Siena-Fiore, a Sky il derby toscano si gioca in anticipo
CalcioBianconeri e viola ospiti per una giornata. Gamberini, 30 anni appena compiuti e nuovo capitano della Fiorentina, esprime un desiderio; Jovetic, il vero "numero 10" dei suoi, promette un bel regalo, ma Calaiò e Destro sono pronti a sorprendere tutti
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di Matteo Veronese
Dopo 6 stagioni e 192 presenze in maglia viola Alessandro Gamberini vivrà una giornata speciale, anche se qualcuno proverà a rovinargliela. Nessun complotto, spieghiamo: il "Gambero" è il nuovo capitano della Fiorentina e, saltata la festa di sabato 27, guarda caso proprio il giorno del suo trentesimo compleanno, scenderà finalmente in campo nella prima partita ufficiale della nuova stagione con la fascia al braccio. Ospite a Sky per registrare i nuovi promo della "Casa dello Sport", Alessandro non soffia sulle candeline ma esprime comunque il suo desiderio: "Vincere, per noi e per i tifosi che ci seguiranno. E' vero, all'inizio del ritiro abbiamo avuto un colloquio con alcuni ragazzi della curva che ci hanno spiegato il loro malcontento. E' stato utile, abbiamo ascoltato le loro ragioni ed io, da parte mia, ho garantito il massimo impegno e attaccamento a questi colori. Servono voglia e grinta, dopo lo scorso anno tra infortuni e caso-Adrian penso che abbiamo dato ai tifosi motivo di essere insoddisfatti. Oggi la situazione è diversa, c'è un grande attaccamento alla maglia e vogliamo partire forte per non essere subito costretti a inseguire".
A proposito di maglia, il capitano ha trovato un numero 10 per la sua squadra. E' Stevan Jovetic, alla quarta stagione con la maglia della Fiorentina: Jo-Jo indosserà il solito numero 8, "il mio preferito", ma il ragazzo cresciuto in fretta ha le idee chiare e sa di essere "il vero numero 10 della squadra". In fondo, se a 17 anni sei capitano della Nazionale Under21 del tuo Paese e hai già esordito nella rappresentativa maggiore, le responsabilità non possono spaventarti, casomai ti caricano. "In tanti sono andati via" spiega il montenegrino "ma sono rimasti e arrivati anche tanti giocatori di qualità. Vogliamo dimostrare di essere forti e vincere, per portare sempre più tifosi allo stadio. La prima partita della stagione sarà speciale. Spero di regalare vittoria e gol al capitano, e poi come si inizia la stagione, così va tutto l'anno, giusto?".
Il concetto del "chi ben comincia è a metà dell'opera" lo conoscono bene anche a Siena, soprattutto lo conoscono bene Mattia Destro ed Emanuele Calaiò, a Sky in rappresentanza dei bianconeri toscani. Gamberini ha già "preso le misure" ai due attaccanti tra i corridoi, ma in campo è un'altra storia: "Vogliamo partire forti, è importante per noi, per il pubblico e per la città che merita un ritorno in serie A come si deve" è l'imperativo di Calaiò. Se l'attaccante nato a Palermo sa come si fa (gol all'esordio con la maglia bianconera nel 2008) non è da meno la giovane spalla Mattia Destro: "Il ragazzo è bravo, è proprio un gran giocatore. Vede la porta, è rapido e potente. Chiaramente deve crescere seguendo i consigli di chi è più esperto di lui, ma sa cosa deve fare". I gol, quelli, non sono mai stati un problema per Mattia. Nella Primavera dell'Inter è stato prima paragonato a Ibra per le sue "magie", poi capocannoniere nella stagione 2009-2010 con 18 reti. Passato al Genoa, ha segnato all'esordio in Serie A dopo 5 minuti. Insomma, "buttarla dentro" non sembra essere un problema: "Si può sempre crescere e migliorare, noi siamo in tanti a giocarci due posti. Per quanto mi riguarda credo che lavorare con mister Sannino sia una fortuna per chi come me ha tanto da imparare. Ha un carattere forte, schietto, dice le cose in faccia ma ciò è positivo per noi. Ti spinge sempre a dare il 1000 per 1000. Anche con qualche vaffa...".
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A proposito di maglia, il capitano ha trovato un numero 10 per la sua squadra. E' Stevan Jovetic, alla quarta stagione con la maglia della Fiorentina: Jo-Jo indosserà il solito numero 8, "il mio preferito", ma il ragazzo cresciuto in fretta ha le idee chiare e sa di essere "il vero numero 10 della squadra". In fondo, se a 17 anni sei capitano della Nazionale Under21 del tuo Paese e hai già esordito nella rappresentativa maggiore, le responsabilità non possono spaventarti, casomai ti caricano. "In tanti sono andati via" spiega il montenegrino "ma sono rimasti e arrivati anche tanti giocatori di qualità. Vogliamo dimostrare di essere forti e vincere, per portare sempre più tifosi allo stadio. La prima partita della stagione sarà speciale. Spero di regalare vittoria e gol al capitano, e poi come si inizia la stagione, così va tutto l'anno, giusto?".
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