Sacchi: "Berlusconi? Giusto facesse un passo indietro"
CalcioLa leggenda rossonera, attuale responsabile delle nazionali giovanili, ha commentato le dimissioni del premier dicendo che si era creato un clima insostenibile all'interno e forse anche all'esterno: "Finché non siamo una squadra, diventa difficile"
Berlusconi e le dimissioni: Videostoria del Cav - Album fotografico del 12 novembre 2011
Gli approfondimenti: Berlusconi, dalla discesa in campo alla panchina - E' il Cavaliere il premier più longevo: LA SCHEDA - Il presidente del Consiglio tra appalusi e fischi - Standing ovation del Pdl per Berlusconi - La reazione della base sul web
Gli album fotografici: Da Berlusconi a Monti: le tappe della crisi - L'ultimo giorno del premier al governo
La satira: Gli Sgommati - Sora Cesira - Crozza
"Io credo che fosse giusto che facesse un passo indietro come ha fatto". Risponde così Arrigo Sacchi a chi gli chiede di Silvio Berlusconi. Dall'Immaginario festival di Perugia, l'ex tecnico del Milan ha detto che "si era creato un clima insostenibile all'interno e forse anche all'esterno". "Però - ha aggiunto - se non miglioriamo noi italiani nessuno potrà compiere questo miracolo: finché non siamo una squadra, non siamo coesi, non siamo anche più leali, meno opportunisti, meno individualisti, diventa difficile".
L'Italia, per Sacchi, "è un grande paese, che fa squadra solamente quando abbiamo la melma sopra la testa. In quel momento dimostriamo tutte le nostre forze. Pensate, abbiamo vinto 2 mondiali nel calcio dopo due scandali ciclopici: ci sarà un motivo. Siamo stati capaci di vincere un mondiale con Materazzi capocannoniere: questo dice quanto è importante una squadra". "Noi - ha rimarcato Sacchi - abbiamo le forze, questo paese ha una storia enorme, la cultura che ha trasmesso nel mondo. Da noi in Romagna c'è un detto che dice: 'Un po' la lepre, un po' il cane'. Molto probabilmente - ha concluso - adesso non siamo più la lepre".
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