Atalanta, presidente in calesse. Lo staff su un blindato...
CalcioSono le immagini più significative che hanno accompagnato l'ultima giornata delle festa della "Dea". Il patron Percassi arriva tra la folla come un re; i dirigenti a bordo di un carro armato per "difendere" il club dagli attacchi sul calcio scommesse
NEWS - Tutto sullo scandalo scommesse
Il presidente in carrozza e i dirigenti schierati sul carro armato: si è conclusa in questo modo la Festa della Dea, che da dieci anni chiama a raccolta i tifosi dell'Atalanta. Per la serata conclusiva, mercoledì, ci ha pensato il presidente della società nerazzurra, Antonio Percassi, a organizzare un gran finale adatto a richiamare l'orgoglio atalantino dopo le discussioni e i dubbi aperti dall'inchiesta sul calcio scommesse.
Percassi, maglietta bianca e sciarpa nerazzurra, ha fatto il suo ingresso su una carrozza reale guidata da un cocchiere in cilindro e redingote, preceduto dagli sbandieratori e dalla banda, mentre partivano i fuochi artificiali. Il resto della dirigenza atalantina, per non essere da meno, era invece su carro armato.
"Il nostro cuore ha sofferto, anzi soffre e piange ancora - ha detto Percassi ai tifosi - Dobbiamo reagire e stare tutti uniti, specialmente adesso. E' in questo momento che dobbiamo fare vedere di che pasta siamo fatti: bisogna tirare fuori gli attributi. Vogliamo la Serie A con lo stadio pieno e i tifosi devono stare vicino alla squadra. Abbiamo stravinto il campionato sul campo. C'è rabbia dentro, che se esplode... Anche voi dovete essere così, rabbiosi sportivamente, dobbiamo essere uniti e compatti. Faremo una squadra competitiva, la rosa è già importante ma la rinforzeremo".
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"Il nostro cuore ha sofferto, anzi soffre e piange ancora - ha detto Percassi ai tifosi - Dobbiamo reagire e stare tutti uniti, specialmente adesso. E' in questo momento che dobbiamo fare vedere di che pasta siamo fatti: bisogna tirare fuori gli attributi. Vogliamo la Serie A con lo stadio pieno e i tifosi devono stare vicino alla squadra. Abbiamo stravinto il campionato sul campo. C'è rabbia dentro, che se esplode... Anche voi dovete essere così, rabbiosi sportivamente, dobbiamo essere uniti e compatti. Faremo una squadra competitiva, la rosa è già importante ma la rinforzeremo".
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