Prandelli: "I ragazzi sono stati bravi. Non era semplice"

Calcio
Cesare Prandelli è l'allenatore della nazionale italiana (Foto Getty)
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Commento positivo del commissario tecnico della nazionale italiana, al termine del match contro la Serbia finito 1-1: "Abbiamo cercato di giocare sempre". E sul prossimo appuntamento: "A Pescara andremo per giocare bene e per vincere". LE FOTO

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La partita, Serbia-Italia: 1-1

"Non era una partita facile, abbiamo cercato di giocare sempre, i ragazzi sono stati bravi e attenti". E' il primo commento di Cesare Prandelli subito dopo il fischio finale di Serbia-Italia. "Il centrocampo doveva fare un certo tipo di lavoro - ha aggiunto il commissrio tecnico della Nazionale - poi siamo andati sugli esterni ed è andata bene. Ora ci attende l'ultimo appuntamento del girone di qualificazione, a Pescara andremo per giocare bene e per vincere".

E ancora: "L'esame è superato. Avevamo preparato la partita con la Serbia bene, siamo andati in campo e abbiamo fatto quello che volevamo fare, abbiamo fatto gioco in un campo che è molto difficile, ci abbiamo messo personalità, abbiamo pressato per costringere l'avversario a fare la partita che non voleva. E noi abbiamo fatto la nostra".

Ma c'è qualcosa che va oltre l'analisi tecnica di un allenatore. Che riguarda l'anima e il cuore di un gruppo di giocatori che a un anno dal disastro Mondiale ha invertito la rotta del calcio azzurro. "Se mi dite che assomigliamo a un club per me è un complimento - prosegue il ct - in effetti questa squadra ha già un suo spirito. Dobbiamo migliorare, per ricreare quelle situazioni che in una squadra di club si conoscono a memoria. Sono convinto che la mia Italia abbia ancora ampi margini di miglioramento. Ma c'è una cosa che la contraddistingue da un anno a questa parte: la sua crescita è stata costante".