Scommesse, Serie A: la parola alla difesa dell'Atalanta

Calcio
Il procuratore federale Palazzi all'ingresso dell'hotel romano in cui si tiene il processo
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Nella giornata di giovedì, Deoma ha ottenuto il patteggiamento davanti alla Commissione disciplinare. Venerdì si conclude il processo sportivo con le dichiarazioni dei legali della società bergamasca e del suo capitano. NEWS, VIDEO E FOTO

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Ancora un giorno di fase dibattimentale. Poi la Commissione disciplinare, presieduta dall'avvocato Sergio Artico, si ritirerà in camera di consiglio per decidere quali sentenze emettere nei confronti dei tesserati e delle società coinvolte, e successivamente deferite dalla Procura federale, nel processo sul calcioscomesse scaturito dall'indagine avviata dalla Procura di Cremona. A chiudere la carrellata delle arringhe difensive saranno venerdì i legali dell'Atalanta, che rischia 7 punti di penalizzazione al via del prossimo campionato di Serie A, e dei giocatori bergamaschi Cristiano Doni e Thomas Manfredini. Sulla testa del capitano della 'Dea' nerazzurra pesa una richiesta di squalifica di 3 anni e 6 mesi, mentre per il compagno di squadra il procuratore capo Palazzi ha reclamato uno stop di 3 anni. Tra le società deferite, poi spazio alle difese di Benevento (rischia un handicap di partenza di 14 punti nel campionato 2011-12 e 30 mila euro di ammenda), Taranto (1 punto) e Virtus Entella (4500 euro di ammenda, ma ha già presentato una memoria difensiva). Tra i tesserati poi, ancora da ascoltare la difesa di Nicola Santoni (tecnico Ravenna, rischia 5 anni di squalifica più preclusione), mentre non ci sarà Massimo Erodiani (5 anni di squalifica più preclusione, e 8 anni in continuazione), titolare dell'agenzia di scommesse di Pescara dove giocava a credito Marco Paoloni. Proprio l'ex portiere di Cremonese e Benevento venerdì dovrebbe essere presente all'Hotel Parco dei Principi di Roma (col consenso del gip di Cremona, Salvini) per difendersi assieme ai suoi legali dalle pesanti accuse di Palazzi che rischiano di costargli 5 anni di squalifica, la radiazione, e in più altri 5 anni di stop in continuazione. Le sue parole e quelle dei suoi legali saranno le ultime ascoltate dal collegio giudicante nella fase dibattimentale prima della camera di consiglio e delle sentenze attese per l'inizio della prossima settimana.

La seconda giornata del processo - Dopo le richieste pronunciate dal Procuratore federale, Stefano Palazzi, Daniele Deoma ha ottenuto il patteggiamento nel primo grado di giudizio davanti alla Commissione disciplinare. Palazzi, nel corso della requisitoria, aveva richiesto per il tecnico una squalifica di 1 anno e 9 mesi. Col patteggiamento, il procedimento nei suoi confronti è stato chiuso e lo stop è stato ridotto a 1 anno e 20 giorni.

Pellissier: "Massacrato senza motivo" - Intanto, Sergio Pellissier a Sky Sport 24 ha voluto parlare della sua situazione. L'inchiesta sul calcioscommesse non lo riguarda e ora è il momento di sfogare la rabbia accumulata nelle ultime settimane: "Era giusto stare in
silenzio, anche perché non c'era nulla da chiarire, io ero completamente estraneo a tutto e infatti non ero nemmeno indagato". Una brutta estate, la sua: "Si è parlato di me forse perché Pellissier fa più audience di Paoloni... Erano usciti altri nomi, ricordo quelli di Totti e De Rossi, ma loro forse avendo più forza ne sono usciti subito mentre hanno continuato a massacrare me. Ho passato un mese e mezzo con titoloni sui giornali, mi avvicinavano a persone che non conoscevo assolutamente. Mi hanno rovinato l'immagine", aggiunge con amarezza Pellissier. "Adesso pagheranno i giocatori deferiti. Mi dispiace per Doni, è un bravissimo ragazzo e dà l'anima per l'Atalanta", ha detto.

Abete: "I patteggiamenti, segno di civiltà" - "Mi auguro che ci sia come in ogni sede di giustizia, un approfondimento di qualità sui contenuti, nel rispetto delle garanzie, noi non siamo per la giustizia sommaria". Lo ha detto nel corso della conferenza stampa, che ha seguito il Consiglio Federale odierno, il presidente della Figc, Giancarlo Abete, commentando il processo sulle scommesse che si sta svolgendo a poche centinaia di metri dalla sede della Federcalcio. "La velocità non significa fare giustizia sommaria, come ho letto su qualche giornale. Mi auguro che ci sia un confronto tra accusa e difesa e che ci sia una capacità di esprimere delle posizioni motivate da parte delle componenti della giustizia". Piccolo commento anche sui patteggiamenti, che con quello di questa mattina di Daniela Deoma sono arrivati a dieci: "I patteggiamenti attestano un'assunzione di responsabilità e credo che siano un elemento di grande civiltà. Se come qualcuno dice si dovessero aspettare i provvedimenti della giustizia ordinari ora saremmo ancora al maggio del 2006".

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GLI INTERROGATORI
: Parlato e Quadrini - Signori nega tutto - Paoloni