Pinilla, un gol per Mangia: "Lavoriamo tutti per lui"

Calcio
Mauricio Pinilla, suo il gol del 4-2 contro l'Inter
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La vera sorpresa della nuova Serie A? Un coro unanime: il Palermo. Contro l'Inter è andato in gol anche l'ex Pinilla: "Prestazione importante, difficile da immaginare dopo aver cambiato allenatore e 14 giocatori. Ma siamo tutti con il mister"

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La vera sorpresa della nuova Serie A? Un coro unanime: il Palermo. Perché ha battuto l'Inter, perché l'ha fatto segnando 4 gol, perché alla vigilia era un'incognita. Per tutto questo e per cos'altro? Mauricio Pinilla, che dell'Inter alla fin fine è stato il giustiziere, prova a spiegarlo mettendo da parte la sua grande voglia di rivalsa verso una società che non ha creduto in lui anni fa. Pinigol si è preso di forza la Serie A dopo che questa l'aveva respinto, non per demeriti suoi, anni fa. Arrivato in Italia dal campionato cileno non ancora ventenne, Mauricio registra 6 presenze in prestito al Chievo. Poi, via ad una carriera da giramondo: Spagna, Portogallo, Scozia, Cile, Brasile, addirittura Cipro, prima di rientrare in Italia dall'anticamera della B, dove esplode a Grosseto. 24 centri in 24 presenze. Palermo chiama, Mauricio risponde. 9 reti in 31 presenze prima dell’exploit di domenica sera contro  la sua ex-squadra.

"Una prestazione importante, difficile da immaginare dopo aver cambiato allenatore e 14 giocatori. In 10 giorni tutti abbiamo capito cosa voleva il mister e siamo stati tatticamente perfetti. Lavoriamo tanto in allenamento, il mister ci trasmette i suoi concetti in maniera chiara e diretta, anche grintosa. Poi sta a noi andare in campo e dimostrargli che siamo tutti con lui. Direi che l'abbiamo fatto".

Un gol che vale tanto per la squadra, ma quanto per Mauricio, ex di turno che ha promesso 15 gol in stagione? Pinilla sorride sornione: "Uno, dai...". Vero, per le statistiche, ma negli occhi si legge qualcos’altro. Il segreto, in questi casi, è non cullarsi sugli allori. Ci pensa Hernandez, anche lui a segno nella magica notte del Barbera, a guardare oltre, sino ai piani alti della classifica che vorrebbero dire Europa: "Noi giochiamo partita per partita, ma puntiamo all'Europa. Il segreto? Lavoro e il pubblico: ci regala emozioni fortissime, ci aiuta a dare quel qualcosa in più per arrivare prima degli avversari". (M.V.)

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