Il Cesena e i suoi tifosi: tutti insieme appassionatamente

Calcio
Giocatori del Cesena durante una seduta di allenamento ad Acquapartita. Le porte chiuse? Abolite dal Cavalluccio, qui i tifosi sono a contatto con la squadra
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CARTOLINE ESTIVE. Una giornata nel ritiro ad Acquapartita: porte chiuse abolite, tifosi incollati alla squadra, tribune piene anche nei giorni di pioggia. E' il modello Cesena, giovane e innovativo come il suo presidente... LA FOTOGALLERY ESCLUSIVA

La stagione 2010-2011 del Cesena in cifre

FOTO: una giornata dietro le quinte del ritiro di Acquapartita

di Matteo Veronese
(da Acquapartita, Bagno di Romagna, FC)

Attorno al lago di Acquapartita corrono e giocano a calcio una marea di bambini, che alla sabbia del mare preferiscono i prati in collina e, a costume e ciabatte, maglie  in poliestere in molti casi più grandi di un paio di taglie. Chi non ha più l’età per correre dietro a un pallone si diletta nella pesca sportiva, godendosi il fresco e la quiete di un paesello che conta meno di un centinaio di abitanti. Poco più in là una decina di stand, un palco, un ristorante e un campo da calcio da poco riadattato alle dimensioni regolari della Serie A compongono il "Cesena Village".

La prima impressione è quella di un campo estivo, di quelli dove possono iscriversi i ragazzi dagli 8 ai 16 anni ai quali viene consegnata una replica della divisa societaria per gli allenamenti e un pallone da portarsi anche in stanza. Poi, però, ti accorgi che il gruppo di giovanotti che corre attorno al lago è composto da Parolo, Giaccherini, Lauro, Colucci, Rossi, Comotto, Ceccarelli. Gente che la domenica indossa la casacca bianca e nera del Cesena e gioca in Serie A.

Il Cavalluccio ha scelto una frazione di Bagno di Romagna per il proprio ritiro estivo, a una cinquantina di chilometri da Cesena, e la scelta di avvicinare la squadra ai tifosi rinunciando all'ormai classico (per molti club della massima serie) ritiro in Trentino è stata premiata: tribune piene anche nei rari giorni di pioggia, qualche centinaio di tifosi quando la squadra scende ad allenarsi al campo comunale, addirittura un'invasione quando si disputano le amichevoli contro le rappresentative locali. "Ristoranti e alberghi pieni anche nel week end, quando magari le famiglie potrebbero andare al mare. Gli ultrà si sono accampati addirittura la notte precedente la prima uscita dei ragazzi e hanno dormito all’interno di un vecchio hotel abbandonato", racconta Fiorenzo Treossi, ex arbitro internazionale e ora team manager e punto di riferimento della formazione romagnola.

Lo conferma capitan Colucci: "La cosa più positiva dei primi giorni di ritiro è stato il calore che ci hanno trasmesso i tifosi. Io ho fatto tanti ritiri in tante società, ma certe dimostrazioni d'affetto sono bellissime. E' segno che non solo la società, ma anche la città è ambiziosa". Ci sono quelli che aspettano i propri eroi al varco d’ingresso del centro sportivo già mezz'ora prima dell’inizio dell’allenamento; quelli giovanissimi che, con il pallone sotto braccio, gironzolano davanti all’hotel all’ora di pranzo cercando di completare la raccolta di firme sulla maglia della stagione scorsa, magari già personalizzata con il nome e il numero di Mutu, tanta è la voglia di vederlo in campo; quelli che chiudono i propri esercizi commerciali a Cesena per farsi un’ora e mezza di macchina, tra andata e ritorno, e vedere da vicino mezz’ora di allenamento ad Acquapartita o a Bagno di Romagna; quelli che vengono da Salerno, ospitati da amici per qualche giorno, e si stupiscono che anche "al nord" ci possa essere tanto calore attorno ad una squadra che non lotti per lo scudetto.

Il Tricolore del calore no, ma la zona Europa è a portata di mano, per lo meno per quanto riguarda il primo giorno di campagna abbonamenti: 705 tessere staccate, più di Parma, Genoa e soprattutto Palermo e Napoli, un terzo di quelli sottoscritti a Torino dai tifosi della Juventus. Città e squadre che possono vantare un bacino d'utenza nettamente superiore rispetto alla piccola Cesena, che conta meno di 100.000 abitanti ma dimostra un entusiasmo da Champions e numeri da grandissima squadra nonostante mantenga un profilo da "provinciale", con un gruppo che ai ritiri superblindati preferisce la vicinanza di parenti ed amici e giocatori che, invece di firmare autografi da dietro i vetri scuri, potendo si fermerebbero anche a tirare quattro calci al pallone con i giovani tifosi.

E' il modello Cesena, giovane e innovativo (per la stagione 2011-2012 i romagnoli sono passati al sintetico, sia allo stadio Manuzzi che al centro sportivo di Villa Silvia) come il suo presidente Campedelli: basta con i sogni ad occhi aperti da dietro un cancello, ora i bambini possono salutare i propri idoli come fossero i loro compagni di giochi al parco.

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