Moggi dopo la sentenza: "Non ho voglia di fare battute"
CalcioCondannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi nella sentenza su Calciopoli, l'ex dg della Juventus ha lasciato il tribunale scuro in volto. Colpevole anche l'ex designatore arbitrale Bergamo: "Sono sereno, ma questo processo è stato vergognoso". I VIDEO
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Alla lettura della sentenza che lo ha condannato in primo grado a 5 anni e 4 mesi, Luciano Moggi ha lasciato scuro in volto e scortato l'aula del Tribunale dicendo soltando "Non ho voglia di fare battute". Ha parlato uno dei suoi legali, Maurilio Prioreschi, che ha commentato così la sentenza: "Non ci aspettavamo una sentenza così, ora aspettiamo le motivazioni (arriveranno tra 90 giorni, ndr), sicuramente faremo ricorso". Soddisfazione, invece, è stata espressa dal pm Stefano Capuano: "Penso che sia andata bene".
Paolo Bergamo - "Sono sereno, ma questo processo è stato vergognoso". Così l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, condannato a 3 anni e 4 mesi nel processo di Calciopoli a Napoli, ha commentato la sentenza. "Mi aspettavo una sentenza negativa, per cui attendiamo di leggere le motivazioni e poi faremo i nostri passi nelle sedi opportune - ha detto Bergamo -. Sono sereno perché so come mi sono comportato, quello che ho fatto e soprattutto non ho fatto, quindi sono tranquillo". "Quando noi siamo stati indagati ero convinto che non avrei subito il rinvio a giudizio, quando poi è successo. Da allora sono sempre stato convinto che la sentenza alla fine sarebbe stato negativa. Questo processo a mio avviso è stato vergognoso", ha concluso.
Massimo De Santis - "E' una pagina mortificante per la giustizia, combatteremo in appello". Questo il commento dell'ex arbitro Massimo De Santis dopo la sentenza che lo ha condannato assieme a Luciano Moggi e ad altri imputati nel processo di Calciopoli a Napoli. "Sicuramente - ha aggiunto De Santis, condannato a un anno e 11 mesi di reclusione - non c'è stata unanimità nel verdetto, mi auguro che chi si è assunto la responsabilità di questa sentenza abbia la coscienza a posto e quando si appurerà che ha sbagliato mi auguro possa pagare". "E' una sentenza scritta", ha concluso l'ex arbitro di Tivoli.
Stefano Capuano - "Non è stata una farsa, non è stata farsopoli". Così il pubblico ministero Stefano Capuano ha commentato la condanna di numerosi imputati al processo di calciopoli.
La posizione della Juventus - La Juventus evidenzia la propria "totale estraneità" ai fatti contestati nel processo di Napoli e, dopo la sentenza di primo grado, afferma che "proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento" in sede sportiva.
"La sentenza odierna afferma la totale estraneità ai fatti contestati di Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilita' oggettiva ai sensi dell'articolo 2049 c.c. - si legge sul sito del club bianconero. Tale decisione, assunta all'esito di un dibattimento approfondito e all'analisi di tutte le prove, stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l'unica società gravemente colpita e l'unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni. Juventus proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento".
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Paolo Bergamo - "Sono sereno, ma questo processo è stato vergognoso". Così l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, condannato a 3 anni e 4 mesi nel processo di Calciopoli a Napoli, ha commentato la sentenza. "Mi aspettavo una sentenza negativa, per cui attendiamo di leggere le motivazioni e poi faremo i nostri passi nelle sedi opportune - ha detto Bergamo -. Sono sereno perché so come mi sono comportato, quello che ho fatto e soprattutto non ho fatto, quindi sono tranquillo". "Quando noi siamo stati indagati ero convinto che non avrei subito il rinvio a giudizio, quando poi è successo. Da allora sono sempre stato convinto che la sentenza alla fine sarebbe stato negativa. Questo processo a mio avviso è stato vergognoso", ha concluso.
Massimo De Santis - "E' una pagina mortificante per la giustizia, combatteremo in appello". Questo il commento dell'ex arbitro Massimo De Santis dopo la sentenza che lo ha condannato assieme a Luciano Moggi e ad altri imputati nel processo di Calciopoli a Napoli. "Sicuramente - ha aggiunto De Santis, condannato a un anno e 11 mesi di reclusione - non c'è stata unanimità nel verdetto, mi auguro che chi si è assunto la responsabilità di questa sentenza abbia la coscienza a posto e quando si appurerà che ha sbagliato mi auguro possa pagare". "E' una sentenza scritta", ha concluso l'ex arbitro di Tivoli.
Stefano Capuano - "Non è stata una farsa, non è stata farsopoli". Così il pubblico ministero Stefano Capuano ha commentato la condanna di numerosi imputati al processo di calciopoli.
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"La sentenza odierna afferma la totale estraneità ai fatti contestati di Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilita' oggettiva ai sensi dell'articolo 2049 c.c. - si legge sul sito del club bianconero. Tale decisione, assunta all'esito di un dibattimento approfondito e all'analisi di tutte le prove, stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l'unica società gravemente colpita e l'unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni. Juventus proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento".
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