Juve, male la prima. Conte: "Serve più intensità"

Calcio
Juventus battuta 2-1 dallo Sporting Lisbona a Toronto (Foto Getty)
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Il tour estivo in Canada comincia con una sconfitta contro lo Sporting Lisbona (2-1). In attesa di novità dal mercato, il tecnico guarda avanti con tranquillità: "Avevamo nelle gambe una pesante seduta atletica, e di fronte non un avversario qualunque"

FOTO: I flop del mercato della Juventus - Chi parte, chi arriva, chi va: le trattative del mercato estivo

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"Serve più intensità: dobbiamo crescere": Antonio Conte non guarda al risultato della prima amichevole - giocata a Toronto, in Canada e persa 2-1 contro lo Sporting Lisbona - e si concentra su altri aspetti dell'esordio americano dei bianconeri, fisici ma anche tecnici e di concentrazione. Il tecnico, oltre al lavoro sul gruppo, è impegnato con la società anche a definire le immediate linee di mercato, che sembrano allontanarsi dalla pista Giuseppe Rossi.

L'estenuante trattativa tra la Juve il Villarreal per il ventitreenne azzurro ricomincia da domani ma l'atteggiamento da parte del club bianconero potrebbe essere molto diverso da prima, anche perché Conte ha messo Mirko Vucinic al primo posto nella propria lista di preferenze. L'allenatore dei bianconeri non si lascia andare a commenti sulla campagna acquisti, limitandosi da Toronto a parlare di calcio giocato. 

"Contro lo Sporting non siamo riusciti a portare l'intensità che vogliamo - ha detto - ma non dimentichiamo che avevamo da poco sostenuto una seduta atletica pesante, a 42 gradi. Sicuramente dobbiamo crescere e alcuni giocatori devono ritrovare autostima, perché dopo due anni difficili è inevitabile avere bisogno di maggior fiducia".

A Conte è comunque piaciuto "l'impegno da parte di tutti, la reazione rabbiosa che si è vista nella ripresa, perché - ha spiegato - nessuno ci stava a perdere. Del resto se non volevamo correre il rischio di perdere avremmo potuto continuare a giocare contro squadre di dilettanti". "Lo Sporting Lisbona - ha concluso Conte - è un'ottima squadra, ma noi non possiamo pensare di non affrontare allenamenti duri, per preservarci per le amichevoli. Anzi dobbiamo andare avanti con il nostro programma, perché c'è molto da lavorare".

Se la squadra continua a faticare in allenamento - ma in programma ci sono altre due amichevoli, dopodomani a New York e il 28 a Raleigh, sempre negli Usa - la dirigenza affronta una settimana importante sul fronte mercato, perché se urge chiudere qualche trattativa in entrata, altrettanto importante è trovare acquirenti per molti uomini di una rosa davvero troppo ampia. L'ad Marotta e Fabio Paratici hanno capito che sarà difficilissima piazzare gli esuberi a cifre decenti: lo dimostra il deludente prestito di Melo al Galatasaray. E proprio per il timore che il previsto 'tesoretto' non si realizzi, stanno bene attenti a esborsi come quello per Rossi, ritenuto eccessivo.

Vista l'irremovibilità del presidente Roig sul prezzo di Pepito (30 milioni in contanti più 4-5 di bonus sulla valorizzazione del giocatore), i due dirigenti stanno seriamente ripensando a un affare, che verrebbe a costare poco meno di quello tentato ma concluso con epilogo negativo, per Aguero. Con due differenze: che Rossi non è Aguero (anche in termini di appeal commerciale) e che in campo è la controfigura tattica di Quagliarella.

Il ragionamento bianconero sarebbe questo: spendere tutti quei soldi per Rossi e non riuscire poi a prendere un esterno sinistro di valore e un centrale difensivo, non pare una buona idea. Domani dovrebbe quindi cominciare la caccia a Vicinic, per cui la Roma vuole 20 milioni e nessun giocatore in cambio. Di certo servono soldi anche per acquistare un difensore centrale di livello, perché nessuno regala niente: perso Heinze (a parametro zero sarebbe stato un affare), la Juve sonda piste come Lugano (Galatasaray), Silvestre (Catania), Caceres (Siviglia), Godin (Atletico), gente che comunque costerebbe meno di Rolando, del Porto, che piaceva molto ai bianconeri.

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