Buffon: "La politica ci usa per buttare fumo negli occhi"
CalcioIl capitano azzurro, da Coverciano, dice la sua sullo sciopero che ha fatto slittare la prima giornata di campionato di serie A e attacca: "Il calcio serve a non parlare di cose molto più serie ed importanti della società in cui viviamo"
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"Sulle basi e modalità per il rinnovo del contratto collettivo, ci eravamo già trovati d'accordo parecchi mesi fa e ora incredibilmente è stata fatta questo tipo di retromarcia. Retromarcia che inevitabilmente può far pensare a tante cose. La prima fra tutte è che magari con tutte le problematiche che ci sono in Italia, con riforme, problemi politici e compagnia bella, penso che si voglia sviare il tutto, per addossare al calcio e al calciatore, delle responsabilità anche troppo grandi". Il capitano azzurro Gianluigi Buffon, da Coverciano, si trasforma in attaccante, a livello di dichiarazioni, sullo slittamento del prima giornata di campionato di serie A. "Se una nazione come la nostra fa tutto questo e crea tutto questo interesse intorno al calcio, significa che non è una nazione che ha un futuro proprio roseo - ha aggiunto il portiere bianconero - Come spesso accade, però, quando ci sono momenti delicati
anche in politica, viene messo di mezzo il calcio, per creare un polverone per altri quindici giorni e magari non parlare di cose molto più serie ed importanti che riguardano la società nella quale viviamo.
Il sospetto che dietro a tutta questa confusione per questo accordo ci fossero altri scopi mi è nato la prima volta dal fatto che sono uscite interviste in cui si parlava del calciatore che vuole rifiutare di pagare certe tasse. Non è certo il calciatore, non sarà mai la federazione, nè tanto meno la Lega a dire a noi calciatori cosa dobbiamo pagare o cosa non dobbiamo pagare. E' lì che ho pensato che il problema dell'accordo collettivo era una sciocchezza per deviare l'attenzione su altre cose. Come singolo soggetto, quando e se verraà confermata la tassa che andrebbe pagata da noi calciatori, mi atterrò a quanto dirà tale legge".
Buffon parla anche dell'articolo 7: "L'articolo 7 sui fuori rosa? Ci siamo arenati per un problema che è il simbolo dell'incapacità di alcuni dirigenti. Se hai 30 o 40 giocatori in rosa, vuol dire che non hai saputo gestire la situazione.
Il numero uno azzurro aggiunge che la Nazionale può fare da "trait d'union con i tifosi, in questo momento più che mai" e lui, che è fondatore dell'altro sindacato (Anc), ha espresso l'auspicio che si trovi l'accordo in tempo per la seconda giornata. "Mi auguro che si giochi, trovare un'intesa non è poi così difficile".
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"Sulle basi e modalità per il rinnovo del contratto collettivo, ci eravamo già trovati d'accordo parecchi mesi fa e ora incredibilmente è stata fatta questo tipo di retromarcia. Retromarcia che inevitabilmente può far pensare a tante cose. La prima fra tutte è che magari con tutte le problematiche che ci sono in Italia, con riforme, problemi politici e compagnia bella, penso che si voglia sviare il tutto, per addossare al calcio e al calciatore, delle responsabilità anche troppo grandi". Il capitano azzurro Gianluigi Buffon, da Coverciano, si trasforma in attaccante, a livello di dichiarazioni, sullo slittamento del prima giornata di campionato di serie A. "Se una nazione come la nostra fa tutto questo e crea tutto questo interesse intorno al calcio, significa che non è una nazione che ha un futuro proprio roseo - ha aggiunto il portiere bianconero - Come spesso accade, però, quando ci sono momenti delicati
anche in politica, viene messo di mezzo il calcio, per creare un polverone per altri quindici giorni e magari non parlare di cose molto più serie ed importanti che riguardano la società nella quale viviamo.
Il sospetto che dietro a tutta questa confusione per questo accordo ci fossero altri scopi mi è nato la prima volta dal fatto che sono uscite interviste in cui si parlava del calciatore che vuole rifiutare di pagare certe tasse. Non è certo il calciatore, non sarà mai la federazione, nè tanto meno la Lega a dire a noi calciatori cosa dobbiamo pagare o cosa non dobbiamo pagare. E' lì che ho pensato che il problema dell'accordo collettivo era una sciocchezza per deviare l'attenzione su altre cose. Come singolo soggetto, quando e se verraà confermata la tassa che andrebbe pagata da noi calciatori, mi atterrò a quanto dirà tale legge".
Buffon parla anche dell'articolo 7: "L'articolo 7 sui fuori rosa? Ci siamo arenati per un problema che è il simbolo dell'incapacità di alcuni dirigenti. Se hai 30 o 40 giocatori in rosa, vuol dire che non hai saputo gestire la situazione.
Il numero uno azzurro aggiunge che la Nazionale può fare da "trait d'union con i tifosi, in questo momento più che mai" e lui, che è fondatore dell'altro sindacato (Anc), ha espresso l'auspicio che si trovi l'accordo in tempo per la seconda giornata. "Mi auguro che si giochi, trovare un'intesa non è poi così difficile".
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