Sciopero serie A, troppi assenti: discussione rinviata
CalcioMancavano molti dirigenti. Ma il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, a proposito della vertenza sul nuovo contratto collettivo dice, comunque, che i club vogliono chiarire: il contributo di solidarietà sia a carico dei giocatori. VIDEO E FOTO
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L'assemblea della Lega di serie A ha deciso di non affrontare nella seduta in corso il tema del rinnovo dell'accordo collettivo a causa dell'assenza di diversi dirigenti di spicco come l'ad del Milan, Adriano Galliani, il presidente della Lazio Claudio Lotito (inibito), del Cagliari Massimo Cellino e del Palermo Maurizio Zamparini. Lo ha spiegato Gino Pozzo, figlio del patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo, dicendo che l'assemblea resterà aperta e che i club contano di trovare una soluzione prima dell'inizio del campionato per scongiurare lo sciopero minacciato dall'Assocalciatori.
"In assenza di diversi presidenti abbiamo deciso di rinviare il confronto sul tema, ma proseguiremo sulla linea già tracciata", ha detto Pozzo, chiarendo che i club attendono di sentire come lunedì il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, illustrerà l'articolo 7 dell'accordo collettivo, quello che riguarda i fuori rosa: "Aspettiamo di capire come sarà interpretata la norma, per evitare che la zona grigia impedisca casi di mobbing ma anche ai giocatori di forzare la mano con le società. Poi - ha continuato Pozzo - aspettiamo la posizione dell'Aic sul contributo di solidarietà, anche se per noi è scontato che debbano essere i giocatori a pagarlo. Noi ci auguriamo che il campionato inizi regolarmente, senza sciopero". A quanto ha detto Pozzo, l'assemblea resterà aperta e potrebbe essere aggiornata a prima del Consiglio federale, in programma mercoledì prossimo.
Il presidente è fiducioso - "Sono sempre stato più che fiducioso, sono convinto che se prevale la ragione si evita lo sciopero" ha detto il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, a proposito della vertenza sul nuovo contratto collettivo, in cui i club vogliono chiarire che il contributo di solidarietà è a carico dei giocatori. "L'interpretazione degli esperti è univoca - ha spiegato Beretta prima dell'assemblea della Lega di serie A -, è importante che con l'Aic si convenga che il contributo di solidarietà è richiesto a tutti coloro che sono al di sopra di un certo reddito, e che sia condiviso dal mondo dei calciatori. Non penso che ci saranno rifiuti, perché la logica spinge a condividere questa soluzione".
Posizione comune delle 4 Leghe - La Lega di serie A, quella di serie B, la Lega Pro e la Lega Dilettanti hanno deciso di "adottare posizioni comuni" nelle vertenze che il calcio italiano sta affrontando, ha annunciato anche questo, al termine di un incontro con i vertici delle altre associazioni avvenuto questa mattina, il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta. "Ci siamo incontrati questa mattina con la Lega di serie B, con la Lega Pro e la Lega Dilettanti - ha spiegato Beretta prima dell'assemblea straordinaria della Lega di A -, e abbiamo convenuto, a fronte di questa situazione non facile di carattere generale del calcio italiano, di adottare posizioni comuni. E questo è un elemento molto importante in una fase delicata come questa".
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L'assemblea della Lega di serie A ha deciso di non affrontare nella seduta in corso il tema del rinnovo dell'accordo collettivo a causa dell'assenza di diversi dirigenti di spicco come l'ad del Milan, Adriano Galliani, il presidente della Lazio Claudio Lotito (inibito), del Cagliari Massimo Cellino e del Palermo Maurizio Zamparini. Lo ha spiegato Gino Pozzo, figlio del patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo, dicendo che l'assemblea resterà aperta e che i club contano di trovare una soluzione prima dell'inizio del campionato per scongiurare lo sciopero minacciato dall'Assocalciatori.
"In assenza di diversi presidenti abbiamo deciso di rinviare il confronto sul tema, ma proseguiremo sulla linea già tracciata", ha detto Pozzo, chiarendo che i club attendono di sentire come lunedì il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, illustrerà l'articolo 7 dell'accordo collettivo, quello che riguarda i fuori rosa: "Aspettiamo di capire come sarà interpretata la norma, per evitare che la zona grigia impedisca casi di mobbing ma anche ai giocatori di forzare la mano con le società. Poi - ha continuato Pozzo - aspettiamo la posizione dell'Aic sul contributo di solidarietà, anche se per noi è scontato che debbano essere i giocatori a pagarlo. Noi ci auguriamo che il campionato inizi regolarmente, senza sciopero". A quanto ha detto Pozzo, l'assemblea resterà aperta e potrebbe essere aggiornata a prima del Consiglio federale, in programma mercoledì prossimo.
Il presidente è fiducioso - "Sono sempre stato più che fiducioso, sono convinto che se prevale la ragione si evita lo sciopero" ha detto il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, a proposito della vertenza sul nuovo contratto collettivo, in cui i club vogliono chiarire che il contributo di solidarietà è a carico dei giocatori. "L'interpretazione degli esperti è univoca - ha spiegato Beretta prima dell'assemblea della Lega di serie A -, è importante che con l'Aic si convenga che il contributo di solidarietà è richiesto a tutti coloro che sono al di sopra di un certo reddito, e che sia condiviso dal mondo dei calciatori. Non penso che ci saranno rifiuti, perché la logica spinge a condividere questa soluzione".
Posizione comune delle 4 Leghe - La Lega di serie A, quella di serie B, la Lega Pro e la Lega Dilettanti hanno deciso di "adottare posizioni comuni" nelle vertenze che il calcio italiano sta affrontando, ha annunciato anche questo, al termine di un incontro con i vertici delle altre associazioni avvenuto questa mattina, il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta. "Ci siamo incontrati questa mattina con la Lega di serie B, con la Lega Pro e la Lega Dilettanti - ha spiegato Beretta prima dell'assemblea straordinaria della Lega di A -, e abbiamo convenuto, a fronte di questa situazione non facile di carattere generale del calcio italiano, di adottare posizioni comuni. E questo è un elemento molto importante in una fase delicata come questa".