Scommesse, Signori ringrazia la Nord. Secondo grado il 18

Calcio
L'orgoglio di Signori. L'ex bomber della Lazio ha ringraziato i tifosi biancocelesti
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L'ex bomber, condannato a 5 anni dalla sentenza di primo grado dalla Disciplinare per lo scandalo del calcio scommesse, applaude i tifosi biancocelesti che hanno inneggiato il suo nome durante Lazio-Real Sociedad. Dopo Ferragosto l'udienza sui ricorsi

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Processo al calcioscommesse capitolo secondo. Comincerà il 18 agosto, presso l'Hotel Parco dei Principi a Roma, l'udienza della Corte di giustizia federale in merito ai ricorsi sulle sentenze pronunciate dalla Commissione disciplinare. Il dibattimento si aprirà alle ore 11, mentre il giorno seguente l'inizio è fissato per le 9. In primo grado, tra le varie sanzioni comminate, c'è la penalizzazione di sei punti dell' Atalanta, la stessa in serie B per l'Ascoli, la squalifica di tre anni e mezzo del capitano dei bergamaschi Cristiano Doni, a cinque anni con radiazione per l'ex azzurro Beppe Signori e per Marco Paoloni, portiere ex Cremonese e Benevento al centro dell' inchiesta penale della Procura di Cremona.

E intanto Beppe Signori "grida" ancora la propria innocenza. L'occasione per farlo è il ringraziamento ai tifosi della Lazio, che ieri sera nella presentazione all'Olimpico contro il Real Sociedad hanno dedicato cori di sostegno a lui, storico capitano biancoceleste."Vedere tutta la curva Nord che inneggiava, che gridava il mio nome, che per oltre venti minuti ha pensato a me, a Beppe Gol, al loro ex capitano, mi ha dato una grande forza interiore", ha scritto l'ex calciatore coinvolto nel Calcioscommesse in una nota indirizzata l'ANSA, spiegando di aver assistito "con commozione" alla gara. "Quella forza - ha proseguito - che mi fa essere ancora più consapevole della mia volontà di lottare, di gridare la mia innocenza, di non mollare".

Il ringraziamento di Signori poi si è esteso, oltre ai tifosi laziali, "ai romanisti, ai giornalisti che con tutti i loro messaggi di affetto, riconoscenza e solidarietà mi fanno vivere questa grande ingiustizia con lo spirito del campione, quello che sono sempre stato, che sono ancora. Un uomo che grida la sua innocenza e che lotta per la giustizia". Ha poi ricordato anche quanti in questi giorni, durante i quali si è allenato al Muu Village di Folgaria, in Trentino, gli hanno dimostrato affetto, chiedendo autografi: "E' grazie a voi se oggi posso continuare a credere in un mondo migliore", ha concluso. Signori, squalificato per cinque anni e di fatto radiato nel primo grado della giustizia sportiva, ricorrerà in appello alla Corte federale, la prossima settimana.