Genoa-Samp, il derby che non c'è più ma si gioca ancora

Calcio
I tifosi genoani festeggiano la retrocessione dei cugini inneggiando all'eroe del derby, Boselli
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La retrocessione dei blucerchiati ribalta la Genova calcistica dopo 16 anni: Grifoni in Serie A, doriani in purgatorio e vittime di sfottò tra smartphone, facebook, youtube e navigatori satellitari. L'eroe è ancora Boselli, il Retrocessore

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di Matteo Veronese

"Boselliiiiiiiii!!! Ha segnato il Genoaaaa". In realtà è semplicemente arrivato un messaggio sul cellulare di un signore che si sta zuccherando il caffè al bar, ma tanto basta per dare il via all'ennesima discussione sull'argomento: "Boselli chi? Il partigiano? Quello della scuola intitolata a Savona?". Qualche tifoso sampdoriano ci prova ancora con l'ironia, ma se non bastassero i 35 gradi sul termometro a Genova c'è chi scalda ancor di più la settimana che porta alla ripresa del campionato, la prima senza derby della Lanterna dopo 4 anni. Sono i genoani della Gradinata Nord, gli stessi che 16 anni fa subirono più o meno gli stessi sfottò dai dirimpettai della curva sud. Più o meno, perché allora non esistevano smartphone, facebook, youtube e i navigatori satellitari.

I ritrovi a Genova sono sempre quelli, il Club Pontetto a 50 metri dall'ingresso della Gradinata Nord, la trattoria Edera per i pranzi veloci prima della partita e il ristorante Lamùri alla Foce, dove festeggiare le vittorie più belle con il cuoco che fu chef dei ritiri del Grifone e che serve portate e aneddoti. Eccolo il triangolo del tifo rossoblù, ancora in festa tre mesi dopo aver celebrato il funerale all'odiata Sampdoria e pronto a giocarsi il derby a distanza con i cugini retrocessi. Derby sembra essere la parola magica per scatenare le discussioni nei bar, all'edicola, in spiaggia e sulla rete: "CONCORSO. Vince il primo che trova il derby di Genova nel nuovo calendario della Serie A 2011/2012" è stata la frase cult sulle bacheche di facebook nei giorni immediatamente successivi l'ufficializzazione dei calendari della nuova stagione. Un concorso, ovviamente, senza vincitori, ma il pretesto per ricordare al vicino di sdraio che "in serie A tu non ci sei più", riprendendo il ritornello del tormentone estivo della Carrà e Bob Sinclair. "Meglio per voi" rintuzza orgoglioso il blucerchiato “altrimenti vi avremmo surclassati col tifo, come sempre".

La consolazione può sembrare magra, ma la notte insonne alla vigilia della riapertura degli abbonamenti è quasi un trofeo per alcuni tifosi della Sampdoria, così come l'aver vinto la sfida a distanza del tifo nell'esordio ufficiale in Tim Cup. 12mila i blucerchiati presenti a Marassi contro l'Alessandria, 10mila i genoani nella sfida con la Nocerina "ma ci siamo fatti dare indicazioni per lo stadio, nel caso interessasse ai samBdoriani", replica qualcuno. Eccolo l'ennesimo tormentone, che ironizza sui cambi di direzione dei pullman e delle colonne di auto dei  sampdoriani: "Din don din don il doriano disperato non ha gubbio sul Tom Tom" e "Ho un dubbio... frena! Non eravamo a Brema?" vanno per la maggiore.

Ma insomma, questa stracittadina non manca un po' anche ai genoani? In fondo si tratta pur sempre del sesto derby più sentito del mondo, secondo il sito footballderbies.com. Risponde Alessio, speaker radiofonico che ha l'arduo compito di essere giudice imparziale tra gli ascoltatori, e lo fa con diplomazia: "Certo che mi manca il derby, e anzi spero che la Samp torni al più presto in Serie A" - bene, viva lo sport, viva il fair play - "...sarebbero 6 punti assicurati". Come non detto. Il derby è il derby, anche quando non si gioca. (M.V.)