Capitani di A: "Contratto o non si gioca". Beretta: "Grave"

Calcio
Il campionato 2011-2012 di Serie A è a rischio senza la firma del contratto collettivo
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E' questo il messaggio lanciato dalle 20 squadre della massima Serie in una lettera aperta dell'Aic. Tra i firmatari: Totti, Del Piero, Gattuso e Zanetti. Dura la reazione del Presidente della Lega: "Atto grave e insensibile". Interviene anche Tommasi

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"Senza la firma dell'accordo collettivo, non è possibile cominciare un nuovo campionato". E' il messaggio lanciato dalle 20 squadre di serie A in una lettera aperta dell'Aic all'opinione pubblica, sottoscritto dai capitani e rappresentanti sindacali di tutti i club.
I calciatori rivolgono un appello alla Lega a firmare e a "tenere fede agli impegni assunti". Tra i firmatari Totti, Del Piero, Gattuso e Zanetti.
Il contratto collettivo dei giocatori professionisti è scaduto da oltre un anno, e l'accordo raggiunto tra le parti è stato sottoscritto dal sindacato calciatori e non ancora dalla Lega dei club di serie A.

La lettera - "In occasione dell'inizio della stagione agonistica con la partita della Supercoppa giocata ieri tra Milan ed Inter, i calciatori di serie A, come anticipato nei giorni scorsi dal presidente Aic Tommasi, vogliono portare a conoscenza dell'opinione pubblica la sconcertante situazione attualmente in atto per il rinnovo del contratto collettivo", è l'inizio della lettera diffusa attraverso l'Ansa. "Gli accordi conclusi tra la delegazione dell'Assocalciatori e la delegazione della Lega serie A e certificati dalla Figc nel mese di dicembre 2010 sono stati disattesi dall'Assemblea delle società con una scelta sorprendente ed inaccettabile - proseguono i calciatori -  In conseguenza di ciò, permane oggi un inammissibile periodo di deregolamentazione che lede le nostre tutele non di carattere economico e che potrebbe, ai sensi della legge 91/81, mettere in dubbio la validità dei nostri contratti. Per quanto possa sembrare assurdo, l'Italia è oggi l'unico paese calcisticamente evoluto nel quale non esistono precise norme contrattuali in vigore per tutti i tesserati". "Riteniamo, quindi, che senza la firma dell'accordo collettivo - concludono i capitani di serie A - non sia possibile cominciare un nuovo campionato e, per questo motivo, siamo certi che la Lega serie A terrà fede agli impegni assunti sottoscrivendo il Contratto già siglato dall'Assocalciatori in data 30 maggio 2011".

La risposta di Beretta -
"A queste condizioni non firmeremo mai, e d'altra parte non si vede perchè dobbiamo sottostare con Tommasi a una minaccia, che non abbiamo accettato con Campana". Il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, chiude la porta alla bozza di contratto già siglata dal sindacato calciatori, che oggi è tornato a ipotizzare  lo sciopero. "I margini per un accordo però ci sono, basta venirsi incontro", ha detto Beretta all'Ansa. "Lo sciopero minacciato dai calciatori è un atto grave e insensibile, a maggior ragione alla luce di quello che sta vivendo il Paese reale". Beretta mette in connessione la vicenda contrattuale dei giocatori con la crisi economica che coinvolge quasi tutto il mondo. "Non dimentichiamo - spiega - che si tratta di 800 giocatori il cui stipendio medio è di oltre un milione di euro all'anno".

Le dichiarazioni di Tommasi - "In Lega di A sono incapaci di tirar le fila di 20 persone e metterle d'accordo". Così Damiano Tommasi replica a Maurizio Beretta, presidente dimissionario dell'organismo che riunisce i 20 club della massima divisione. "Parla di sorpresa tornando da Pechino? Sembra sia stato fuori dall'Italia un anno - dice il presidente dell'Aic all'Ansa - Spieghi perchè ha fatto un accordo che la sua assemblea ha bocciato".
E ancora: "Ogni volta che i calciatori annunciano una protesta, si accende la miccia e tornano a deflagrare i luoghi comuni e le frasi fatte". Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, non si meraviglia delle accuse ai 'ricchi' che scioperano. "Ma non è uno sciopero – ribatte l'ex centrocampista della Roma e della nazionale - Qui non si discute alcuna questione economica, ma solo il diritto di ciascuno giocatore ad allenarsi con la prima squadra: ma se è davvero quello il problema, bisogna chiederlo ai presidenti. Perchè noi abbiamo firmato l'accordo, loro dopo averlo raggiunto a parole non lo hanno sottoscritto". Tommasi prova a spiegare i motivi che hanno spinto i 20 capitani della serie A a lanciare l'avviso: "Appena due giorni fa, è stato il presidente della Federcalcio Abete a dire che senza la firma dell'accordo collettivo sia firmato. Quando a luglio 2010 ci siamo seduti al tavolo, la Lega voleva discutere otto punti: uno, i cosiddetti trasferimenti forzosi a uno dalla fine del contratto, è stato stralciato. Sugli altri abbiamo trovato l'accordo, ma la Lega non ha firmato, forse vuole cambiare di nuovo il punto sugli allenamenti differenziati. E infatti, ancora oggi ci sono giocatori che lavorano a parte, ai margini della squadra. Difendiamo questo diritto, nulla di più”.

Parla Albertini
- E' chiara la posizione della Federcalcio a proposito della vicenda legata al rinnovo del contratto collettivo dei calciatori. La Lega deve firmare gli accordi che ha preso nel corso della lunga trattativa per il rinnovo dell'accordo. Lo ha detto Demetrio Albertini, vice presidente della Figc. "C'è stata una trattativa portata avanti da un anno a questa parte da una delegazione della Lega e da una dell'assocalciatori - ha detto Albertini - Si è trovato un accordo che ha di fatto fermato uno sciopero che era già stato annunciato. Dopo che si era trovato l'accordo, con la Federazione a fare da superpartes, non si è arrivati alla firma. La firma è quello che chiedono i calciatori. Tommasi, come sempre, ha fatto il giro dei ritiri e i capitani hanno chiesto regole certe. A oggi c'è tutto il tempo per arrivare all'accordo. Mi auguro che il tempo sia sufficiente per vedere la firma della Lega sul contratto. I giocatori, ancora prima che del contratto si parlasse nelle due assemblee, hanno chiesto a Tommasi come mai non c'è ancora la firma sul contratto. E i giocatori, insieme all'assocalciatori, hanno detto che il campionato deve iniziare con delle regole certe e quindi con il contratto firmato".

L'elenco dei firmatari - ATALANTA: Giampaolo Bellini - BOLOGNA: Marco Di Vaio - CAGLIARI: Michael Agazzi e Daniele Conti - CATANIA: Marco Biagianti e Ciro Capuano - CESENA: Giuseppe Colucci e Maurizio Lauro - CHIEVO: Sergio Pellissier - FIORENTINA: Alessandro Gamberini e Manuel Pasqual - GENOA: Alessio Scarpi ed Emiliano Moretti - INTER: Javier Zanetti e Paolo Orlandoni - JUVENTUS: Alessandro Del Piero e Giorgio Chiellini - LAZIO: Guglielmo Stendardo e Tommaso Rocchi - LECCE: David Di Michele e Guillermo Giacomazzi- MILAN: Rino Gattuso, Massimo Ambrosini e Marco Amelia - NAPOLI: Paolo Cannavaro e Morgan De Sanctis - NOVARA: Raffaele Rubino e Alberto Fontana - PALERMO: Fabrizio Miccoli - PARMA: Stefano Morrone e Daniele Galloppa - ROMA: Francesco Totti e Simone Perrotta - SIENA: Simone Vergassola e Luca Rossettini - UDINESE: Antonio Di Natale e Giampiero Pinzi.