Materazzi: cara Inter, potevi dirmelo prima che non servivo

Calcio
Marco Materazzi assieme ai compagni di squadra
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Quello che inizia da S.Siro con Milan-Lazio sarà il primo campionato degli ultimi 13 anni senza Matrix. Campione del mondo con l'Italia nel 2006, in maglia nerazzurra ha vinto tutto: 5 scudetti, 4 Coppe Italia, una Champions, il Mondiale per club. LE FOTO

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Basta con i fine settimana senza calcio: da domani si torna alle vecchie abitudini. Quello che inizia da San Siro con Milan-Lazio, però, sarà il primo campionato di Serie A degli ultimi tredici anni senza Marco Materazzi. Campione del mondo con l'Italia nel 2006, in maglia nerazzurra ha vinto tutto: cinque scudetti, quattro Coppe Italia, una Champions League e un Mondiale per club.

Al sito del mensile GQ l'ex difensore nerazzurro racconta com'è la sua nuova vita senza calcio. E come mai abbia deciso di lasciare la sua squadra un anno prima della fine del contratto. "Sì, il calcio mi manca, mi manca lo spogliatoio. E l'ambiente che si respira alla Pinetina". L'ex difensore un'altra stagione l'avrebbe fatta volentieri anche perché aveva ancora un anno di contratto.

"E' vero, un'altra stagione l'avrei fatta. Ma quando l'Inter mi ha detto che probabilmente non sarei stato inserito nella lista Champions dell'anno successivo ho cambiato idea. Nessuna rabbia verso l'Inter. Diciamo solo che potevano dirmelo prima. Invece l'ho saputo il giorno dopo la finale di Coppa Italia, quando ormai non avevo neanche il tempo di salutare i tifosi. Ho pensato che fosse inutile e sbagliato litigare con la società che mi aveva dato tutto: da lì l'accordo per la rescissione del contratto. Ma il pubblico nerazzurro stia tranquillo, sto per tornare. Ho parlato con il direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, che mi vorrebbe come suo aiutante. Tornato da Formentera, busserò alla sua porta".

Materazzi affronta anche l'argomento sciopero che ha fatto slittare l'inizio della Serie A. "I calciatori sono anche uomini ed è giusto che lottino per i propri diritti. Capisco il dispiacere dei tifosi e delle persone che non arrivano alla fine del mese. Mentre non accetto le morali di qualche politico, di cui è meglio non fare il nome". Infine, come si immagina Materazzi tra dieci anni? "Magari lontano dall'Italia. Del nostro Paese non mi piace la poca solidarietà che c'è tra le persone: tutti a puntarsi il dito addosso invece di aiutarsi a vicenda come succede in nazioni molto più povere".

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