Inter, un turno per Ranieri e Obi. Moratti: "Nessun rancore"
CalcioIl giudice sportivo ha comminato una giornata di stop al tecnico nerazzurro espulso durante l'intervallo nel match contro il Napoli. Ammende di 10mila euro a Cordoba e Milito per ingiurie dagli spalti. Anche capitan Zanetti multato
FOTO: Inter-Napoli: la rabbia e l'orgoglio dei nerazzurri. Ranieri espulso
Il giudice sportivo di serie A ha squalificato per un turno il tecnico dell'Inter Claudio Ranieri espulso durante l'intervallo di Inter-Napoli giocata sabato scorso. Una giornata di squalifica anche per il nerazzurro Obi (anch'egli espulso durante la gara) e ammende di 10.000 euro per Cordoba e Milito, entrambi in tribuna, mentre Javier Zanetti ha ricevuto un'ammenda di 1.500 euro. Tranne che per Obi, le sanzioni sono state comminate per aver rivolto frasi ingiuriose al direttore di gara Rocchi.
"Ho letto le dichiarazioni di Braschi che sono di buon senso e cercano di calmare le acque. Nessuno vuole fare alcunché, il malumore viene alla fine della partita che secondo noi è stata un po' falsata. Non c'è rancore, ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti". Lo ha detto il presidente dell'Inter Massimo Moratti, chiudendo definitivamente il caso.
Il giudice sportivo di serie A ha squalificato per un turno il tecnico dell'Inter Claudio Ranieri espulso durante l'intervallo di Inter-Napoli giocata sabato scorso. Una giornata di squalifica anche per il nerazzurro Obi (anch'egli espulso durante la gara) e ammende di 10.000 euro per Cordoba e Milito, entrambi in tribuna, mentre Javier Zanetti ha ricevuto un'ammenda di 1.500 euro. Tranne che per Obi, le sanzioni sono state comminate per aver rivolto frasi ingiuriose al direttore di gara Rocchi.
"Ho letto le dichiarazioni di Braschi che sono di buon senso e cercano di calmare le acque. Nessuno vuole fare alcunché, il malumore viene alla fine della partita che secondo noi è stata un po' falsata. Non c'è rancore, ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti". Lo ha detto il presidente dell'Inter Massimo Moratti, chiudendo definitivamente il caso.