Inter-Genoa, lo strappo: Juric da Gasp fa infuriare Preziosi
CalcioL'ex centrocampista croato, dopo sette anni da calciatore alle dipendenze del nuovo tecnico nerazzurro ha lasciato l'incarico di vice allenatore della primavera del Genoa per seguire il suo maestro. Sarà assistente di campo. Uno sgarbo per i rossoblù
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di Matteo Veronese (ha collaborato Luciano Cremona)
da Arenzano (GE)
L'ultimo mare prima della montagna di Pinzolo, sede del ritiro dell’Inter. Come se non fosse cambiato niente, nell’ultimo mese, sulle spiagge di Arenzano si sono visti i soliti volti noti. Quello di Gasperini, tornato a Genova dopo la conferenza stampa di presentazione alla Pinetina. Ma anche quello di Ivan Juric, croato, perno del Genoa spettacolo di Gasperson. L’ex centrocampista, che ha trovato sul finire di carriera una continuità e una qualità di rendimento straordinarie, soprattutto grazie al tecnico piemontese, è l’ultimo acquisto dell’Inter di Moratti. Non come calciatore, ovviamente. Perché dalla passata stagione Juric è passato in panchina, come vice della primavera del Genoa. Ora è arrivato lo scippo, poco gradito al presidente Preziosi: Juric lavorerà alla Pinetina, al fianco del suo maestro Gasperini.
Ad Arenzano, il croato (che ha appena concluso il corso a Coverciano per gli allenatori di seconda categoria) si è goduto l’ultimo giorno di vacanza e ha glissato sulla vicenda dello sgarbo. La voglia di cominciare la nuova avventura in nerazzurro è troppa: "Sono stato alla Pinetina pochissimo, ancora non mi sono fatto un'idea dell'ambiente. Sarò l'assistente in campo di Gasperini, mentre in panchina andrà Baresi". Da fedelissimo in campo a fedelissimo sul campo. Il nuovo tecnico dell’Inter ha scelto Juric come testimonial delle sue idee calcistiche.
Il presidente rossoblù ha accusato Gasperini di aver trattato alle spalle della società per portare alla Pinetina il suo staff. Il neo allenatore dell'Inter ha espresso "incredulità e amarezza" e il club di Moratti si è schierato in difesa del tecnico. Sarebbero stati infatti i dirigenti nerazzurri a trattare con Juric e non direttamente Gasperini, che in un primo momento avrebbe richiesto l'ingaggio dei soli Caneo e Trucchi, coloro cioè che lo avevano seguito al Genoa nel 2006, all'inizio dell'avventura con i rossoblù. Il preparatore dei portieri Spinelli, quello atletico Pilati e il rieducatore Barbero non hanno invece seguito Gasperson alla Pinetina.
Resta il fatto che Preziosi ha valutato la vicenda come un vero e proprio sgarbo. C’è il rischio ora che la corsia preferenziale di mercato tra Milano e Genova si interrompa bruscamente. Lo scambio Pandev-Palacio, che sembrava operazione in dirittura d’arrivo, difficilmente si farà. Anche la pista Viviano sembra essersi raffreddata. E se solo poche settimane fa, prima che la comproprietà di Boateng si risolvesse, Preziosi dichiarava provocatoriamente: "Se non si rispettano i patti lo vendo all'Inter", ora la situazione sembra capovolta.
Quanto sarà importante il lavoro di Juric per Gasperini, che sarà comunque supportato dallo staff nerazzurro, in primis da Beppe Baresi e Daniele Bernazzani, lo si scoprirà più avanti. I tifosi rossoblù vedono però partire, dopo Milito, Motta e Ranocchia, un altro idolo in direzione Milano. Ma forse Gasperini ha scelto di proposito questa via: Juric, ex compagno del principe e del brasiliano, saprà tradurre più velocemente il credo calcistico del tecnico ai giocatori nerazzurri. Resta solo il rammarico dei genoani che vedono svuotarsi non solo la spiaggia di Arenzano: "I giocatori se ne vanno dopo 6 mesi, ora parte anche Juric, al quale era stata data una grande opportunità. È così dappertutto. Ma ormai per noi conta solo la maglia".
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Ad Arenzano, il croato (che ha appena concluso il corso a Coverciano per gli allenatori di seconda categoria) si è goduto l’ultimo giorno di vacanza e ha glissato sulla vicenda dello sgarbo. La voglia di cominciare la nuova avventura in nerazzurro è troppa: "Sono stato alla Pinetina pochissimo, ancora non mi sono fatto un'idea dell'ambiente. Sarò l'assistente in campo di Gasperini, mentre in panchina andrà Baresi". Da fedelissimo in campo a fedelissimo sul campo. Il nuovo tecnico dell’Inter ha scelto Juric come testimonial delle sue idee calcistiche.
Il presidente rossoblù ha accusato Gasperini di aver trattato alle spalle della società per portare alla Pinetina il suo staff. Il neo allenatore dell'Inter ha espresso "incredulità e amarezza" e il club di Moratti si è schierato in difesa del tecnico. Sarebbero stati infatti i dirigenti nerazzurri a trattare con Juric e non direttamente Gasperini, che in un primo momento avrebbe richiesto l'ingaggio dei soli Caneo e Trucchi, coloro cioè che lo avevano seguito al Genoa nel 2006, all'inizio dell'avventura con i rossoblù. Il preparatore dei portieri Spinelli, quello atletico Pilati e il rieducatore Barbero non hanno invece seguito Gasperson alla Pinetina.
Resta il fatto che Preziosi ha valutato la vicenda come un vero e proprio sgarbo. C’è il rischio ora che la corsia preferenziale di mercato tra Milano e Genova si interrompa bruscamente. Lo scambio Pandev-Palacio, che sembrava operazione in dirittura d’arrivo, difficilmente si farà. Anche la pista Viviano sembra essersi raffreddata. E se solo poche settimane fa, prima che la comproprietà di Boateng si risolvesse, Preziosi dichiarava provocatoriamente: "Se non si rispettano i patti lo vendo all'Inter", ora la situazione sembra capovolta.
Quanto sarà importante il lavoro di Juric per Gasperini, che sarà comunque supportato dallo staff nerazzurro, in primis da Beppe Baresi e Daniele Bernazzani, lo si scoprirà più avanti. I tifosi rossoblù vedono però partire, dopo Milito, Motta e Ranocchia, un altro idolo in direzione Milano. Ma forse Gasperini ha scelto di proposito questa via: Juric, ex compagno del principe e del brasiliano, saprà tradurre più velocemente il credo calcistico del tecnico ai giocatori nerazzurri. Resta solo il rammarico dei genoani che vedono svuotarsi non solo la spiaggia di Arenzano: "I giocatori se ne vanno dopo 6 mesi, ora parte anche Juric, al quale era stata data una grande opportunità. È così dappertutto. Ma ormai per noi conta solo la maglia".
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