Galliani chiama, Ibra pronto a risollevare il Milan

Calcio
Zlatan Ibrahimovic (Getty)
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I rossoneri sembrano aver vinto il braccio di ferro col ct svedese e Zlatan, squalificato per l'Olanda, potrebbe tornare in Italia lunedì o martedì. C'è da preparare il match col Palermo che un anno fa regalò la vetta e che ora deve sancire la rinascita

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di Luca Tommasini

Il Milan ha vinto il braccio di ferro. La Svezia libera Ibra, squalificato e dunque inutilizzabile nella sfida contro l'Olanda. Per questo Galliani e Allegri lo hanno convocato a Milanello per lunedì pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti. Ma non è stato facile vincere le resistenze del ct svedese, che in un primo momento aveva detto "Ibra resta con noi, anche perché lui vuole restare". La telefonata di Galliani dovrebbe aver convinto Zlatan che è meglio tornare subito per preparare la sfida delicatissima contro il Palermo. Dovrebbe, usiamo per prudenza il condizionale, perché a Milanello non hanno ancora certezze sul giorno del suo rientro, lunedì o martedì. Ma qui tutto dipenderà da Ibra e non dalla Svezia.

Quando tornerà ritroverà in gruppo Robinho, che finalmente potrà dare allegria, dinamismo e gol all'attacco del Milan. La sensazione è che da seconda punta o da trequartista (Boateng è squalificato), contro il Palermo potrebbe già partire titolare. Il Palermo: una bestia nera per il Milan, soprattutto alla Favorita, dove sono arrivate 5 sconfitte nelle ultime 5 trasferte. Ma si gioca a San Siro, dove la storia è un po' diversa: l'anno scorso finì 3-1 per il Milan. Ci furono lacrime per gli infortuni di Pato e Inzaghi, e sorrisi per aver conquistato la vetta della classifica, dove il Milan rimase fino al termine del campionato. Era novembre. Era un grande Ibra. Segnò un gol su rigore e fece un assist per Robinho. Non diceva di essere stanco, né di voler restare in nazionale. Voleva vincere tutto, anche la sua cara e maledetta Champions. Ci credeva davvero.

E oggi? Crede ancora di poterla vincere col Milan? Basterebbe una sola risposta, forse, per capire se c'è davvero qualcuno o qualcosa che si nasconde dietro a Ibra.