Scommesse, chiesta radiazione per Signori e stop per Doni

Calcio
Radiazione per Beppe Signori, 3 anni e 6 mesi di stop per Cristiano Doni: è quanto chiesto dalla Procura Federale nel processo scommesse (Foto Getty)
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PROCESSO SPORTIVO. Il Procuratore ha motivato una penalizzazione di 7 punti per l'Atalanta e una squalifica per il suo capitano. Chievo e Micolucci hanno patteggiato: 80 mila euro di ammenda, 14 mesi di squalifica per il giocatore. LE RICHIESTE E I VIDEO

NEWS - Le richieste del Procuratore Palazzi al processo sportivo - Signori: "Fiducioso, come chi è innocente - Tutto sullo scandalo scommesse

VIDEO: I 18 match sospetti - Orgoglio atalantino: tifosi in piazza

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L'ALBUM - Le lacrime di Signori

Prima giornata davanti alla Disciplinare per i 18 club e i 26 tesserati finiti nell'inchiesta sul calcio scommesse: sono arrivate, così, le prime richieste da parte del Procuratore federale, Stefano Palazzi.

Da Signori all'Atalanta - A partirte dai cinque anni di squalifica più preclusione (che equivale alla radiazione) più un anno e 6 mesi di squalifica in continuazione per Beppe Signori, considerato il vertice dell'organizzazione (i cosiddetti "bolognesi"). E poi i 7 punti di penalizzazione per l'Atalanta e lo stop di 3 anni e 6 mesi per il suo capitano. Per l'Ascoli chiesti 6 punti di penalizzazione (più 90.000 euro di ammenda); 14 punti e 30.000 euro di ammenda per il Benevento; 9 punti e 30.000 euro per il Cremonese: sono queste le prime richieste del procuratore federale Palazzi in merito al processo sportivo nato dall'inchiesta della procura di Cremona.

Il Chievo patteggia: 80 mila euro di ammenda - Deferito per responsabilità oggettiva per le scommesse di Stefano Bettarini, tesserato per i veneti, per il Chievo il caso è già chiuso. Il club veneto ha infatti già in mano la sentenza, la prima sanzione irrogata dalla Commissione Disciplinare: i legali del Chievo hanno richiesto infatti a Palazzi il patteggiamento, ottenendolo per un'ammenda di 80 mila euro. Il presidente del Chievo, attraverso il sito ufficiale del club, ha comunicato di avere chiesto alla Figc che i proventi della multa vengano destinati agli enti benefici Abeo e A.Na.Vi.

Patteggia anche Micolucci: 14 mesi di squalifica - Oltre al Chievo ha chiesto e ottenuto il patteggiamento anche Vittorio Micolucci (Ascoli), accusato per associazione, illecito, scommesse e omessa denuncia. Micolucci, che rischiava tre anni di squalifica più le aggravanti, grazie al patteggiamento (per aver collaborato con la procura federale) dovrà scontare "solo" 14 mesi. "Ho ammesso le mie colpe, ma non ho mai giocato contro la mia squadra". Sono state queste le prime parole di Vittorio Micolucci dopo aver patteggiato nel processo per il calcio scommesse. "E' uno dei giorni più importanti della mia vita - ha detto il giocatore - Andavo incontro a una pena pesantissima, ma grazie ai miei avvocati ho detto come sono andate realmente le cose: ho sbagliato e verrò punito, ammetto le mie colpe, ma non ho mai giocato contro l'Ascoli. Sono stato leggero in una sola telefonata. Spero di tornare a giocare ai miei livelli, sarà dura: ma voglio staccare un attimo, e poi ripartire. Devo ricominciare da capo".

Gli altri patteggiamenti -
Dopo il Chievo e il difensore dell'Ascoli, Vittorio Micolucci, altri sette tesserati hanno chiesto e ottenuto il patteggiamento dal collegio giudicante della Commissione disciplinare. Si tratta di Gianfranco Parlato (tecnico, collaboratore del Viareggio), Stefano Bettarini (Chievo), Claudio Furlan (Portogruaro), Ivan Tisci (calciatore), Mauro Gibellini (ds Verona), Gianluca Tuccella (Cus Chieti) e Federico Zaccanti (Virtus Entella). La sanzione più dura è stata quella inflitta a Parlato e Tuccella, squalificati per tre anni (ma rischiavano la radiazione), mentre per Bettarini lo stop sarà di 14 mesi. Un anno a testa di squalifica per Zaccanti e Tisci, 6 mesi per Furlan, e 5 mesi per Gibellini (con in più 10 mila euro di ammenda). Richiesta di ricusazione nei confronti del collegio giudicante della Disciplinare è stata invece presentata dai legali di Antonio Bellavista (tecnico).


APPROFONDIMENTI:
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GLI INTERROGATORI
: Parlato e Quadrini - Signori nega tutto - Paoloni