Milito alla 'nduja: El Principe diventa cittadino calabrese

Calcio
Diego Milito: è cittadino onorario di Terranova da Sibari, il paese d'origine dei suoi nonni paterni

L'attaccante dell'Inter ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Terranova da Sibari, paesino in Calabria che ha dato i natali ai suoi nonni paterni. Nella cerimonia "El Principe" ha ricordato gli alluvionati di Genova

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Nelle sue vene già scorreva sangue calabrese. Ma da oggi può considerarsi ancora più cittadino della regione che dette i natali ai suoi nonni. Da stamattina, infatti, l'attaccante dell'Inter Diego Milito è ufficialmente cittadino onorario di Terranova da Sibari, un piccolo comune di 5.000 abitanti, da dove Salvatore Milito e la moglie Caterina Borrelli partirono per l'Argentina in cerca di fortuna.

L'arrivo nella terra dei suoi avi - di cui tanto aveva sentito parlare da piccolo - e l'incontro con i parenti, hanno toccato Milito, che nei due giorni in cui è stato a Terranova non ha fatto niente per nascondere l'emozione, neanche quando è stato sommerso dal bagno di folla dei tifosi.

“È molto difficile parlare” ha detto dopo la cerimonia. “Se sono qui è perché volevo conoscere questa terra. I miei nonni mi hanno sempre raccontato di una magnifica ed indimenticabile terra. Essere cittadino onorario di Terranova mi riempie d'orgoglio e mi onora. Ringrazio tutti. Non dimenticherò mai questa giornata trascorsa insieme", ha detto il Principe. "Voglio salutare due persone che non ci sono più: ciao nonno Salvatore, ciao nonna Caterina", ha aggiunto.

La giornata di festa e le intense emozioni vissute sin dal suo arrivo, ieri pomeriggio, non gli hanno fatto dimenticare i lutti e le sofferenze che proprio nelle stesse ore sta vivendo un'altra città italiana a lui cara, Genova. "Sono vicinissimo ai genovesi e a tutti i liguri. Io - ha detto - li porto nel cuore. Genova è stata la prima città in cui sono venuto e i genovesi mi sono stati vicini quando non avevo la famiglia in Italia. Sono grato ai genovesi e alla società del Genoa. Li voglio abbracciare tutti e sono vicino a loro".
Un pensiero doveroso e sentito, e forse anche scontato, da parte un uomo che - come ha detto dice il sindaco di Terranova, Eugenio Veltri, tifoso della Juventus e promotore dell'iniziativa, "è un campione non solo nello sport ma anche nella vita". Ed è logico, quindi, che Milito abbia rivolto un pensiero anche a due colleghi costretti momentaneamente a stare in disparte: Antonio Cassano e Rino Gattuso, quest'ultimo calabrese purosangue. "Sono vicino a tutti e due - ha detto - al di là della maglia che indossano. Abbraccio Rino e Antonio e auguro loro di tornare il più presto possibile sui campi di calcio per tornare a fare quello che hanno dimostrato di saper fare. Il Milan è una grande squadra ma sicuramente avrà bisogno anche di loro due".

Il bomber nerazzurro ha cercato di schivare le domande sul calcio. Avrebbe preferito parlare dei manicaretti che gli ha preparato la cugina, ma è inevitabile finire sull'Inter. "I motivi del calo? Sono tanti, ma oggi è difficile parlarne. Spero che questo bagno di folla possa portare fortuna a me ed all'Inter".
Detto che Mourinho "resta il numero uno, mi è stato sempre vicino", Milito ha anche ribadito di avere un ottimo rapporto con Claudio Ranieri. E prima di congedarsi dai suoi nuovi concittadini, anche un mezzo auspicio: "In questo momento sono all'Inter ma se arrivasse la chiamata della mia Nazionale sarei felice, mi piacerebbe ancora dare il mio contributo".