Scommesse, emerse verità diverse tra Giannone e Signori

Calcio
Nell'interrogatorio a Giannone emerse verità diverse rispetto a quanto riportato da Signori
CALCIOSCOMMESSE CONFERENZA STAMPA BEPPE SIGNORI

Il legale del commercialista, interrogato oggi per la seconda volta, ha spiegato che sono venute alla luce realtà differenti tra quanto riportato dal suo assistito e dall'ex bomber sull'incontro del 15 marzo scorso. Mercoledì sarà ascoltato Erodiani

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Sono emerse "due realta' diverse" da quanto affermato oggi nel corso dell'interrogatorio del commercialista Francesco Giannone e quanto raccontato dall'ex bomber Giuseppe Signori in relazione all'incontro avvenuto il 15 marzo scorso in cui sarebbero state combinate delle partite. L'ha spiegato il legale di Giannone, Fausto Bruzzese, al termine dell'interrogatorio davanti al procuratore Roberto Di Martino che l'ha interrogato per la seconda volta.

Signori aveva raccontato di essere sì andato nello studio dei suoi commercialisti, dove aveva trovato altre persone e, in quell'occasione, gli era stata proposta una "combine" che l'ex calciatore aveva rifiutato subito.

Giannone, in particolare, avrebbe confermato l'incontro del 15 marzo scorso nello studio professionale - che ha a Bologna con il collega Manlio Bruni - con Signori, Massimo Erodiani, il calciatore Antonio Bellavista e lo stesso Bruni in cui si sarebbe parlato anche della possibile combine tra Inter e Lecce, e di un secondo incontro tra le stesse persone a fine marzo.
Un incontro, quest'ultimo, negato dall'ex bomber azzurro. Durante le quattro ore trascorse rispondendo alle domande del procuratore Di Martino, Giannone avrebbe anche arricchito di altri dettagli, appresi dal titolare di agenzie di scommesse Erodiani, riguardo la presunta combine per Atalanta-Piacenza e di altre partite. Si sarebbe parlato di accordi tra società, come già negli interrogatori precedenti di Giannone, ma non di singoli giocatori.

Domani a essere interrogato per la seconda volta dal pm sarà proprio Erodiani, mentre giovedì prossimo sarà conferito l'incarico per analizzare il contenuto dell'I-phone di Marco Paoloni con il quale, a detta dello stesso portiere del Benevento, Paoloni si spacciava per i giocatori del Lecce Daniele Corvia e del Sassuolo Daniele Quadrini per fingere di combinare le partite con Erodiani.

Le lacrime di Signori - La nuova settimana dedicata all'inchiesta sul calcioscomesse inizia con la lacrime di Beppe Signori che in una conferenza stampa tenuta a Bologna nega qualsiasi giocata illegale e decide di allontanarsi dal mondo del calcio. Beppegol ha parlato della propria situazione a 20 giorni dall'arresto, 13 dei quali trascorsi ai domiciliari poi revocati.