, sono un po' più tranquillo, un po' più sereno, anche se è stata dura - ha spiegato l'ex bomber riferendosi al periodo trascorso ai domiciliari -  Ho passato le giornate, ovviamente dentro casa, a cercare di capire. Soprattutto leggendo l'ordinanza: me la sono praticamente studiata a memoria per capire cosa c'entrassi. Per capire il perchè e il per come".

Pirani su Verona-Ravenna
- Un altro dei personaggi chiave dell’inchiesta “Last Bet”, il dentista anconetano Marco Pirani, conferma i contatti ai massimi vertici con il Verona per pilotare la partita con il Ravenna, del 27 febbraio 2011. Proprio oggi il Verona, che nel campionato appena concluso ha militato nella Lega Pro insieme con la Cremonese, ha giocato l'ultima partita di play off contro la Salernitana conquistando la promozione in Serie B. Quanto al match Verona-Ravenna, "posso dire - fa mettere a verbale Pirani nell'interrogatorio del 7 giugno con il procuratore Roberto di Martino - che si è effettivamente trattato di un tentativo che il Buffone, direttore sportivo del Ravenna, perfettamente d'accordo con il suo presidente, ha posto in essere andando ad incontrare 'la dirigenza' del Verona, offrendo sostanzialmente la vittoria del Verona medesimo. In sostanza il Verona avrebbe dovuto concludere in svantaggio il primo tempo e successivamente aggiudicarsi l'incontro".

Continua Pirani: "Secondo quanto mi ha riferito Buffone direttamente, la 'dirigenza' del Verona in un primo tempo ha accettato la proposta. Anzi, per essere precisi, il Buffone dopo l'incontro si espresse con me in questi termini: "Non ci dovrebbero essere problemi'. In realtà, in una partita di C, a meno che non si tratti di un anticipo o di un posticipo, il parziale-finale non è possibile. Queste sono le regole delle scommesse".

Poi, come aveva spiegato Buffone al gip di Cremona Guido Salvini, non se ne fece niente. "Alla fine - ricostruisce il dentista - tuttavia la dirigenza del Verona ha riferito a Buffone che non intendeva più aderire all'accordo in quanto temevano di incorrere in sanzioni perché un eccesso di scommesse avrebbe determinato un presumibile allarmismo dell'Ufficio indagini". Pirani fornisce altri particolari sulle manovre con il Verona: "La scommessa - afferma - sarebbe avvenuta tramite un circuito albanese. Ricordo che il Buffone mi riferiva sempre che era la prima volta nella sua carriera che gli capitava che una squadra non accettasse la vittoria gratuitamente, pur rimanendo in svantaggio il primo tempo".