Scommesse, per Palazzi era truccata Juve Stabia-Sorrento
CalcioGara di LegaPro del 2009, aveva già portato all'arresto di un calciatore: camorra e puntate clandestine nel mirino dell'Antimafia. Ora la Procura Figc ha deferito i club per responsabilità oggettiva. Domani 26 giocatori e 18 società dalla Discisciplinare
NEWS - Tutto sullo scandalo scommesse
Martedì 3 agosto è il giorno del processo davanti alla Disciplinare per lo scandalo scommesse. Intanto, il Procuratore federale Stefano Palazzi, "esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Direzione Antimfia Distrettuale della Procura di Napoli, ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare" ha deferito alcuni calciatori che all'epoca facevano parte di Juve Stabia e Sorrento, e per responsabilità oggettiva, anche i due club, nell'ambito di un'inchiesta su alcune partite truccate.
L'indagine della giustizia sportiva prese il via in seguito alle mosse di quella penale ordinaria, quando ad ottobre del 2010, il calciatore Cristian Biancone venne arrestato su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, con l'accusa di aver alterato Juve Stabia-Sorrento del 5 aprile 2009 (gara finita 1-0 per i gialloblù), quando militava con la squadra sorrentina.
Biancone, secondo quanto emerso dalle indagini dai Carabinieri, avrebbe secondo l'accusa, agevolato il clan camorristico dei D'Alessandro (operante nello stabiese) che gestiva un giro di scommesse clandestine. L'attaccante avrebbe anche convinto Vitangelo Spadavecchia, portiere del Sorrento all'epoca dei fatti, a falsare il risultato: in cambio, il numero uno, indagato a piede libero, avrebbe ricevuto 25.000 euro.
Alla partita incriminata prese parte solo Spadavecchia, mentre Biancone non gioco'. Nell'operazione dell'ottobre 2010 vennero fermate 25 persone indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata all'elusione delle misure di prevenzione patrimoniale, esercizio di scommesse clandestine, usura, estorsione e riciclaggio di denaro di provenienza illecita.
Le indagini, partite nel 2008, avevano ricostruito le dinamiche camorristiche dell'area stabiese, delineando gli organigrammi dei clan (tra i quali spicca quello delle famiglie Afeltra-Di Martino) ed individuando i canali di arricchimento dei sodalizi nell'usura, estorsioni e gestione, tramite prestanome, di centri scommesse.
Per tutto questo oggi Palazzi ha deferito Biancone. Secondo quanto e' scritto in una nota diffusa oggi dalla Figc, avrebbe "effettuato scommesse in ordine a risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell'ambito dell'Uefa e della Figc, nonché per avere posto in essere atti e comportamenti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato delle gare Taranto-Sorrento del 21.12.2008 e Juve Stabia-Sorrento del 5.4.2009".
Deferito anche Spadavecchia "per avere scommesso, puntando sulla sconfitta della propria squadra, sul risultato della gara Juve Stabia-Sorrento del 5.4.2009, nonche' per avere posto in essere atti e comportamenti finalizzati ad alterare il risultato della suddetta gara".
Ma, secondo le risultanze di Palazzi, anche qualcuno della Juve Stabia era coinvolto. Infatti il Procuratore ha deferito Roberto Amodio, all'epoca d.s. della Juve Stabia, per avere anche lui "posto in essere comportamenti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della partita, e comunque per aver consentito ad altri soggetti non appartenenti all'ordinamento federale di compiere nell'interesse della propria società atti idonei ad alterare lo svolgimento della suddetta gara". Per omessa denuncia e' stato invece deferito l'allora presidente del Sorrento Antonino Castellano.
Deferiti anche i due club per responsabilità oggettiva. Relativamente alle loro posizioni nel comunicato della Figc si parla anche di "avvenuta alterazione del risultato della gara" e, per la Juve Stabia, di "conseguimento diretto di un ingiusto vantaggio in classifica"
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Martedì 3 agosto è il giorno del processo davanti alla Disciplinare per lo scandalo scommesse. Intanto, il Procuratore federale Stefano Palazzi, "esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Direzione Antimfia Distrettuale della Procura di Napoli, ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare" ha deferito alcuni calciatori che all'epoca facevano parte di Juve Stabia e Sorrento, e per responsabilità oggettiva, anche i due club, nell'ambito di un'inchiesta su alcune partite truccate.
L'indagine della giustizia sportiva prese il via in seguito alle mosse di quella penale ordinaria, quando ad ottobre del 2010, il calciatore Cristian Biancone venne arrestato su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, con l'accusa di aver alterato Juve Stabia-Sorrento del 5 aprile 2009 (gara finita 1-0 per i gialloblù), quando militava con la squadra sorrentina.
Biancone, secondo quanto emerso dalle indagini dai Carabinieri, avrebbe secondo l'accusa, agevolato il clan camorristico dei D'Alessandro (operante nello stabiese) che gestiva un giro di scommesse clandestine. L'attaccante avrebbe anche convinto Vitangelo Spadavecchia, portiere del Sorrento all'epoca dei fatti, a falsare il risultato: in cambio, il numero uno, indagato a piede libero, avrebbe ricevuto 25.000 euro.
Alla partita incriminata prese parte solo Spadavecchia, mentre Biancone non gioco'. Nell'operazione dell'ottobre 2010 vennero fermate 25 persone indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata all'elusione delle misure di prevenzione patrimoniale, esercizio di scommesse clandestine, usura, estorsione e riciclaggio di denaro di provenienza illecita.
Le indagini, partite nel 2008, avevano ricostruito le dinamiche camorristiche dell'area stabiese, delineando gli organigrammi dei clan (tra i quali spicca quello delle famiglie Afeltra-Di Martino) ed individuando i canali di arricchimento dei sodalizi nell'usura, estorsioni e gestione, tramite prestanome, di centri scommesse.
Per tutto questo oggi Palazzi ha deferito Biancone. Secondo quanto e' scritto in una nota diffusa oggi dalla Figc, avrebbe "effettuato scommesse in ordine a risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell'ambito dell'Uefa e della Figc, nonché per avere posto in essere atti e comportamenti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato delle gare Taranto-Sorrento del 21.12.2008 e Juve Stabia-Sorrento del 5.4.2009".
Deferito anche Spadavecchia "per avere scommesso, puntando sulla sconfitta della propria squadra, sul risultato della gara Juve Stabia-Sorrento del 5.4.2009, nonche' per avere posto in essere atti e comportamenti finalizzati ad alterare il risultato della suddetta gara".
Ma, secondo le risultanze di Palazzi, anche qualcuno della Juve Stabia era coinvolto. Infatti il Procuratore ha deferito Roberto Amodio, all'epoca d.s. della Juve Stabia, per avere anche lui "posto in essere comportamenti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della partita, e comunque per aver consentito ad altri soggetti non appartenenti all'ordinamento federale di compiere nell'interesse della propria società atti idonei ad alterare lo svolgimento della suddetta gara". Per omessa denuncia e' stato invece deferito l'allora presidente del Sorrento Antonino Castellano.
Deferiti anche i due club per responsabilità oggettiva. Relativamente alle loro posizioni nel comunicato della Figc si parla anche di "avvenuta alterazione del risultato della gara" e, per la Juve Stabia, di "conseguimento diretto di un ingiusto vantaggio in classifica"
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