Italia, scatta il tormentone: chi portare a Euro 2012?

Calcio
Cesare Prandelli e i suoi dubbi: chi portare a Euro 2012? (Getty)
Italy's national football team coach Cesare Prandelli looks on during the Euro 2012, Group C qualifying football match between Northern Ireland and Italy at Windsor Park, Belfast, Northern Ireland on October 8, 2010. AFP PHOTO/ALBERTO PIZZOLI (Photo credit should read ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

Archiviata la pratica qualificazione, si pensa alla fase finale, tabù per gli azzurri dal 1968. Prandelli ha mezza squadra fatta, con i senatori Buffon e Pirlo a guidare la spedizione. Molti gli incerti: dall’incostante Balotelli ad Aquilani. LA GALLERY

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di Claudio Barbieri

Archiviata la pratica qualificazione con una certa disinvoltura, l’Italia si proietta a capofitto su Euro 2012. Sono ormai passati 14 mesi dall’esordio da ct di Cesare Prandelli sulla panchina azzurra; da quella notte londinese, dove arrivò la prima sconfitta della nuova era con la non irresistibile Costa D’Avorio, molte cose sono cambiate, ma altrettante sono rimaste invariate.
Segno che l’ex allenatore della Fiorentina ha avviato un progetto che intende portare a termine proprio in Ucraina e Polonia il prossimo giugno. A cominciare dagli uomini, fulcro fondamentale per costruire una squadra che proverà a conquistare quel benedetto Europeo che portammo a casa una sola volta, quarantatre anni fa, grazie anche a una monetina…

Le certezze – L’ItalPrandelli ha fin qui disputato 16 gare, di cui dieci di qualificazione e sei amichevoli. Il ct azzurro ha cercato di puntare su un blocco rinnovato rispetto a quello logorato che uscì precocemente ai Mondiali sudafricani, svecchiando ma non stravolgendo la squadra. Basti pensare che tra gli intoccabili ci sono i senatori Buffon, De Rossi, Pirlo, Chiellini, tutti presenti alla fallimentare spedizione africana.
Sicuri del posto altri ‘pupilli’ del tecnico di Orzinuovi: Pepito Rossi, Cassano, Montolivo, Marchisio, Sirigu, Maggio e Pazzini. Questi undici posti, salvo imprevisti dell’ultim’ora, sono già stati prenotati sull’aereo per Varsavia e Kiev.

I dubbi – Dei ventitre convocati, solitamente fanno parte tre portieri, otto difensori, sette centrocampisti e cinque attaccanti. Il modulo utilizzato dall’Italia, il 4-3-1-2 con il rombo a centrocampo, dovrebbe avvallare questi numeri. Per il ruolo di terzo portiere, si giocano una maglia De Sanctis e Viviano, con il primo leggermente in vantaggio.
In difesa ci sono almeno sei buchi da colmare. Prandelli sembra intenzionato ad affidarsi al blocco juventino, con Barzagli e Bonucci in pole position. Criscito, nonostante i suoi muscoli di cristallo, è tra i più considerati dal ct con 11 convocazioni; sempre parlando di esterni, anche Cassani gode di una certa credibilità e dovrebbe far parte della spedizione. Il commissario tecnico poi si cautelerà con un altro centrale (Ranocchia) e con un laterale jolly, da impiegare su entrambe le fasce (Balzaretti).
Nel centrocampo tutto qualità voluto da Prandelli, potrebbe esserci spazio per due neo-milanisti: Aquilani e Nocerino. Tutto però dipenderà dal loro utilizzo in rossonero. Condizionato dai continui infortuni è invece Thiago Motta: l’impressione è che se il fisico lo permetterà, l’interista farà parte della spedizione. Diverso il discorso per Palombo, che sta pagando la stagione no della Samp in Serie B.
In attacco solo due i posti a disposizione: Mario Balotelli, salvo ‘balotellate’, prenderà parte per la prima volta in carriera a una competizione in maglia azzurra, mentre l’ultima maglia se la giocheranno verosimilmente Giovinco, Matri e Gilardino.

Le possibili novità – Sono molti i volti nuovi (o vecchi) che scalpitano per una chiamata del ct. Tra i senatori non si possono dimenticare Totò Di Natale, 4 gol in questo primo scorcio di campionato, Fabio Quagliarella che scalpita nella Juve dopo l’infortunio dello scorso anno e Simone Pepe rigenerato dalla cura Conte.
Tra le new entry vi sono Paolo Cannavaro, perno della difesa napoletana, Alessio Cerci, genio e sregolatezza della Fiorentina, Daniele Conti, playmaker del Cagliari delle meraviglie e Osvaldo, oriundo della Roma. Infine i soliti noti: Nesta, Del Piero, Totti. Scommettiamo che in primavera partirà il solito, estenuante tormentone?

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