Scommesse, l'avvocato di Doni: "E' estraneo alla vicenda"
CalcioDopo l'incontro in Procura federale, il legale del calciatore spiega la giornata del suo assistito: "Manifestato rammarico per essere stato ingiustamente accostato ad illeciti sportivi". Lunedì interrogatori-bis per Bettarini, Sommese e Gervasoni". VIDEO
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(In basso tutti i video sull'inchiesta di Cremona)
Si è chiusa la seconda settimana di interrogatori nell'ambito dell'inchiesta federale sul Calcio scommesse, ma la novità della giornata di venerdì, seppure prevedibile, è l'ufficialità di nuove audizioni previste per lunedì, che dovrebbe essere a questo punto - ma i colpi di scena sono dietro l'angolo - l'ultimo giorno dedicato dalla Procura di Stefano Palazzi agli interrogatori prima di passare ai deferimenti.
Verso i calendari - La corsa contro il tempo del pool del magistrato napoletano continua a ritmo serrato, per assicurare nei termini previsti, entro il 10 agosto, non solo lo svolgimento dei due gradi di giudizio (Disciplinare e Corte di Giustizia Federale), ma anche l'ufficializzazione dei calendari di Serie A e B. E non solo saranno riascoltati dagli uomini di Palazzi alcuni dei personaggi indagati dalla Procura di Cremona - come Sommese (Ascoli), Gervasoni (Cremonese, ma anche Piacenza nella scorsa stagione) e Bettarini - ma sfileranno a via Po anche due giocatori - Manfredini (Atalanta) e Amoroso (Pisa) - che non compaiono nell'ordinanza del Gip di Cremona, e che portano ad oltre 50 il numero delle persone ascoltate dalla Procura Federale.
Il giorno di Doni - Intanto dopo l'interrogatorio importante di Vittorio Micolucci, difensore dell'Ascoli (squadra che insieme a Ravenna e Cremonese rischia di più) che ha parlato con la Procura per quasi 14 ore, spalmate in tre giorni, e che ha collaborato andando oltre le dichiarazioni rese a Cremona ("ha fornito elementi utili all'indagini"), quella di venerdì è stata la giornata di Cristiano Doni, uno dei personaggi più attesi.
E' durato appena un'ora e mezzo il suo interrogatorio. Il giocatore dell'Atalanta, uno dei più attesi tra le quasi 50 persone sentite dal pool del procuratore capo Stefano Palazzi nelle due settimane di interrogatori, si è presentato questa mattina - jeans, camicia bianca e occhiali da sole - alle 10 in via Po accompagnato dal suo legale, Salvatore Pino.
L'attaccante nerazzurro, che risulta nell'elenco degli indagati della Procura di Cremona (sarà ascoltato a settembre), è stato interrogato da Loli Piccolomini, uno dei vice di Palazzi, a proposito delle tre partite dell'Atalanta sotto i riflettori degli inquirenti: Ascoli-Atalanta del 12 marzo scorso (1-1); Atalanta-Piacenza del 19 marzo (3-0) e Padova-Atalanta del 26 marzo (1-1). In questi tre match, secondo il Gip di Cremona, Doni avrebbe avuto un ruolo nell'organizzare la combine.
Cristiano Doni, attraverso il suo legale, Salvatore Pino, fa sapere di essere "soddisfatto dell'incontro svoltosi oggi presso la Procura Federale, in occasione del quale ha potuto esporre i fatti che fondano la sua estraneità alle vicende oggetto di indagine".
"Nella circostanza - spiega il legale in una nota - Doni non ha mancato di manifestare il proprio rammarico per essere stato ingiustamente accostato ad illeciti sportivi". Il calciatore ribadisce di avere già presentato diverse querele nei confronti "di alcuni quotidiani sportivi, avendo deciso di tutelare la propria reputazione, anche per il futuro, con tutti gli strumenti a sua disposizione".
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"Nella circostanza - spiega il legale in una nota - Doni non ha mancato di manifestare il proprio rammarico per essere stato ingiustamente accostato ad illeciti sportivi". Il calciatore ribadisce di avere già presentato diverse querele nei confronti "di alcuni quotidiani sportivi, avendo deciso di tutelare la propria reputazione, anche per il futuro, con tutti gli strumenti a sua disposizione".
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