Chievo, Paloschi-Pellissier: assist tra allievo e maestro

Calcio
Alberto Paloschi a Sky durante la registrazione di un promo sulla nuova stagione
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Il "Predestinato" Alberto a Verona per riconquistare spazio, fiducia e... Prandelli. Con un maestro come Sergio niente è impossibile: "Il ragazzo ha le caratteristiche di Inzaghi". Paloschi sul capitano: "Giocatore e uomo da prendere ad esempio"

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Se esordisci in serie A con la maglia del Milan e segni il gol vittoria dopo 18" dal tuo ingresso in campo, il mimino che ti possa capitare è che ti venga affibbiata l'etichetta di "Predestinato", o che qualcuno ti inserisca nella lista dei 10 giocatori più promettenti del calcio europeo. Il che non è assolutamente un male; quanti ragazzi sui campetti di periferia sognano la stessa cosa? Nessuno pensa che, però, la carriera di un calciatore non dura una partita ma una decina d'anni come minimo, e che la cosa difficile è confermarsi. Lo sa bene invece Alberto, 21enne di Brescia che dalla Cividatese, passando per un provino alle porte di Milano, si è trovato addosso prima la maglia del Milan Primavera, poi tutti i compagni di squadra quando ha segnato, il 10 febbraio 2008, il suo primo gol da professionista che ha regalato ai rossoneri la vittoria sul Siena.

Dopo gli anni felici e proficui di Parma e una parentesi con la maglia del Genoa, oggi Paloschi fa coppia con Pellissier nell'attacco del Chievo, anche se lui, con uno dei più classici gesti scaramantici, fa notare che "là davanti si è in tanti". In realtà l'ambiente tranquillo di Verona sembra proprio essere l'ideale per riconquistare spazio, fiducia e, chissà, Prandelli. Che il ct punti molto sui giovani non è un mistero, e di certo non si sarà dimenticato della media gol di Alberto in Under21, che al Chievo sta come a casa: "L'ambiente è simile a Parma, tranquillo, il gruppo stupendo e molto unito". L'allievo Paloschi ha poi un ottimo maestro in Pellissier (“tutti elogiano il giocatore, ma è soprattutto un grande uomo, un simbolo per lo spogliatoio e per tutto il calcio italiano”), che lo paragona a Inzaghi per come vede la porta ed elogia il progetto Chievo: "Il nostro direttore sportivo fa sempre acquisti importanti, e ci ha abituato anche a colpi dell'ultimo minuto". (M.V.)

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