Peruzzi, da portiere a vicesindaco: minacce dai bracconieri

Calcio
Angelo Peruzzi ai tempi in cui giocava in Nazionale
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L'ex n° 1 della Nazionale svolge attività politica a Blera, in provincia di Viterbo. Nove mesi fa gli fecero trovare una testa di cinghiale insanguinata all'ingresso della villa. Ieri zampe di cinghiale appena ucciso davanti all'azienda agricola

Nove mesi fa gli fecero trovare una testa di cinghiale insanguinata all'ingresso della sua villa. Ieri hanno piazzato delle zampe di cinghiale appena ucciso davanti al cancello dell'azienda agricola in cui si recano tutti i giorni i figli, di 9 e 14 anni, ad accudire i cavalli. Continuano le azioni intimidatorie nei confronti di Angelo Peruzzi, ex portiere della Nazionale di calcio (e della Juventus e della Lazio e dell'Inter), da circa due anni vicesindaco e consigliere delegato allo sport del comune di Blera, in provincia di Viterbo, paese in cui è nato e dove è tornato a vivere a fine carriera agonistica.

La stessa notte, altri resti di cinghiale, viscere e pelli, sono stati lasciati in una stradina di campagna, davanti al cancello della proprietà di un amico fraterno di Peruzzi. Ad avviso dei carabinieri, che dopo la presentazione della denuncia hanno avviato indagini, i due episodi sarebbero collegati.

La caccia al cinghiale è vietata fino al prossimo 2 novembre. Per questo, le indagini dei carabinieri sono indirizzate, tra l'altro, verso gli ambienti del bracconaggio, molto diffuso nella zona. A Blera, infatti, è operativa una  cosiddetta università agraria che dispone di circa 500 ettari di boschi, nei quali proliferano cinghiali e altra selvaggina. "Esprimiamo solidarietà e vicinanza al vicesindaco Angelo Peruzzi che, a causa dello scrupolo e dell'impegno con cui svolge il compito di amministratore, è fatto oggetto di minacce, avvertimenti e intimidazioni". Così Pierluigi Sandoletti, assessore all'Urbanistica e all'Edilizia al comune di Blera, ha commentato l'accaduto. "Riteniamo che gli autori del gesto - aggiunge Sandoletti - siano gli stessi che nove mesi fa lasciarono una testa di cinghiale insanguinata davanti all'abitazione di Peruzzi".