Sciopero, lunedì si torna a mediare. Lega e Aic da Abete

Calcio
E' rottura nel calcio. Lunedì Abete incontrerà Beretta (Lega) e Tommasi (Aic) per riprendere la mediazione
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Due giorni di stop al campionato di serie A, ma dalla prossima settimana riprendono i tentativi per chiudere la vertenza del contratto collettivo. Abete incontrerà separatamente Beretta e Tommasi

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Due giorni di stop al campionato di serie A, ma da lunedì riparte subito la mediazione della Federcalcio per chiudere la vertenza del contratto collettivo. Il presidente della Figc Giancarlo Abete ha infatti sentito oggi al telefono sia il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, sia quello dell'Aic Damiano Tommasi.
Lunedì Abete li incontrerà separatamente, per dare il via a una nuova fase e provare a uscire dall'empasse che ha portato in sequenza alla mancata firma dell'accordo, allo sciopero dei giocatori e al rinvio della prima giornata.

Speciale Sky Calcio Show -
Beretta e Tommasi ospiti di un'edizione speciale di Sky Calcio Show, alle ore 19 su Sky Sport 1 HD e Sky SuperCalcio HD. L'appuntamento condotto da Ilaria D’Amico ha in primo piano i temi che hanno portato allo sciopero in Serie A e allo slittamento dei match della 1^giornata.
Il Presidente dell’Aic in studio a Milano, mentre il Presidente della Lega Serie A collegato dagli studi Sky di Roma. Accanto a Ilaria D’Amico, in studio anche Massimo Mauro, Alessandro Costacurta, Federico Buffa e Mario Sconcerti.

Tommasi: "Credo che l'accordo non sia lontano" - E' questo il primo week end di sciopero dopo la rottura tra Lega e Aic. Doveva iniziare il campionato di Serie A e invece si pensa a come sanare una rottura tra le parti. Ora a rischio ci sono anche altre giornate di campionato. Intanto Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, si dice convinto che la situazione si possa risolvere: "Io so cosa significa scendere in campo e la gente aspetta le partite, ma c'è una volontà di non firmare il contratto collettivo e di creare questa situazione. Ma io penso che comunque l'accordo non sia lontano da essere raggiunto".
"Se noi avessimo accettato gli ultimi due punti saltati fuori non ci sarebbe stata la possibilità di firmare senza delega di firma, senza possibilità di riunirsi in assemblea. Io credo che sia abbastanza comprensibile che le richieste della Lega si sono susseguite con l'intento di farsi dire sempre no e di andare muro contro muro", afferma il numero uno dell'Aic.

"Dalle dichiarazioni dei presidenti è chiaro che la situazione in Lega non è delle più brillanti e che queste due settimane servano per ricompattare la Lega, un fatto importante per il calcio italiano", dice Tommasi. "Noi abbiano chiesto un accordo collettivo che manca da un anno e mezzo, ma ieri sera ci chiedevano solo due righe per dichiarare lo sciopero e non di aderire alle loro richieste. Questo perché avevano già accantonato l'idea di giocare e non hanno fatto il possibile per trovare una sintesi, un accordo per far partire con il piede giusto il campionato", afferma. "Se avessimo accettato qualsiasi richiesta della Lega saremmo ancora qui senza accordo". Sul fatto che la gente e anche un ministro (Calderoli, ndr) si stiano schierando dalla parte dei giocatori e meno con le società, Tommasi ricorda: "La discussione sul contributo di solidarietà non è partita dai giocatori ma da una inchiesta giornalistica e da un presidente, ma alla fine della settimana le cose sono andate a posto e la gente ha capito il problema".

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